Partita scialba, doppia seduta punitiva. I nodi di Capuano a pochi giorni dall'esordio

L'allenatore non ha gradito la prestazione opaca di Castiglion Fiorentino e per oggi ha imposto il doppio allenamento a La Nave. Le amichevoli hanno un valore relativo, ma ieri sera la squadra ha steccato. E in vista della trasferta a Santarcangelo, di domande sul tavolo ve ne sono alcune: dalla coesistenza Capece-Tremolada alla giusta posizione di Ceria, dall'intesa Cori-Defendi all'affiatamento di una difesa che concede troppo. Domani il tecnico in conferenza stampa

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Non era contento Capuano, si vedeva lontano un miglio. Urla dalla panchina, uscita a passo svelto dal campo e provvedimenti immediati dopo la scialba prestazione di Castiglion Fiorentino: doppio allenamento a La Nave. Per tutti.

Al mister non è andato giù quel giochicchiare lento e senza mordente. Il risultato di 1-1 è stato la conseguenza inevitabile di un atteggiamento troppo molle. E se è vero che nel secondo tempo qualche occasione da rete è capitata (Bentancourt se ne è divorata una a pochi passi dalla riga), è pur vero che anche la Castiglionese ha sfiorato la seconda segnatura. Troppo poco, nel complesso, per una squadra che tra pochi giorni deve debuttare in campionato, con tutte le insidie del caso. 

 

Probabilmente Capuano si attendeva un impatto più vigoroso sulla gara. Invece ha dovuto sopportare novanta minuti al piccolo trotto, con poche accelerazioni e una fluidità di manovra ancora sotto la soglia minima. A parte un paio di circostanze in cui la squadra ha lavorato a tutto campo, facendo viaggiare la palla da una fascia all'altra, è stato uno stillicidio di errori e di giocate sbagliate. Si trattava di una partitella d'allenamento, dunque con un valore approssimativo. Ma qualche progresso più evidente avrebbe tranquillizzato tutti, compreso il mister che invece, per tenere i suoi sulla corda, ha implementato il programma odierno di lavoro. Una sorta di punizione per un gruppo che deve ancora crescere.

 

In vista del debutto, il ballottaggio aperto è a metà campo. Pugliese ha segnato l'unico gol della serata, facendosi trovare dentro l'area avversaria al momento giusto e nel posto giusto. Una caratteristica, quella dell'inserimento da dietro, che gli altri intermedi non hanno. Non ce l'ha nemmeno Tremolada, molto bravo a pulire palla ma ancora nel limbo in quanto a dinamismo e costanza di gioco. Capuano vuole dargli condizione, però la lotta per un posto da titolare sta proprio qui, visto che Gambadori è squalificato e che l'infortunio di Feola, ieri a riposo precauzionale, non dovrebbe allarmare. Viene anche da domandarsi per quale motivo, in tutta l'estate, il mister e Truda non abbiano tenuto in campo gli stessi giocatori per novanta minuti o almeno per settanta. Anche a Castiglioni la squadra è stata rivoluzionata nell'intervallo, quando ci si sarebbe aspettati un test più probante, sul piano atletico, per il possibile undici titolare.

 

Capuano lo spiegherà di sicuro nella conferenza di domattina, quando metterà in tavola anche il suo stato d'animo in vista del calcio vero. L'organico ha una qualità media diffusa, è giovane, ha diverse alternative tattiche, ma qualche interrogativo è in piedi. Quanto può dare oggi Tremolada? Far coesistere lui e Capece in questo momento è un azzardo o un rischio calcolato? Come va l'intesa Cori-Defendi? Le occasioni concesse a una squadra di Eccellenza sono il sintomo di una difesa ancora da registrare o solo una casualità? Ceria come quinto a destra non è sprecato? A che punto è il processo di trasformazione da squadra che imbruttisce gli avversari a squadra che deve imporre il palleggio?

 

Ansie normali per una piazza che confida perlomeno di ripetere i risultati dello scorso torneo ma sotto sotto spera in qualcosa di più. E ormai, dopo settimane di amichevoli sciape, siamo arrivati al redde rationem.

 

scritto da: Andrea Avato, 04/09/2015

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