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SERIE D GIRONE E - 1a giornata

RISULTATI CLASSIFICA PROSSIMO TURNO
Flaminia4 set15Livorno
Gavorrano4 set15Tau Altopascio
Ghiviborgo4 set15Ponsacco
Orvietana4 set15Arezzo
Poggibonsi4 set15Grosseto
Sangiovannese4 set15Ostiamare
Seravezza4 set15Città di Castello
Trestina4 set15Pianese
Terranuova4 set15Montespaccato
MONDO AMARANTO
Enrico e Simone alle cascate del Vachiratharn - Thailandia
NEWS

Numeri di un biennio: via vai di giocatori, tanti pareggi, pochi gol fatti e subìti, obiettivi centrati

E' giunto al termine un ciclo di due anni che molti speravano si allungasse fino alla serie B. Sotto la gestione Capuano sono finite con il segno X ben 26 partite su 63, la squadra è andata in gol con scarsa frequenza ma la fase difensiva (e difendente) ha sempre funzionato bene e ha consentito di conquistare la salvezza. Col senno di poi, è stato un errore fare tabula rasa del gruppo di un anno fa, puntanto su elementi diversi che hanno peccato di grinta e onore. In amaranto negli ultimi 24 mesi sono transitati più di sessanta calciatori tra prestiti e parametri zero



i numeri della gestione CapuanoE così è giunto al termine un ciclo che è durato poco meno di due anni, quando molti pensavano e speravano che sarebbe durato di più e che avrebbe riportato l'Arezzo in serie B. Ma il calcio è così e a noi non resta che guardarci indietro e capire quanto e quale lavoro è stato fatto.

 

Capuano è stato apprezzato soprattutto per la gestione del mercato, in cui con il budget messo a disposizione da Ferretti nel primo anno ha dovuto costruire una squadra in due balletti. L'allenatore ha fatto transitare da Arezzo circa 60 giocatori in due stagioni, tra sessioni estive e invernali: si parla di 25 prestiti e 34 acquisti a parametro zero, trovati tra gli svincolati. Numeri enormi per appena due anni. E qui forse troviamo una delle colpe di Eziolino: nell'estate del 2015 i confermati furono una manciata, venne fatta tabula rasa e si ripartì praticamente daccapo. Con il senno di poi qualche giocatore in più poteva essere trattenuto, sarebbe tornato utile in uno spogliatoio che ha peccato di grinta e onore.

L'Arezzo di Capuano ha perso mediamente poco, segnando poco e subendo ancora meno.

Ci ricordiamo tutti quel suo intervento a Block Notes quando si difendeva dalle accuse di giocare un calcio catenacciaro, spiegando la differenza tra calcio difensivo e difendente (vedi video allegato).

 

Passiamo quindi ai numeri sul calcio giocato. Capuano ha guidato l'Arezzo in 63 gare ufficiali, 38 nella stagione 2014/2015 in cui sono arrivate 12 vittorie, 13 pareggi, 13 sconfitte, 35 gol fatti e 36 gol subiti. Stagione chiusa alla posizione numero 9 con 49 punti: salvezza acquisita con qualche giornata di anticipo e raggiunto anche il traguardo Coppa Italia Tim.

Nella stagione 2015/2016 i numeri sono diversi ma il risultato finale nella sostanza non cambia: 27 partite giocate di cui 7 vinte, 13 pareggiate, 7 perse per un bottino di 37 punti e nono posto in campionato, anche se con 15 punti di differenza con l'annata precedente. 30 i gol all'attivo, altrettanti al passivo.

I numeri dicono anche che l'Arezzo in casa in questi due anni ha vinto 13 partite, ne ha pareggiate 10 e perse 9, mentre in trasferta ne ha vinte 6, pareggiate 16 e perse 10.

 

Questi sono i numeri maturati sotto la gestione di Capuano, che comunque vada si è conquistato la riconoscenza degli aretini per aver riportato l'Arezzo in Lega Pro. Sono dati di un allenatore che ha sempre dato il cuore per la causa amaranto, mettendo la squadra al primo posto e che meritava sicuramente un finale diverso. Invece è rimasto solo contro tutto e tutti, con sgarbi poco simpatici fino all'ultimo. Sicuramente ha fatto errori e cose buone, sicuramente ha un carattere che a molti non potrà piacere, ma Capuano è così: o si ama o si odia.

 

scritto da: Ruben Cipriotti, 21/04/2016





Capuano illustra fase difensiva e fase difendente

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