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SERIE D GIRONE E - 1a giornata

RISULTATI CLASSIFICA PROSSIMO TURNO
Flaminia4 set15Livorno
Gavorrano4 set15Tau Altopascio
Ghiviborgo4 set15Ponsacco
Orvietana4 set15Arezzo
Poggibonsi4 set15Grosseto
Sangiovannese4 set15Ostiamare
Seravezza4 set15Città di Castello
Trestina4 set15Pianese
Terranuova4 set15Montespaccato
MONDO AMARANTO
Giorgia, Silvia e Jacopo in Corsica
NEWS

Maiali o leoni non importa, dopo la beffa in Coppa i tifosi vogliono la partita del riscatto

E' vero che gli impegni infrasettimanali non hanno un grande fascino. Ma la sconfitta contro il Siena, la prestazione di qualche rincalzo e di qualche titolare, hanno indispettito il pubblico. Oggi serve un Arezzo più battagliero, anche perché ci sono da giocare tre gare in una settimana e i punti cominciano a pesare. Nel 1998 gli ultimi confronti diretti, con quel gran gol di Bobo Pilleddu



bandieroni in curva Minghelli nella gara di CoppaLa coppa Italia di Lega Pro è già storia. Siamo fuori ma ammettiamolo, non ci mancherà, anzi. Per come è stata concepita, è più una seccatura che un onore giocarla, soprattutto andando avanti nei mesi, con gli impegni di campionato che si fanno sempre più decisivi per il raggiungimento dell’obiettivo stagionale. Di contro, però, perdere una partita senza colpo ferire e subendo il corso degli eventi non fa mai piacere, figuriamoci se contro c’è una rivale storica come il Siena, che non affrontavamo in una partita (più o meno) ufficiale da tanto, troppo tempo per non pretendere almeno di salvare la faccia. In campo sono scesi, giustamente, quelli che avevano giocato meno finora, ma l’aspetto preoccupante è la prestazione di quelli che, per necessità o gerarchie, saranno probabilmente titolari anche nei prossimi incontri in campionato: abulico Tremolada quando è entrato, in ombra Capece, irritante Bentancourt. Tanti piccoli campanelli d’allarme per gli amaranto, che sembrano lentamente accartocciarsi su se stessi come le foglie secche in questa stagione dell’anno. Di mercoledì, quindi, non c’è da strapparsi le vesti per il risultato, ma piuttosto da riflettere sulla involuzione di gioco che sta caratterizzando le ultime uscite, soprattutto se pensiamo che, la prossima settimana, di tempo per affinare movimenti e schemi o perfezionare l’intesa di gioco in allenamento non ce ne sarà.

Oggi a Teramo, poi mercoledì il recupero col Savona, infine la Lucchese in casa. In particolare, nel giro di quattro giorni ci troviamo ad affrontare le due trasferte più lunghe del campionato: circa 750 chilometri per andare e tornare dall’Abruzzo; altrettanti per raggiungere la Riviera di Ponente e rientrare. Le difficoltà palesate sul campo, quindi, non saranno l’unico aspetto da tenere in considerazione. Aggiungiamoci pure il fatto di giocare ancora una volta nel sintetico ed ecco che le insidie oggi e a Savona non mancheranno. Che non siano alibi però: questa sorta di tour itinerante sembra fatto apposta per mettere alla prova una squadra che deve ancora dimostrare di avere la giusta cattiveria agonistica e la determinazione per fuoriuscire da una impasse che si sta facendo fastidiosa. Per carità, la situazione non è disastrosa, ma è lecito aspettarsi di più da una rosa costruita dichiaratamente per giocare un altro tipo di calcio (più arioso e offensivo) ma che invece si è adagiata su livelli di qualità pari a quelli dell’anno scorso senza però profondere neanche lontanamente lo stesso temperamento e un’analoga dedizione alla causa.

 

Bentancourt in azione contro il SienaPer ora, infatti, non siamo né maiali assatanati né maialetti né scrofe, tanto per citare Capuano, mentre chi dovrebbe fare la differenza non incide e con nove giornate già in archivio non si può più nemmeno addebitare al rodaggio. Anche i tifosi, che finora hanno sostenuto la squadra a colpi di applausi e cori, a prescindere dal risultato finale, hanno esternato i primi segni di insoddisfazione e perplessità al termine della “fatica” di coppa. I giocatori in campo dovranno dare un segnale anche a noi, soprattutto a chi di noi si farà una scorpacciata di chilometri per sostenerli in queste trasferte. È arrivato il momento che dimostrino di meritare il credito finora concesso.

Anche Capuano merita risposte: molti giocatori li ha voluti e li ha portati qui lui e li sta difendendo a spada tratta anche quando sono praticamente indifendibili. Non sarebbe male se rispondessero finalmente con i fatti: magari Tremolada con un assist o Bentancourt con un gol, tanto per citare i due più in discussione. Vorremmo evitare di rivedere una prestazione come quella di mercoledì, in particolar modo a livello caratteriale. Ospitare la Lucchese domenica prossima con un bagaglio di punti e, conseguentemente, di fiducia potrebbe essere determinante per lo sviluppo definitivo di una squadra che non può permettersi di stabilizzarsi su questi standard. Per fare ciò, dobbiamo passare dalla partita di oggi, giocandola con la mentalità giusta e idee (di gioco) chiare: vogliamo gente che lotta. “Noi vogliamo undici leoni!”

 

Ps L’ultimo confronto con il Teramo risale al 31 maggio 1998, quando le squadre si affrontarono nell’andata dei play-off del campionato di C2. La sfida si concluse sullo 0-0, preludio alla vittoria della gara di ritorno, grazie ad una rete di Signorini, che aprì le porte alla squadra di Cosmi per la vittoriosa finale di Pistoia contro lo Spezia. Nella puntata di Amaranto Story le immagini di queste partite, compresa l'ultima della stagione regolare: in Abruzzo finì 1-1 con un gran gol di Bobo Pilleddu (da 23m 25s in poi).


scritto da: Luca Amorosi, 08/11/2015





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