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SERIE D GIRONE E - 1a giornata

RISULTATI CLASSIFICA PROSSIMO TURNO
Flaminia4 set15Livorno
Gavorrano4 set15Tau Altopascio
Ghiviborgo4 set15Ponsacco
Orvietana4 set15Arezzo
Poggibonsi4 set15Grosseto
Sangiovannese4 set15Ostiamare
Seravezza4 set15Città di Castello
Trestina4 set15Pianese
Terranuova4 set15Montespaccato
MONDO AMARANTO
Gufo all'Amsterdam Arena
NEWS

Limiti strutturali e sprazzi d'orgoglio. L'Arezzo e un'annata maledetta che va riaggiustata

Il gol di Bentancourt a cinque minuti dalla fine poteva rappresentare una svolta decisiva per l'attaccante uruguaiano e anche per la squadra. Invece sono bastati 180 secondi per il pareggio della Pistoiese che ha allungato la lista dei rimpianti stagionali. Se Capuano gioca a cinque dietro, ne guadagna in solidità ma perde incisività in attacco. Se gioca con il rombo, le occasioni da gol aumentano ma aumentano anche i rischi per Baiocco. A gennaio, con il mercato aperto, bisognerà intervenire con raziocinio. Ma prima ci sono Spal e Maceratese



l'Arezzo di quest'anno è un bel rebus per Capuano...Al minuto 85 di Pistoiese-Arezzo, quando la rasoiata di Bentancourt si è infilata all’angolino, in molti avranno pensato che la stagione dell’Arezzo potesse essere ad una svolta. Il primo gol dell’uruguaiano dopo tre mesi e mezzo da oggetto misterioso che regalava la vittoria in uno scontro diretto fondamentale. Una rete che sembrava poter cambiare la stagione sua e quella degli amaranto.

Ed invece sono bastati appena 270 secondi, tre giri di orologio, per riportare tutti alla dura e cruda realtà di questa stagione. L’incredibile rovesciata di Di Bari ha certificato l’ennesima rimonta subita, la sesta dall’inizio del campionato. Dopo quelle contro Pisa, Pontedera, Teramo, Lucchese e Lupa Roma. Ancora una volta i minuti conclusivi sono stati fatali. Un refrain al quale ormai ci siamo abituati.

Alla vigilia, considerate anche le tante assenze, tutti o quasi concordavano sul fatto che a Pistoia fosse importante non perdere per tenere gli arancioni a distanza. Complessivamente, per quello che si è visto in campo, il pari è il risultato più giusto. Altrettanto evidente che se vai in vantaggio a 5 minuti dalla fine e non tieni il risultato la bilancia poi, inevitabilmente, pende dalla parte dei rimpianti.

In molti cominciano a pensare che sia un’annata maledetta. Certo, la sfortuna ci ha messo del suo (vedi i tanti legni colpiti nelle prime giornate e gli infortuni a uomini chiave nel loro momento migliore), ma appellarsi solo alla malasorte sarebbe un’analisi superficiale e non veritiera.

Anche perché i numeri dicono che l’Arezzo ha ottenuto solo due successi in 14 giornate, non vince da otto partite, soffre di pareggite acuta (ben 9 volte è uscito il segno x, record del girone) e che non ha segnato più di una rete a partita. Dati che fotografano limiti strutturali della rosa e chiamano in causa anche l’allenatore. Se la squadra non gira come dovrebbe spetta a chi ha la responsabilità tecnica trovare le soluzioni.

Schierato con il 3-5-1-1, l’Arezzo è compatto, difende con ordine togliendo spazio e profondità all’avversario, rinunciando però alla fase offensiva. Quando passa al 4-3-1-2 guadagna in efficacia in avanti, ma finisce con concedere occasioni dietro. Questione di equilibri che ancora Capuano non ha trovato.

Nel frattempo all’orizzonte inizia a delinearsi il mercato di gennaio. In prova c’è il regista Esposito. Se darà garanzie dal punto di vista fisico sarà tesserato. A centrocampo la rosa è corta, un esterno dovrà arrivare, mentre davanti serve una punta. Capuano dovrà rinforzare l'organico senza sforare il budget.

Prima però ci sono altri 180 minuti da giocare. E il calendario propone le prime due della classe, Spal e Maceratese. Saprà questo Arezzo fornire una prova di forza?

 

scritto da: Andrea Lorentini, 08/12/2015





Una stagione da soffrire fino alla fine

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