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SERIE D GIRONE E - 1a giornata

RISULTATI CLASSIFICA PROSSIMO TURNO
Flaminia4 set15Livorno
Gavorrano4 set15Tau Altopascio
Ghiviborgo4 set15Ponsacco
Orvietana4 set15Arezzo
Poggibonsi4 set15Grosseto
Sangiovannese4 set15Ostiamare
Seravezza4 set15Città di Castello
Trestina4 set15Pianese
Terranuova4 set15Montespaccato
MONDO AMARANTO
Caterina, Sara, Marta e Sarah
NEWS

Fiducia nel bel gioco e rischio contraccolpo: per l'Arezzo si apre una settimana decisiva

Contro L'Aquila la squadra ha giocato bene, ha costruito trame efficaci e molte occasioni da rete. Ma il gol beffa di Bensaja al 92esimo potrebbe minare a livello inconscio il processo di crescita di un gruppo ancora in costruzione sotto tutti gli aspetti. Dovrà essere bravo Capuano a insistere su questa filosofia tattica, correggendo quelle sbavature emerse in campo. Il dato più negativo del debutto interno arriva dal botteghino: solo 580 paganti, troppo pochi



la delusione di Tremolada e di tutto lo stadio a fine match1. La squadra ha giocato, per larghi tratti di partita ha giocato anche bene. Bella proprietà di palleggio, ricerca prolungata del possesso, alternanza tra imbucate centrali e sfruttamento degli esterni. Ha creato occasioni da rete e questo è un dato importante, perché vuol dire che non si è trattato di un tic e toc sterile. Tutt'altro. L'azione della traversa di Feola ha aperto la difesa avversaria e anche i cuori della gente: una palla al bacio sopra la linea, con il contagiri, e un inserimento a quel modo di una mezz'ala, a tutto gas, non si vedevano da tempo immemore. Parafrasando un celebre magistrato di Milano, verrebbe da dire: insistere, insistere, insistere. La crisi di risultati è quasi sempre crisi di gioco. Ma se il gioco c'è, i risultati arrivano. Non si scappa.

2. Cose positive. Feola è un signor calciatore, non a caso viene dalla B. E' tignoso ma non ha un piede ruvido. Sa diversificare le giocate: aggredisce, fa fallo, si butta dentro, tira da fuori. Nella mediana a tre ci sta come il cacio sui maccheroni. I codici del 4-3-1-2, per dirla alla Capuano, sono già palesi. E finalmente è cresciuta la fluidità nel giro palla, favorita dall'atteggiamento dell'Aquila che ha preferito aspettare e ripartire. Cori si sta caricando la squadra sulle spalle: un po' per caratteristiche innate, un po' perché questa di Arezzo è la grande occasione della sua carriera. Anche se non segna, come ieri, fa più del suo. Ed è più completo di Bonvissuto.

3. Cose negative. Il gol subìto è un concentrato di errori e sfighe varie: lo scivolone di Gambadori, il buco a metà campo, il fallo di frustrazione di Bentancourt, la disattenzione di Baiocco, sorpreso dalla bordata di Bensaja. Sommando tutte queste cose, ci sta di beccare gol. Anche se è il 92esimo. Tremolada e Capece a volte si pestano i piedi. Il trequarti retrocede per cercare palla e va a spiaccicarsi sul play. Tremolada invece serve venti o trenta metri più avanti, che a marcare Capece ci pensano già le punte avversarie.

 

il colpo di testa di Feola, la palla si stamperà sulla traversa4. La riflessione finale è ottimistica ma non troppo. Perdere partite del genere può lasciare strascichi pesanti a livello inconscio: giochi, giochi bene e raccatti zero. Il contraccolpo rischia di essere pesante, specialmente in una squadra in via di costruzione sotto il profilo tecnico, tattico e psicologico. C'è il concreto pericolo che la strada del gioco e la ricerca di un certo tipo di calcio venga messa in naftalina per rifuguarsi in un atteggiamento più cauto e, teoricamente, più redditizio. Dovrà essere bravo Capuano a non mostrare tentennamenti e dovrà essere bravo il gruppo a perseguire l'obiettivo risultato attraverso una filosofia propositiva. Ma se il gol di Bensaja non ha lasciato scorie lo sapremo solo sabato sera dopo la partita con il Tuttocuoio.

5. Capuano ha detto che ''l'allenatore de L'Aquila si dovrebbe vergognare'' per aver vinto una partita così e su questo non ha ragione. Perrone, peraltro molto onesto nell'ammettere la consistente dose di buona sorte, ha portato a casa i tre punti come mille altre volte è successo nel calcio. Se non la butti dentro e tieni il risultato in bilico, ci sta tutto. E' giusto che a vergognarsi siano quelli che le partite le comprano e le vendono, non quelli che le vincono con il fattore C. Anche perché la ruota gira e magari al ritorno le parti si ribaltano. Ma lo sa anche Eziolino, la cui frase ''tatticamente 'sta minchia'' si candida autorevolmente per diventare il tormentone dell'anno.

6. E' comunque ferocemente curioso che, dopo una stagione intera trascorsa a giocare maluccio e però facendo risultati, dopo un'estate in cui tutti abbiamo invocato uno spettacolo migliore, arrivi una sconfitta così cruenta proprio nella domenica più appagante sul piano estetico. Ma il dilemma tra brutta prestazione/bel risultato e bella prestazione/brutto risultato non lo consideriamo perché è mal posto. E anche fuorviante.

7. Ultimo punto. Si era sentito parlare di esordio in casa, attesa per il debutto, voglia di serie B, noi siamo l'Arezzo e bla bla bla. Poi conti 948 abbonati e la miseria di 580 paganti. Ragazzi, diciamolo chiaro: non sono numeri da piazza che ci tiene.

 

scritto da: Andrea Avato, 14/09/2015





Capuano: ''Fossi L'Aquila mi vergognerei''

Arezzo-L'Aquila 0-1
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