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SERIE D GIRONE E - 1a giornata

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Re Mida Cissé. Bucchi numero uno. Mautone bis, il ritorno

I gol e le giocate del giovane attaccante della Guinea, apprezzato dai tifosi perché ha talento e una storia alle spalle. La leadership tecnica e carismatica del portiere, così bravo che fa la differenza ma non fa notizia. Il rientro in squadra del centrocampista che ha ritrovato l'aria di casa. Tre "focus" che descrivono bene il momento positivo dell'Arezzo. 



Lorenzo Bucchi, 28 anni, punto di forza dell'ArezzoIl gol con la Rappresentativa. La convocazione praticamente certa per il torneo di Viareggio. I cori della curva. Il premio in tivù come rivelazione dell’anno. Per Salim Cissé è un momento magico e pazienza se il suo italiano, come ha detto lui al microfono di Teletruria, non è ancora fluente e lineare. E’ comunque migliore di quello di molti italiani che parlano, parlano e non dicono niente. E’ un piccolo re Mida, Cissé. In questo momento, tutto ciò che tocca diventa oro. Anche quando non riesce a segnare e centra la traversa, come domenica, poi arriva Crescenzo che la butta dentro. La gente si sta affezionando a Cissé perché ha una storia alle spalle. Bella, brutta, felice, triste, conta relativamente. E’ una storia e nel calcio di oggi non è poco. Ce ne stanno tanti di giocatori senza un passato e senza un futuro, figurarsi se hanno un presente. Cissé gioca col cuore leggero perché sta scoprendo il mondo. E poi perché ha talento. Chi lo vedesse all’opera oggi, dopo averlo osservato nel ritiro di Anghiari, stenterebbe a credere che si tratta dello stesso attaccante. E’ cresciuto giorno dopo giorno e può crescere ancora. Ieri, durante l’allenamento, correva su e giù con i compagni. Un lavoro pesante. Gli altri a un certo punto ansimavano, lui no. E arrivava al traguardo con tre metri di vantaggio, perché correre gli è sempre piaciuto, fin da bambino. L’ha rivelato lui. E c’è da credergli.
Ma nell’Arezzo di oggi, tra i migliori ce n’è anche uno che la domenica non corre. Para. Lorenzo Bucchi fa la differenza ma non fa notizia. Aveva già dimostrato il suo valore nei mesi scorsi e tutti si aspettavano nient’altro che questo: sicurezza, carisma, una leadership caratteriale e tecnica. In un campionato in cui molte squadre mettono l’under in porta, l’Arezzo ha puntato da subito su un numero uno esperto, sovvertendo le abitudini della categoria. I risultati sono sotto gli occhi di tutti. Bucchi, tra l’altro, si sta rivelando bravo con le mani e tutt’altro che scarso con i piedi. Bacis vuole che l’azione cominci dai difensori e pure dal portiere, se necessario. Quindi serve sensibilità di tocco, quella che Bucchi affina ogni settimana durante le partitelle, quando abbandona i pali, va a fare l’ala d’attacco e segna pure un bel po’ di gol.
I “vecchi”, dentro lo spogliatoio, sono fondamentali. Ma i giovani ci stanno mettendo del loro. L’ultimo arrivato, Diego Mautone, è nuovo per modo di dire. La parentesi al Ravenna, in prestito, è durata solo cinque mesi, poi è rientrato alla base. “Sono tornato a casa” ha commentato a cuore aperto, facendo seguire i fatti alle parole. Due partite, due vittorie, due prestazioni maiuscole e quell’aggressività in mezzo al campo che tante simpatie gli aveva procurato l’anno scorso. Domenica, nella splendida azione del 3-0 di Martinez, la giocata più bella l’ha fatta lui: un passaggio filtrante a Mencarelli che da solo ha fruttato mezzo gol.
L’Arezzo, in questo momento, va. E la rincorsa al primo posto continua.

articolo pubblicato sul Nuovo Corriere Aretino

scritto da: Andrea Avato, 11/01/2012





Gol dell'Arezzo dopo un lungo possesso palla

COMMENTI degli utenti

Commento 1 - Inviato da: baicol, il 11/01/2012 alle 10:42

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Tutto giusto e tutto bello, l'Arezzo che vince e i giocatori che convincono, ma in questo momento, a costo di passare da vecchi noiosi, credo ci sia bisogno di predicare umiltà. Bisogna essere cattivi e concentrati, perchè se vai in campo distratto e leggero rischi di fare figuracce. Poi se si continua a giocare così e la classifica migliora, tra qualche settimana ci sarà tempo per divertirsi davvero. Per adesso,  parola d'ordine : ASFALTARE

 

Commento 2 - Inviato da: Andrea Avato, il 11/01/2012 alle 10:52

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Sono d'accordo.

Commento 3 - Inviato da: Giotto, il 11/01/2012 alle 11:37

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Pure io. E propongo un'unico striscione in curva e in trasferta per tutto il resto del campionato: ASFALTARE! Una sola parola che rende bene l'idea di quel che c'è da fare.

Commento 4 - Inviato da: el lagarto, il 11/01/2012 alle 21:34

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Ieri un gruppo di tifosi dell'Ebolitana hanno aspettato e picchiato alcuni giocatori della loro squadra

Commento 5 - Inviato da: Sava, il 12/01/2012 alle 11:14

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Commento 6 - Inviato da: el lagarto

Ieri un gruppo di tifosi dell'Ebolitana hanno aspettato e picchiato alcuni giocatori della loro squadra

Io invece ieri sono dovuto andare in un ufficio della Provincia di Arezzo per sbrigare delle pratiche.