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I rimpianti di Nanu sei stagioni dopo. ''Che Arezzo quello... Avremmo vinto il campionato''

Giuseppe Galderisi adesso allena la Lucchese. E giovedì sarà la sua prima volta contro l'Arezzo dopo la travagliata stagione 2009/10, quella della staffetta con Semplici, delle risposte piccate a Mancini e dei tira e molla con Ceravolo. ''Una delle rose più forti della mia carriera. Ma qualcuno sembrava divertirsi a buttare giù tutto''. Adesso però conta il presente: ''Capuano lo stimo, affronteremo una squadra esperta e compatta. Che dobbiamo battere''



Giuseppe Galderisi proprio oggi compie 53 anniProprio oggi compie 53 anni. Le 47 candeline le spense ad Arezzo, alla guida di una squadra che aveva in rosa Pecorari e Terra, un giovanissimo Laverone e Sereni, Togni e Miglietta, Venitucci e De Oliveira, Chianese e Maniero, Erpen e Croce. Giuseppe Nanu Galderisi arrivò a dicembre 2009, fu esonerato ad aprile 2010 e tornò a maggio per una partita sola. Poi la società venne messa in liquidazione e addio. 

 

Quell'annata fu un concentrato di anomalie. Il presidente Mancini scelse Semplici per la panchina. Lo presentò e disse che la squadra l'avrebbe costruita lui, cioè Mancini, insieme a Giuliano Sili. Ma durò poco. Tempo due settimane e fece firmare un quinquennale a Ceravolo come Dg. ''E' come se avessi portato Marchionne alla mia Cometi'' sottolineò il presidente. Solo che dopo due mesi l'idillio si era già incrinato. Semplici, calcisticamente, era figlio di nessuno e fu cacciato da Ceravolo dopo una striscia di risultati utili. Mancini non gradì e con Nanu, infatti, non ci fu mai feeling. Anzi, lo punzecchiava sempre, pure dopo l'1-0 di Benevento con un gran gol di Maniero. E l'allenatore, come nel video qua sotto, non lesinava risposte piccate. Andò a finire che a tre giornate dal termine, per colpa dell'1-1 con il Viareggio (e della bandierina alzata, poi abbassata di Atta Alla), Mancini rese lo sgarbo a Ceravolo e licenziò Nanu. Tornò Semplici, ma lo spogliatoio era frantumato. 

L'andata play-off con la Cremonese fu un disastro: 0-2 e fine dei sogni. Perso per perso, Ceravolo s'impuntò, rimise fuori Semplici e richiamò Galderisi. A Cremona, dopo una dura contestazione dei tifosi, l'Arezzo vinse 2-1 ma non bastò. Fu la domenica del teatrino in tribuna tra Mancini e Ceravolo, preludio alla chiusura della società, oberata da debiti milionari.

 

Nanu, ex calciatore di successo (Juve, Milan, Verona) con 10 presenze in Nazionale, adesso allena la Lucchese. L'hanno chiamato da due settimane: ha vinto all'esordio con il Rimini, ha perso domenica a Pontedera. Giovedì, per la prima volta dopo il tira e molla di sei anni fa, ritrova l'Arezzo sulla sua strada.

 

Nanu insieme all'ex Dg Franco CeravoloIl primo ricordo andrà a quanto successe in campo o fuori?

''Alla squadra che avevamo, una delle più forti che ho allenato in carriera. Resto convinto che con un po' di tranquillità in più quel campionato l'avremmo vinto''.

Invece non è andata così.

''Invece c'era qualcuno che sembrava divertirsi a buttare giù tutto. Arezzo mi ha dato una bella lezione calcistica e di vita''.

Ha mai più parlato con Piero Mancini?

''No, purtroppo non ce n'è stata occasione''.

E con Ceravolo?

''Con Ceravolo sì, alla fine in questo mondo ci si incontra sempre. Con lui abbiamo avuto modo di confrontarci, ma resto della mia idea''.

Cioè?

''Quella rosa era di spessore, si era creata grande complicità tra di noi, avevamo la forza giusta per superare le difficoltà. Io cerco sempre di creare questo rapporto con il gruppo, gli allenatori devono portare allegria''.

Veniamo a oggi, mister. Chi rischia di più giovedì, la Lucchese o l'Arezzo?

''Sono qua da poco, avevo già allenato a Lucca ma adesso la squadra è molto diversa da prima. Devo metterci dentro tante cose e ancora non ho avuto il tempo di farlo''.

Quindi rischia più lei.

''Ai ragazzi ho detto che l'Arezzo non perderà mai da solo, lo dobbiamo battere. E' una squadra compatta, solida, esperta. Ha qualche punto in più di noi e può giocare con l'animo più leggero''.

Capuano com'è?

''Lo conosco da tanto tempo e lo stimo. Se l'Arezzo ha la classifica che ha, è merito del suo allenatore''.

Ci saranno anche i tifosi dell'Arezzo al Porta Elisa. Si aspetta un applauso da loro?

''Mi farebbe piacere un applauso e il rispetto per quei mesi che abbiamo trascorso insieme. Potevano andare a finire in un'altra maniera. Giocherò comunque per vincere, credo che la stima della gente vada conquistata così''.

 

scritto da: Andrea Avato, 22/03/2016





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