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AMARANTO TV

SERIE D GIRONE E - 1a giornata

RISULTATI CLASSIFICA PROSSIMO TURNO
Flaminia4 set15Livorno
Gavorrano4 set15Tau Altopascio
Ghiviborgo4 set15Ponsacco
Orvietana4 set15Arezzo
Poggibonsi4 set15Grosseto
Sangiovannese4 set15Ostiamare
Seravezza4 set15Città di Castello
Trestina4 set15Pianese
Terranuova4 set15Montespaccato
MONDO AMARANTO
Andrea all'Isola del Giglio
NEWS

Pareggi in serie, sensazioni già vissute, i dubbi sul mercato. Ma oggi allo stadio c'è da tifare!

A L'Aquila abbiamo avuto tutti l'impressione di assistere a un film visto e rivisto. E i movimenti della campagna acquisti e cessioni, compresi l'arrivo di Greco e la partenza di Cori, suscitano più di una perplessità. Il timore è che qualche granello di sabbia s'infiltri nell'ingranaggio, rovinando la coesione interna. Il campionato però va avanti e al Comunale c'è il Tuttocuoio: il pubblico deve farsi sentire per spingere la squadra a un'altra vittoria



i tifosi amaranto in trasferta a L'AquilaDéjà-vu: una sensazione fugace che probabilmente molti di noi abbiamo vissuto, domenica scorsa, quando al fischio finale il tabellino recitava 1-1. Un altro pareggio, ma soprattutto una nuova rimonta subita, un’ulteriore vagonata di rimpianti (dopo quel rigore sbagliato già riaffioravano gli incubi) e un altro paio di punti persi che erano largamente alla portata. Ma vabbè, andiamo avanti, a patto che la maledizione della squadra abruzzese non si ripercuota nuovamente sugli amaranto nelle partite a venire. Che poi, più dei voodoo o delle macumbe, forse dovremmo guardarci dalle nostre tendenze autolesionistiche…

 

Siamo tifosi, siamo aretini e, per questo motivo, siamo doppiamente botoli per cui diciamola tutta: la società aveva dichiarato un mercato di prospettiva e, notizia delle ultime ore, siamo andati a prendere un classe ’83, a cui, per carità, dobbiamo dare la possibilità di dimostrare che ancora vale, ma che anagraficamente non può rappresentare il colpo per gli anni a venire che in cuor nostro ci attendevamo. Che poi forse va bene così, se tanto non abbiamo modo di trattenere i giocatori che ingaggiamo in ottica futura, alcuni pure azzeccatissimi: il caso Monaco è lampante e per come si erano messe le cose non è neanche poco che siamo riusciti a ottenere un indennizzo. E in merito alla sua cessione, sostenere che non servano altri difensori sembra alquanto azzardato.

Per quanto riguarda gli altri, che ne sarà di un giocatore come Tremolada, che potrebbe fare le nostre fortune almeno per l’anno a venire? Certo è che se si comincia a polemizzare sulle legittime affermazioni del suo procuratore, non si parte col piede giusto…

 

Sergio Sabatino, rinforzo di gennaioPoi girano voci sulla cessione di Cori, che non fanno altro che rintuzzare la sensazione di una programmazione che rimane a parole ma che a volte non sembra proprio trovare concretizzazione nelle mosse societarie. Ora, che Cori debba partire perché non si può perdonare lo sfogo a caldo per una sostituzione pare eccessivo, per usare un eufemismo. Magari c’è dell’altro sotto, o magari c’è anche il Cesena, proprietario del cartellino del giocatore, che fa pressioni?

Non sottovaluterei nemmeno le conseguenze che questo “provvedimento” potrebbe avere sul gruppo, che finalmente stava dando segnali di coesione interna, unione d’intenti e volontà di ben figurare come collettivo. Si ha come l’impressione che ci sia, proprio come un girone fa, qualche granello di sabbia che inceppa l’ingranaggio amaranto, proprio ora che stava iniziando a girare a pieno regime dopo mesi di stenti… Verrebbe da maledire il mercato invernale, che, da occasione per puntellare la rosa e iniziare a costruire per l’anno venturo, rischia di trasformarsi nel più classico dei boomerang. Ci auguriamo di no, senza dimenticarci che comunque ci ha portato giocatori utili alla causa come Sabatino e Benedetti.

 

Ovviamente queste sono tutte opinioni, pensieri di un tifoso appassionato condivisibili o meno da tifosi altrettanto appassionati o dagli addetti ai lavori. Alla fin fine, il nostro compito, da portare avanti con orgoglio e con piacere, è quello di sostenere chi va in campo e che per l’Arezzo ci mette la testa, le gambe e il fiato. La libertà di critica è inalienabile, ma il nostro posto è fuori dal terreno di gioco, nelle gradinate, a fremere per chi freme in campo e a usare tutto il fiato in corpo per urlare “Forza Arezzo” a gran voce, quello stesso fiato che i nostri dispensano per rincorrere un pallone. Dai, tornate a vincere e dimostrate che le vicende di mercato non condizionano le gambe e la mente… E allora vedrete che anche le preoccupazioni e lo scetticismo che possono attanagliare il tifoso verace e genuino, voleranno via insieme alla tramontana. Forza vecchio cuore amaranto!


scritto da: Luca Amorosi, 30/01/2016





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