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La morte di Licio Gelli. Villa Wanda crocevia dei misteri italiani. Mancini alla camera ardente

Il ''venerabile'' si è spento ieri sera all'età di 96 anni. Il suo nome resterà per sempre legato alla loggia massonica Propaganda 2, coinvolta direttamente o indirettamente in tutti i maggiori scandali degli ultimi trent'anni. In visita alla camera ardente anche l'avvocato Raffaello Giorgetti e l'ex presidente amaranto. Le esequie domani alle 15 a Pistoia



Licio Gelli si è spento all'età di 96 anniIL DECESSO - E’ morto Licio Gelli. L’ex imprenditore, il cui nome resterà per sempre legato alle vicende della loggia massonica P2, si è spento alle 22.15 di ieri ad Arezzo presso Villa Wanda, dove risiedeva da anni.

Da due giorni le condizioni di salute di Licio Gelli, già precarie, erano fortemente peggiorate tanto da indurre la moglie Gabriela Vasile a ricoverarlo nella clinica pisana di San Rossore, da dove era stato dimesso alla fine della scorsa settimana perché giudicato ormai in fin di vita. Dopo un rapido check up all’ospedale di Arezzo che aveva dato lo stesso esito, la famiglia aveva deciso di riportarlo a Villa Wanda dove è spirato.

 

LA STORIA - Il "burattinaio", "Belfagor", "il venerabile". Ovvero, Licio Gelli. Nato a Pistoia il 21 aprile 1919, a 18 anni si arruolo' come volontario nelle "camicie nere" di Franco in Spagna. Fu fascista, 'repubblichino' e poi partigiano. Il 16 dicembre 1944 sposò Wanda Vannacci dalla quale ebbe quattro figli.

Dopo la guerra si trasferisce in Sardegna e in Argentina, dove si lega a Peron e Lopez Rega. Tornato in Italia comincia a lavorare nella fabbrica di materassi Permaflex e diventa direttore dello stabilimento di Frosinone. Poi diventa socio dei fratelli Lebole e proprietario dello stabilimento Gio.Le di Castiglion Fibocchi. Nel 1963 Gelli si iscrive alla massoneria. Nel 1966 il Gran maestro Gamberini lo trasferisce alla loggia "Propaganda 2", nata a fine Ottocento per permettere l'adesione riservata di personaggi pubblici. Nel 1975 si decide lo scioglimento della P2, che però grazie a Gelli, che da segretario diviene gran maestro, rinasce più forte e allarga i suoi tentacoli in ogni ramo del potere. Quando, il 17 marzo 1981, i giudici milanesi Turone e Colombo, indagando sul crack Sindona, arrivano alle liste, per il mondo politico italiano e' un terremoto.

 

LA LOGGIA P2 - Negli elenchi ci sono quasi mille nomi tra cui ministri, parlamentari, finanzieri come Michele Sindona e Roberto Calvi, editori, giornalisti, militari, capi dei servizi segreti, prefetti, questori, magistrati. C'e' anche il nome di Berlusconi. La P2 risulta coinvolta direttamente o indirettamente in tutti i maggiori scandali degli ultimi trent'anni della storia italiana: tentato golpe Borghese, strategia della tensione, crack Sindona, caso Calvi, scalata ai grandi gruppi editoriali, caso Moro, mafia, tangentopoli.

Il 22 maggio 1981 scatta il primo ordine di cattura, ma Gelli e' irreperibile. Verra' arrestato a Ginevra il 13 settembre 1982. Rinchiuso nel carcere di Champ Dollon, evade il 10 agosto 1983. Il 21 settembre 1987 si costituisce a Ginevra. Torna a Champ Dollon, che lascia il 17 febbraio 1988 estradato in Italia. L'11aprile ottiene la liberta' provvisoria per motivi di salute. Il 16 gennaio 1997 c'e' un nuovo ordine di arresto, ma il ministero della Giustizia lo revoca: il reato di procacciamento di notizie riservate non era tra quelli per cui era stata concessa l'estradizione. Il 22 aprile 1998 la Cassazione conferma la condanna a 12 anni per il Crack del Banco Ambrosiano. Il 4 maggio Gelli e' di nuovo irreperibile: la fuga dura più di quattro mesi. Gli vengono concessi i domiciliari, che sconterà a Villa Wanda, la residenza dove è morto e che nell'ottobre 2013 gli venne sequestrata a conclusione di una indagine per un debito col fisco; la magione - nella quale tuttavia continuo' a vivere - è rientrata nella sua disponibilità pena nel gennaio scorso per la dichiarata prescrizione dei reati fiscali. Nell'aprile 2013 i pm di Palermo dell'inchiesta Stato-mafia lo hanno sentito per gli intrecci tra P2, servizi ed eversione.

 

FUNERALI - La salma di Licio Gelli è stata trasportata da villa Wanda alla chiesa della Misericordia, in pieno centro ad Arezzo. Qui è stata allestita la camera ardente, con un via vai di gente per l'ultimo saluto. Si sono visti anche l'avvocato Raffaello Giorgetti e l'ex presidente amaranto Piero Mancini. I funerali si svolgeranno domani a Pistoia alle 15. Gelli sarà tumulato nella cappella di famiglia nel cimitero monumentale della Misericordia di Pistoia, dove già riposa la prima moglie, Wanda.

 

scritto da: La Redazione, 16/12/2015





Enzo Biagi racconta la storia di Licio Gelli

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