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SERIE D GIRONE E - 1a giornata

RISULTATI CLASSIFICA PROSSIMO TURNO
Flaminia4 set15Livorno
Gavorrano4 set15Tau Altopascio
Ghiviborgo4 set15Ponsacco
Orvietana4 set15Arezzo
Poggibonsi4 set15Grosseto
Sangiovannese4 set15Ostiamare
Seravezza4 set15Città di Castello
Trestina4 set15Pianese
Terranuova4 set15Montespaccato
MONDO AMARANTO
Claudia nell'isola di Brac - Croazia
NEWS

Quanta qualità per il Pisa. Ma il capitano Rozzio è ko. E la squadra vive il periodo più difficile

I nerazzurri sono secondi in classifica, hanno un organico di assoluto livello e a gennaio la società del neo presidente Petroni ha investito ancora, tesserando Avogadri in difesa, Tabanelli a centrocampo, Eusepi in attacco. Gattuso, in panchina da agosto, si gioca molto in questa stagione e dopo l'ultima sconfitta di Ancona ha bacchettato duramente i suoi giocatori, reduci da due ko consecutivi. All'Arena Garibaldi il ruolino è da big, però l'Arezzo può far bene se riesce a giocare su ritmi alti



la formazione del Pisa secondo in classificaSfida dal sapore antico all’Arena Garibaldi, dove gli amaranto di Capuano affronteranno il Pisa, secondo in classifica con 35 punti, in una delle partite più attese di tutta quanta la stagione.

 

Storia e Società. Lo scorso 18 gennaio l'assemblea della società ha nominato un nuovo presidente, Fabio Petroni. Imprenditore, patron di Terravision e Britaly Post (aziende di trasporti che si occupano dei collegamenti, in una ventina di città europee, via bus con gli aeroporti), ha ereditato la carica da Fabrizio Lucchesi, che è stato nominato Direttore Generale. Questo nuovo ingresso societario, “benedetto” anche dal sindaco Marco Filippeschi, ha rafforzato le ambizioni della società nerazzurra.

 

Allenatore. In panchina siede sempre Gennaro Gattuso, subentrato a metà agosto a Giancarlo Favarin, che aveva guidato la squadra durante la preparazione e nelle sfide di Coppa Italia con Sestri Levante e Salernitana. L’ex campione del mondo, vincitore tra l’altro di due scudetti, due coppe dei campioni, altrettante supercoppe europee e un mondiale per club, da allenatore non sta ripercorrendo la sua ottima carriera di calciatore: esonero a Sion e Palermo ed un'esperienza in Grecia, nell’Ofi Creta, chiusa anticipatamente con le dimissioni. Dopo 18 mesi, grazie alla chiamata di Lucchesi, è tornato ad allenare in Italia e alla sua presentazione, il 22 agosto, è stato accolto da quasi 6000 tifosi entusiasti.

 

Rosa. Lucchesi e il ds Tomei hanno allestito una rosa molto competitiva, qualitativamente tra le migliori dell’intera Lega Pro, rafforzata nel mercato di gennaio. Sotto la Torre sono arrivati, ad innalzare il tasso tecnico, il portiere Bindi e il difensore Avogadri dal Siena, i centrocampisti Tabanelli dal Cesena, Makris dall’Iraklis (serie A greca) e l’attaccante Eusepi dalla Salernitana, autore lo scorso campionato di 18 gol a Benevento. Al netto di questi arrivi, hanno abbandonato le sponde dell’Arno il portiere Bacci (Siena), i giovani Losi e Corduri che hanno rescisso i loro contratti, Frugoli andato al Montecatini, Starita rientrato anticipatamente alla Pro Vercelli e Lupoli, autore di due reti in campionato, che si è accasato al Catania. Addirittura Dicuonzo, navigato difensore con oltre 200 presenze nei professionisti, è stato messo fuori lista, ad ulteriore dimostrazione della qualità della rosa pisana.

 

Formazione. Dopo aver adottato il 4-4-2, il 4-3-3 e il 3-5-2, Gattuso nelle ultime uscite sembra aver scelto il 3-4-1-2 come modulo per affrontare questa parte di stagione.

In porta Bindi, ex amaranto, lanciato da Beruatto a soli 15 anni come titolare in serie C: bravo tra i pali, discreto come para rigori, ma non eccelso con i piedi.

La linea difensiva, priva di capitan Rozzio, il miglior elemento del reparto arretrato, uscito per infortunio domenica scorsa ad Ancona, sarà composta da Crescenzi, altro ex, attento in marcatura, preciso e puntuale negli interventi; Lisuzzo, classe ’81, ex Spezia e Novara, giocatore arcigno, forte di testa, temibile in proiezione offensiva; Polverini, mancino, rapido e tecnicamente valido.

Sugli esterni a destra Avogadri, discreta corsa, ma più a suo agio in fase difensiva, mentre a sinistra agirà Mannini, oltre 150 presenze in A con Brescia, Samp, Siena e Napoli, disinvolto al cross e temibile sui calci piazzati.

 

il gol di Ricci su rigore nel match di andataIn mediana sicuro del posto Matteo Ricci, classe ’94, in gol all’andata, centrocampista ordinato, lucido in fase d’impostazione. L’altra maglia da titolare se la giocheranno Makris, voluto fortemente da Gattuso che lo aveva allenato all’Ofi, poco dinamico, ma discreta tecnica, capace di ottime verticalizzazioni; Tabanelli, forte fisicamente, bravo di testa con discreti tempi di gioco; Verna, 4 reti in campionato, tempista negli inserimenti senza palla e abile dalla distanza.

Tra le linee uno tra Lores Varela, uruguagio proprietà Palermo, capocannoniere della squadra con 6 realizzazioni (quattro di queste all’Arena), incisivo nell’uno contro uno, temibile quando parte da lontano, o Peralta, argentino classe ’96, scuola Fiorentina, giovane ma dotato di forte personalità, rapido e veloce palla al piede.

In attacco Eusepi, fisico compatto, lottatore nato, caparbio su ogni pallone, bravo in acrobazia e uomo da ultimi sedici metri, affiancato da Montella, mancino, 4 gol in campionato, agile, che ama svariare su tutto il fronte d’attacco.

Le alternative sono numerose e di livello: Golubovic, Fautario e Forgács sugli esterni, Sanseverino e Di Tacchio, lo scorso anno titolare in B, a centrocampo e Cani, accostato nel mercato di gennaio agli amaranto, in attacco.

 

Pregi e Difetti. Squadra seconda in classifica, dispone di ottimi elementi per la categoria: il centrocampo con Verna, Ricci, Makris e Tabanelli ha caratura superiore alla media e non sfigurerebbe nemmeno in serie B. Però durante la stagione, nonostante i buoni risultati e la classifica di tutto rispetto, non ha mai incantato ed entusiasmato a livello di gioco. Forte in attacco e solida in difesa, all’Arena ha realizzato 16 reti, subendone 7, totalizzando 7 vittorie, un pareggio e 2 sconfitte, entrambe per 2-1 contro Siena e Teramo. 

Nelle ultime due partite, coincise con altrettante sconfitte, la manovra è sembrata ingolfata e la squadra è apparsa spenta ed abulica. Gattuso nel post-partita di domenica scorsa ha sparato a zero contro i suoi, lanciando ai giocatori un avvertimento: “Vedo troppe facce che non mi piacciono nello spogliatoio, mancano il veleno, il sangue agli occhi, l’umiltà. Il bonus è finito: se le cose non cambiano, battezzo 15 giocatori e vado avanti con quelli”.

I nerazzurri soffrono gli avversari aggressivi nel pressing e dall’alta intensità di gioco, però è squadra che, se viene lasciata giocare, può diventare un cliente scomodo per l'Arezzo.

 

Ultimo precedente. L’ultimo incontro risale all’agosto 2012, primo turno di Coppa Italia, quando i padroni di casa si imposero per 2-0 con reti in apertura di Gatto e Perez, mentre in campionato le due squadre non si affrontano dal maggio 2004, quando l’Arezzo di Somma, appena ottenuta la promozione, impattò per 3-3 con doppietta di Abbruscato ed autorete di Bettini, risultato che fece perdere definitivamente il treno play-off ai nerazzurri.

 

scritto da: Mauro Guerri, 05/02/2016





Gattuso dopo il ko di Ancona: ''Non è il mio Pisa''

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