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SERIE D GIRONE E - 1a giornata

RISULTATI CLASSIFICA PROSSIMO TURNO
Flaminia4 set15Livorno
Gavorrano4 set15Tau Altopascio
Ghiviborgo4 set15Ponsacco
Orvietana4 set15Arezzo
Poggibonsi4 set15Grosseto
Sangiovannese4 set15Ostiamare
Seravezza4 set15Città di Castello
Trestina4 set15Pianese
Terranuova4 set15Montespaccato
MONDO AMARANTO
Alessandro e 50 anni di fede amaranto
NEWS

Quarata, il gol di Latina, le liti con Capuano, Cori, Mendicino. Tutto il derby di Carboni

Aretino, ex amaranto, protagonista della storica promozione dell'82, con un figlio abbonato in curva Minghelli e uno che corre Giostra a Porta del Foro. Per l'allenatore del Siena è una settimana molto particolare: ''Eziolino l'ho incontrato in centro qualche giorno fa, ci siamo fatti gli auguri di Pasqua. Lui difensivista? Non lo so, ma le sue squadre sono sempre solide e organizzate. Domenica rischiamo sia noi che loro''



Carboni insieme a Gustinetti prima di un Arezzo-Bari del 2006''Qualche giorno fa ero in centro ad Arezzo e ho incontrato Capuano. Ho sentito uno che parlava al telefono, mi sono girato, ho visto Eziolino. Mi ha detto: che ci fai qui? E io: no, che ci fai tu?''.

E poi?

''Ci siamo abbracciati, ci siamo fatti gli auguri di Pasqua. Ci conosciamo da una vita ormai''.

Dai tempi del vero calcio ruspante.

''Nel 2002 io allenavo l'Olbia, lui la Nocerina. Persi 2-1 e litigammo furiosamente per una palla che forse era uscita o forse no. Me le promise per il ritorno... Ma vincemmo noi 2-0''.

All'epoca Capuano era una furia.

''L'anno dopo ci fu il bis. Io ero alla Viterbese, Eziolino al Sora. Si prese a parole con Paoletti, il mio portiere. Espulsi tutti e due. Finì 1-1''.

 

Guido Carboni racconta l'antefatto che introduce al derby di domenica. Lui, aretino di Quarata, sulla panchina del Siena, cioè l'avversario più avversario di tutti. Come il Perugia. 53 anni, autore di uno dei due gol storici nella trasferta di Latina dell'82, con un figlio abbonato in curva Minghelli e uno che corre Giostra con Porta del Foro, non si trova nella settimana più semplice da gestire. In campo e fuori.

 

da dicembre sulla panchina del SienaMister, scommetto non vedi l'ora che arrivi lunedì.

''Negli ultimi decenni, prima da calciatore e poi da allenatore, l'Arezzo per me è stato sempre un avversario. Diciamo che un po' ci ho fatto l'abitudine''.

Anche se in qualche circostanza potevano riunirsi le strade. E' vero?

''Ai tempi di Mancini ci furono un paio di contatti. Ho avuto un colloquio anche con la proprietà attuale, due estati fa. Ma non trovammo i presupposti giusti''.

Chi rischia di più nella partita di domenica?

''Tutte e due le squadre. Sono partite in cui vengono fuori motivazioni speciali, in cui nessuno vuole perdere. E poi bisogna fare gli ultimi punti per la salvezza''.

Però il Siena ha due risultati su tre.

''Giusto, anche se verremo a giocare con coraggio. In trasferta ultimamente non siamo andati bene per niente, dobbiamo riscattarci e questa è l'occasione migliore''.

Un solo punto di differenza in classifica, stessi gol segnati. Siena e Arezzo sono così simili?

''No, simili non direi. Io parlo per il Siena: a gennaio abbiamo cambiato il cinquanta per cento della rosa e nell'ultimo mese siamo calati sul piano dei risultati. Ricordo che quando arrivai, vincemmo otto delle prime dodici partite. Dopo sono cambiate tante cose. Sono contento di aver valorizzato Yamga, è un ragazzo che può fare strada''.

Tolto Tremolada, le due squadre non hanno giocatori in doppia cifra. Con un bomber da 15 gol sarebbe stato tutto diverso o è un'analisi troppo semplicistica?

''Gli attaccanti che la buttano dentro facilitano il lavoro agli allenatori e risolvono tanti problemi. Non solo a Siena o ad Arezzo, ovunque. I numeri sono chiari, non abbiamo un elemento che ci toglie le castagne dal fuoco, però ai miei giocatori non posso rimproverare niente''.

Cori-Mendicino, nello scambio chi ci ha guadagnato?

''Tutti. Cori aveva avuto qualche problema ad Arezzo, Mendicino non si trovava bene a Siena. Il mercato ha consentito questa soluzione ed è stato giusto così. Tra l'altro secondo me Cori e Mendicino farebbero una bella coppia''.

Sia di qua che di là sperano nel gol dell'ex. Da vecchio centravanti, come si preparano queste partite?

''Con tranquillità. E Cori devo dire che è un ragazzo molto equilibrato. Ci tiene a fare una buona prestazione, ma non ha rancori da sfogare. Credo per Mendicino sia la stessa cosa''.

con Neri, Terziani e il fratello Amedeo alla festa per la promozione dell'82Avrai letto che Mendicino e Tremolada hanno dato del difensivista a Capuano. E' veramente così secondo te? Anche in relazione al fatto che le punte, sia ad Arezzo che a Siena, stanno segnando poco. E quindi pure tu potresti far parte della categoria di chi bada soprattutto a non prenderle...

''Se Eziolino sia un difensivista non lo so. Di sicuro le sue squadre sono sempre molto organizzate e molto solide, questo sì. Poi i gol dipendono da tante situazioni. A me comunque l'Arezzo piace, è forte e con un giocatore da categoria superiore come Tremolada''.

Ho visto che a Siena il pubblico ce l'ha con te, mentre la proprietà ti ha sempre difeso. Qua invece tra Capuano e la proprietà i rapporti sono ai minimi storici, mentre la maggior parte dei tifosi sta con l'allenatore. Possono influire questi dettagli sulla partita?

''Non credo, ormai siamo scafati entrambi e sappiamo come vanno le cose. Ricordo che al presidente Ponte, dopo aver vinto tre partite di fila, parlai molto chiaro e lo misi in guardia sui pericoli che potevamo correre a pochi giorni dal mercato. Poi perdemmo con il Tuttocuoio e credo che lui, nelle settimane successive, abbia apprezzato la mia sincerità e la mia schiettezza''.

L'Arezzo ormai gioca 4-3-1-2. Il Siena con quale modulo verrà al Comunale?

''Ancora non so, venerdì avrò le idee più chiare. Dipende anche dalle condizioni di Pellegrini, che adesso non sta benissimo. Credo 3-5-2 comunque''.

Un pensiero al gol di Latina lo farai oppure no?

''Forse prima di giocare. Quel gol fa parte della mia storia. L'altro giorno sono andato a cambiare il telepass e al casello c'era un signore che mi squadrava. ''Lei mi ha fatto piangere, lo sa?'' mi ha detto. Era venuto in pullman a quella trasferta, certe emozioni non le ha cencellate lui e nemmeno io''.

 

scritto da: Andrea Avato, 30/03/2016





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