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Adesso è lo stadio dell'Arezzo. Con il Comune ''accordo epocale'', passepartout per investitori

L'impianto assegnato in concessione fino al 2022 alla società amaranto, che si prende in carico tutte le utenze e le spese di manutenzione ordinaria, compresa la cura del campo. Primi introiti dalle torri faro dove sono installati i ripetitori delle aziende di telefonia mobile. In via di definizione il progetto per la ristrutturazione dell'impianto, capace di attirare imprenditori interessati all'utilizzo degli spazi commerciali. Stamani conferenza stampa con il sindaco Ghinelli, l'assessore Tanti e il Dg Riccioli



lo stadio passa in concessione all'Us ArezzoLO STADIO IN CONCESSIONE - L'Us Arezzo lo ha presentato come un accordo epocale, un unicum per quanto riguarda la Toscana e la Lega Pro. Dal primo luglio lo stadio passa in concessione dal Comune alla società amaranto, che potrà utilizzarlo nei modi che più ritiene opportuni. La firma sui documenti arriverà all'indomani della scadenza della convenzione attualmente in essere, ma le parti hanno già trovato l'intesa su tutto o quasi: manca soltanto una piccola limatura riguardo le imposte sulle pubblicità, in modo da evitare casi spinosi come quello del pannello Euronics installato, poi rimosso e poi riposizionato in maratona. Un dettaglio quasi marginale a fronte del lavoro spinoso portato avanti nelle scorse settimane con la collaborazione degli uffici comunali che stavolta, ed è una notizia, hanno collaborato fattivamente per il buon esito della trattativa. La concessione avrà durata di 6 anni.

 

COSA CAMBIA - Stamani in conferenza stampa si sono seduti al tavolo il sindaco Alessandro Ghinelli, l'assessore Lucia Tanti e il direttore generale amaranto Andrea Riccioli. L'Arezzo adesso ha uno stadio che può gestire in autonomia. Non è un impianto di proprietà, però può diventare una risorsa economica: ci sono locali che, una volta ristrutturati, possono essere sfruttati dal punto di vista commerciale. E ci sono le torri faro su cui sono appoggiati i ripetitori per i cellulari. Le aziende della telefonia mobile pagano per stare lì e dal primo luglio quei soldi entreranno nelle casse dell'Arezzo. ''Onori e oneri'' ha detto l'assessore Tanti, ricordando che il club amaranto si farà carico di tutte le utenze (acqua, luce, gas adesso erano di pertienza del Comune) e di tutta la manutenzione ordinaria, compresa la cura del campo. Sparirà il contributo di 30mila euro annui previsto dall'ormai superata convenzione, una carta che di fatto era poco chiara e che scontentava tutti. A spanne, l'Arezzo dovrà mettere a bilancio circa 80mila euro di spese all'anno per la gestione dell'impianto, ma gli introiti previsti dalle torri faro sono più o meno della stessa entità. 

 

il tavolo della conferenza stampa di stamaniPROGETTO DI RIQUALIFICAZIONE - L'Us Arezzo ha dato mandato a uno studio cittadino di architettura di mettere a punto il piano d'intervento per ristrutturare l'impianto. E' la condizione che aveva posto l'amministrazione comunale per arrivare alla concessione pluriennale: la durata attuale (fino al 2022) è subordinata all'approvazione del piano, che richiede tempi lunghi per colpa della solita burocrazia. L'Arezzo conta di presentarlo entro la fine dell'estate, facendo affidamento sui finanziamento del Credito Sportivo del Coni. A quel punto comincerebbe l'iter amministrativo che prevede una fitta serie di passaggi, compreso quello legato alle necessarie modifiche del regolamento urbanistico. La concessione verrebbe poi allungata di un altro quinquennio. Le associazioni che hanno sede allo stadio (Allenatori di calcio, Veterani dello sport, Ciclistica Aretina, Panathlon), saranno trasferite altrove.

 

STADIO PASSEPARTOUT E STADIO NUOVO - Riccioli ha confermato che la concessione dello stadio può aprire le porte a nuovi investitori. Gli spazi commerciali che troverebbero posto in una struttura rimessa a nuovo sono appetibili anche adesso su carta, in attesa che il progetto decolli veramente. Il sindaco Ghinelli invece ha detto la sua sull'ipotesi di uno stadio completamente nuovo: ''Ad oggi la soluzione della concessione è la migliore possibile, sia per il Comune che per l'Arezzo. E' chiaro però che rimettere in sesto tutto l'impianto attuale potrebbe diventare più oneroso rispetto a una struttura moderna in altra parte della città. Dipende dalla società, da quali obiettivi sportivi vuole centrare, da quale categoria vuole raggiungere: il primo lancio della moneta spetta al presidente e alla dirigenza. L'amministrazione, questo voglio dirlo chiaro, non ha paura di prendere decisioni forti. Che è una concessione innovativa oggi, che può essere uno stadio nuovo domani''.

 

scritto da: Andrea Avato, 28/05/2016





L'assessore Tanti: ''Superata una fase di stallo''

Conferenza stampa per la concessione dello stadio all'Us Arezzo
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