Atlantide ADV
AMARANTO TV

SERIE D GIRONE E - 1a giornata

RISULTATI CLASSIFICA PROSSIMO TURNO
Flaminia4 set15Livorno
Gavorrano4 set15Tau Altopascio
Ghiviborgo4 set15Ponsacco
Orvietana4 set15Arezzo
Poggibonsi4 set15Grosseto
Sangiovannese4 set15Ostiamare
Seravezza4 set15Città di Castello
Trestina4 set15Pianese
Terranuova4 set15Montespaccato
MONDO AMARANTO
Alessio, Francesco, Luchino, Poggio e Peiote allo stadio
NEWS

Tremolada, un sinistro che canta. Mille soluzioni in attacco. In difesa l'ultimo innesto

Il centrocampista mancino, oltre a segnare un bel gol, è stato tra i più positivi nell'amichevole di Badia al Pino, dove Capuano ha provato Feola in regia e Bentancourt è sembrato ancora troppo tenero nonostante il rigore trasformato. Incoraggianti le prestazioni delle punte nella ripresa: in crescita Calabrese, subito a suo agio Defendi, brillante Ceria che può coprire più ruoli. Domani l'appuntamento decisivo con la Fiorentina per tesserare il '95 Madrigali, rinforzo necessario per fugare qualche dubbio in retrovia



Luca Tremolada, 24 anni, un gol e belle giocate mancineNella tribuna di Badia al Pino zeppa come un uovo, la gente si dava di gomito domandando chi fosse quel numero 10. Mancino, tecnico e funambolico, toccava la palla massimo due volte e tirava fuori sempre qualcosa di buono. Era Luca Tremolada, uno che se guadagna ritmo e fisicità può diventare un pezzo forte della stagione.

 

Contro una squadra di seconda categoria come il Tegoleto, che però per 45 minuti ha fatto una figura migliore della Fortis Juventus, c'era curiosità soprattutto per vedere all'opera i nuovi, buttati dentro da Capuano nella ripresa. Nel primo tempo, a parte gli estri di Tremolada, è spuntata dalle luci soffuse dei riflettori la tigna di Feola, che ha giostrato da regista con le sue caratteristiche: meno geometria di Capece, più tigna e vigore atletico. Incrollabile capitan Gambadori, uno che in questo momento sembra fuori dall'undici titolare ma che metterà insieme le sue solite trenta presenze, perché ha verve e voglia come se fosse alla prima annata della carriera. Discreto Masciangelo a sinistra, in ombra Mariani e un po' tenero Bentancourt. Con il suo strappo e le sue doti di allungo, avrebbe dovuto toccare duecento palloni, puntare l'avversario e saltarlo, tirare in porta. Invece, dopo essersi procurato un rigore generoso e averlo trasformato con buona tecnica, si è quasi defilato. Può dare di più. Qualche perplessità in difesa, dove Panariello è indietro di condizione (uno come lui non può farsi saltare netto dentro l'area) e Carlini è stato più confusionario delle altre volte. Onore al Tegoleto comunque, ordinato e ficcante nonostante i dieci giorni scarsi di preparazione.

 

Calabrese segna uno dei suoi tre gol al TegoletoNella ripresa la partita è diventata poco più di un allenamento. Un test dal valore pressoché nullo per il terzetto Del Magro-Milesi-Monaco, mentre invece qualche cosa si è intravista in fase di offesa. Prima nota. Ceria ha giocato da quinto a destra ma, vista la resistenza zero dell'avversario, ha fatto l'attaccante aggiunto. Ed è piaciuto per la personalità, per la facilità di dribbling, per la sveltezza nel breve. Va rivisto, ma ha qualità che aprono a Capuano mille strade tattiche per giocare col tridente oppure con il trequarti e due punte, tenendo per ora in naftalina l'ipotesi di un 4-2-3-1 che non pare di stretta attualità. Seconda nota. Defendi ha le movenze del giocatore vero. Al di là della doppietta facile facile, il pezzo pregiato è stato un movimento a scoprire palla con bordata dal limite che quasi butta giù la traversa. La ricerca dell'intesa con Cori è uno dei compiti da svolgere nei prossimi giorni. La prima sensazione riguardo l'ex Como è che si tratti di un bel colpo. In crescita Calabrese, un '96 partito a rilento e che piano sta prendendo dimestichezza con l'ambiente. Ieri ha fatto il rifinitore, i tre sigilli contano relativamente ma già con la Fortis era apparso in risalita. Terza nota. Pugliese è un '96 solo per l'anagrafe, nel senso che gioca da vecchio mestierante del pallone. Indicativo il fatto che, su un corner a favore, sia rimasto in retrovia e si sia sgolato per dare indicazioni ai compagni. E' appena arrivato, ha già una certa sfrontatezza.

 

Insomma, il nuovo Arezzo non dispiace per niente, nemmeno nel giro palla e nell'interpretazione della fase di possesso, quella che l'anno scorso dava più grattacapi. Certo, ci sono alcuni punti interrogativi che restano in sospeso e che vanno tenuti di conto per non peccare di eccessivo ottimismo. Molto dipenderà dal mercato, che ormai però ruota intorno a un nome: Saverio Madrigali, classe '95, l'anno scorso 21 presenze (19 da titolare) in Lega Pro con il Pontedera. E' un under, quindi andrebbe a completare la lista degli otto giovani. Ma ha anche esperienza e non è un debuttante, il che consentirebbe a Capuano di prendere i classici due piccioni con una fava, visto che per un altro over in difesa non ci sono spiragli. Domani l'appuntamento decisivo con la Fiorentina, titolare del cartellino del giocatore.

 

scritto da: Andrea Avato, 27/08/2015





Defendi all'Arezzo: ''Ho seguito l'istinto''

Tegoleto-Arezzo 1-9
comments powered by Disqus