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Nuova linfa per Ferretti. No a Perpignano e rilancio sul progetto biennale. Cambiano gli scenari

Il comunicato stampa di sabato scorso è stato un sasso nello stagno: ha squarciato il velo di silenzio che durava da settimane e lascia presagire che qualcosa si stia muovendo per il futuro della società. Nella tifoseria, ripensando alle promesse disattese del passato, un fondo di scetticismo resta ancora. Ma leggendo tra le righe si rafforza l'ipotesi che il presidente possa aver trovato una partnership affidabile. Nel giro di un mese, tra ricapitalizzazione e calcio mercato, ne sapremo di più



lo striscione dei tifosi amaranto a Macerata (foto Sauro Subbiani)Schiarite in vista. Almeno, così sembra. Il comunicato stampa di sabato firmato dal presidente Ferretti ha diradato le nubi all'orizzonte e rimesso in circolo un po' di buonumore.

Dall'Arezzo adesso filtra un certo ottimismo riguardo il prossimo mercato, stato d'animo che non s'intuiva fino a pochi giorni addietro. Tradotto: il budget per puntellare la rosa c'è. Sul quantum bisognerà aspettare per ben capire, ma una svolta si è consumata e pare che non sia solo mediatica.

 

Riguardo le dichiarazioni d'intenti di Ferretti, hanno di sicuro squarciato il velo di silenzio che cominciava a pesare e alimentava dubbi profondi. Diciamo che una presa di posizione ci voleva, anche se la piazza coltiva ancora un certo scetticismo. Nessuno nega al presidente la regolarità dei pagamenti ai tesserati, il merito di aver sempre rispettato i parametri imposti dalla Lega e la buona fede delle ambizioni, ma l'eco di altre promesse fatte in passato e poi disattese non si è esaurito del tutto. E' per questo che il giudizio resta sospeso, in attesa che alle parole seguano i fatti.

 

Un comunicato stampa scritto a quel modo, determinato e incisivo, è però un sasso nello stagno. Tre paragrafi meritano un'analisi minuziosa. Il primo: ''Sono stato avvicinato e fatto avvicinare da personaggi che non ho ritenuto meritevoli di alcun approfondimento e privi di garanzie per la Società, sia in termini di solvibilità che di progetti''.

Questo scrive Ferretti e di abboccamenti, è chiaro, ne avrà avuti mille. Nessuno andato a buon fine però. Compreso quello con Giuseppe Perpignano, ex presidente del Bogliasco. 50 anni, imprenditore nel ramo immobiliare, con il club ligure salì dall'Eccellenza fino al secondo posto della serie D. Appassionato di calcio, voleva un club più blasonato. Venne accostato a Lucchese e Alessandria, nel 2014 scese in Puglia e acquistò il Barletta. Gli è andata male: salvezza sul campo, penalizzazioni, coinvolgimento nell'inchiesta Dirty Soccer (poi è stato prosciolto), fallimento. Oggi il Barletta è in Eccellenza, i tifosi odiano Perpignano e lui si difende: ''mi hanno lasciato solo''. Può anche essere. A Genova sono sicuri che abbia presentato un'offerta a Ferretti. Si spiegano così i rumors di due mesi fa usciti in Liguria, quando Sesia (allenatore di fiducia di Perpignano) venne accostato all'Arezzo. Tutta acqua che non fa più farina, comunque.

 

Giuseppe Perpignano, ex presidente del BarlettaSecondo paragrafo interessante. ''Finalmente, dopo le tante chiacchiere che ho dovuto sopportare, sono arrivati i fatti reali e concreti, per creare una Società veramente importante. Oggi posso affermare, senza aggiungere al momento altro, che ad Arezzo abbiamo la concreta possibilità di scrivere un pezzo di storia importante''.

Parole che prefigurano nuovi scenari. Trattasi di interpretazione, ma tra le righe si intuisce che qualcosa si stia muovendo sotto traccia. O Ferretti ha finalmente incassato denari pesanti con i suoi consorzi (e le aziende che lavorano con il pubblico, Dio solo sa quando vengono pagate, vittime di ritardi biblici) oppure ha trovato una collaborazione economica per la gestione dell'Arezzo. Il tono del comunicato non è certo quello di un presidente sul punto di passare la mano, quindi l'opzione di una partnership sta in piedi. Finalmente sono arrivati fatti reali e concreti è un'espressione che sembra andare in questa direzione: un socio, o anche più di uno. Comunque qualcuno interessato a condividere con Ferretti gli onori che offre un club di Lega Pro e gli oneri di una gestione in grado di soddisfare le richieste della tifoseria.

 

Terzo paragrafo. ''Siamo in perfetta sintonia con il Mister e con il D.S. Ciardullo, con i quali stiamo lavorando per un mercato di gennaio che non sia soltanto di riparazione ma anche di prospettiva''.

Sapendo quali e quante aspettative abbia il pubblico, ma anche Capuano, sulla prossima campagna trasferimenti, Ferretti dev'essere proprio sicuro di poter garantire un budget adeguato. Altrimenti non avrebbe utilizzato la penna a tal modo. Mercato di prospettiva significa acquistare gente con contratti di un anno e mezzo, significa allungare gli accordi con i più bravi della rosa attuale, significa mettere le basi per una squadra che nella prossima stagione dovrà lottare per la B. Perché questo è il fine: un progetto ancora più ambizioso, prestigioso e di lungo termine.

 

Domenica a Macerata i tifosi amaranto hanno mostrato uno striscione con la scritta ''si va a ruba?'', ironizzando sulle voci riguardo la cessione della società e (forse) auspicando un coinvolgimento della prestigiosa azienda casentinese che si occupa di internet. In realtà, a fronte di tanti sussurri, su questo non ci sono conferme. Anzi. Però è un dato di fatto che nell'Arezzo stia cambiando qualcosa, come testimoniano anche le dimissioni di ieri del Dg Lami. Nel giro di un mese, tra ricapitalizzazione e calcio mercato, ne sapremo di più. Il 9 gennaio Ferretti compie tre anni da presidente e potrebbe essere un compleanno diverso.

 

scritto da: Andrea Avato, 22/12/2015





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