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SERIE D GIRONE E - 1a giornata

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Gavorrano4 set15Tau Altopascio
Ghiviborgo4 set15Ponsacco
Orvietana4 set15Arezzo
Poggibonsi4 set15Grosseto
Sangiovannese4 set15Ostiamare
Seravezza4 set15Città di Castello
Trestina4 set15Pianese
Terranuova4 set15Montespaccato
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Simone, Marco e Riccardo sulla Mole Antonelliana - Torino
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Revival Borgogni: "Che anni al Monte. Ma domani voglio vincere"

L'attaccante ha vissuto la parentesi più lunga della sua carriera proprio con la maglia arancioblù, salendo dai dilettanti fino quasi alla C1 ("merito del diesse Cardini e di mister Beoni, a loro devo tutto"). Adesso torna alle Fonti in amaranto: "Sarà un pomeriggio speciale per me, ma l'Arezzo non può lasciare punti per strada. E io alla Sansovino un gol dell'ex l'ho già segnato..."



Filippo Borgogni, 32 anni, grande ex della sfida al MonteLe dieci domande di questa settimana sono rivolte a Filippo Borgogni, 32 anni, aretino doc che con la maglia della Sansovino è diventato giocatore vero, arrivando fino alle categorie professionistiche. Domani tornerà alle Fonti da ex, in una partita che per lui avrà di sicuro un sapore speciale.
1. Filippo, domani per andare a giocare si fa una strada che te dovresti conoscere abbastanza bene...
Eh sì, avendola fatta per cinque anni e mezzo direi che la conosco eccome. Ai miei compagni ho detto che vado avanti io! Scherzi a parte, si gioca contro la squadra in cui ho passato la maggior parte della mia carriera, quindi non posso certo dire che per me sarà una partita come le altre. Anche se non è la prima volta che affronto la Sansovino da ex, visto che già in C2, quando ero al Teramo, ci ho giocato contro. E gli ho anche fatto il più classico dei gol dell'ex, tra l'altro.
2. In cinque anni e mezzo in arancioblù, per te 136 presenze, 19 gol e tante soddisfazioni sportive. Si può dire che è stato proprio a Monte San Savino che sei diventato un calciatore?
Sicuramente, perché con Nario Cardini abbiamo vissuto insieme la crescita della società, arrivando a vincere la Coppa Italia Dilettanti, ad essere promossi in C2, a sfiorare la serie C1 (persa solo in finale play-off contro il Sassuolo, NdR) e ad affrontare squadre che hanno fatto la storia del calcio italiano. È stato un periodo bellissimo per me e per la Sansovino.
3. E a livello di allenatori, con chi ti sei trovato meglio?
Senza nulla togliere agli altri, se devo fare un nome solo dico Loris Beoni, perché è stato quello con cui sono cresciuto maggiormente come calciatore e come uomo. Inoltre è proprio con lui e con Cardini che la Sansovino ha vissuto il suo periodo migliore, quindi ho nei suoi confronti la massima stima.
4. Quest'anno, poi, è arrivata la chiamata dell'Arezzo. Sinceramente, te l'aspettavi?
Mi aspettavo di andare via, quello sì, era una cosa che era nell'aria da qualche giorno. Però la chiamata dall'Arezzo è stata una bellissima sorpresa: per me aretino di nascita e tifoso dell'Arezzo è stato come un sogno che si avvera. Quando ho saputo che la mattina dopo mi aspettavano in sede, non ci ho dormito la notte, dico la verità. Poi in cinque minuti abbiamo trovato l'accordo e ho firmato: poter indossare la maglia amaranto è stato il miglior regalo di compleanno che potessi farmi, visto che ho firmato proprio il giorno prima di spegnere le candeline!
5. Che tipo di spogliatoio hai trovato ad Arezzo?
Io sono uno a cui piace il clima dello spogliatoio, e qua ad Arezzo ho trovato un gruppo veramente fantastico, di gente pulita e seria, che ha fatto di tutto per farmi sentire subito a mio agio. In più, cerchiamo di passare del tempo insieme anche fuori dal campo, perché tra di noi c'è veramente un rapporto ottimo, quindi non è raro organizzare delle cene tutti insieme, anche con mogli e fidanzate.
6. Rispetto alla Sansovino, però, giocare nell'Arezzo, in particolar modo quest'anno, comporta delle pressioni in più...
Di sicuro c'è molta pressione, anche se il gruppo è composto da ragazzi intelligenti che non si fanno schiacciare da questo elemento, che anzi in certe occasioni diventa un'arma in più. Andare a giocare a Civita Castellana, per esempio, e sentire i tifosi che ti accompagnano e ti sostengono così numerosi da farti sembrare che stai giocando in casa, è una cosa che ci dà una grande spinta, un'aggiunta di energia.
in azione contro Pecorari nel match di andata7. In questo tuo primo mese e mezzo ad Arezzo, chi è che ti ha impressionato maggiormente?
L'aspetto che mi ha colpito di più della rosa dell'Arezzo è il livello tecnico e di maturità dei giovani, quindi se dovessi fare un nome in particolare direi Salim Cissé, un ragazzo che ha numeri decisamente importanti. Dei veterani della rosa c'è poco da dire, non li scopro certo io: tra l'altro li avevo anche affrontati da avversario. Gente come Pecorari, Chiarini, Raso o Speranza hanno una carriera che parla da sola.
8. A proposito di Speranza, secondo qualcuno una delle chiavi per questa seconda parte di stagione sarà proprio il suo completo recupero dal punto di vista fisico. Un Arezzo con voi due in campo, tatticamente, si può fare?
Io e Daniele abbiamo caratteristiche diverse, io sono un giocatore più offensivo e lui è un uomo d'ordine, uno che dirige la squadra mettendosi davanti alla difesa, un ruolo che io non mi sentirei in grado di ricoprire. Poi è chiaro che in una squadra devono esserci degli equilibri, però io e Speranza non ci pesteremmo di certo i piedi, quindi dico “perché no?”.
9. Parliamo di domani e dei tuoi ex compagni di squadra. Che partita si troverà ad affrontare l'Arezzo?
Di sicuro sarà una gara ostica, a Monte San Savino si tratta di una sfida molto sentita, e in più contro l'Arezzo tutti si sentono di dover dare il 110%. I miei ex compagni, per come li conosco io, giocheranno col coltello tra i denti, e anche il mister, essendo di Arezzo, ci terrà a fare bella figura. Ma l'Arezzo è una squadra che deve sempre giocare la sua partita, indipendentemente dall'avversaria che si trova davanti.
10. Per finire, parliamo un po' di questo Pontedera, che tu hai affrontato anche quando giocavi con la Sansovino. È una squadra alla portata dell'Arezzo?
Il Pontedera è una squadra che si trova al primo posto non per caso, ma per aver saputo impostare e portare avanti una propria filosofia di gioco. Le loro qualità migliori sono il temperamento, l'agonismo e la corsa. Nell'arco dei novanta minuti, pressano tanto e raddoppiano sistematicamente i portatori di palla. Anche quando ci ho giocato contro con la Sansovino, una partita che perdemmo di misura, ricordo che non riuscivo mai a ricevere palla senza avere subito due o tre uomini addosso. Rispetto a loro, sicuramente l'Arezzo è una squadra che ha valori tecnici importanti, come poche squadre in questa categoria hanno, cerca sempre di arrivare al gol tramite la manovra. Il Pontedera non è certo al di fuori della nostra portata, però dovremo essere bravi e sbagliare meno di loro di qui alla fine del campionato.

 

 

scritto da: Roberto Gennari, 28/01/2012





COMMENTI degli utenti

Commento 1 - Inviato da: Amaranta, il 28/01/2012 alle 10:37

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Sto male come prima di affrontare una partita decisiva, tipo Piacenza o  Treviso (con le dovute proporzioni, dai). Domani in tribuna c'e' la gente in mezzo alla quale vivo tutti i giorni e con la quale mi relaziono per lavoro ogni giorno. Sarebbe pesantissimo per me non uscire vincitori da quel campo.

Pensare che, se non facciamo cazzate, domani potrebbe addirittura essere una giornata positiva per noi, perche' il Pontedera gioca con lo Sporting, che ancora dotrebbe sentirsi in corsa (anche se, come ha detto domenica qualcuno, dopo la sconfitta di domenica hanno meno speranze e potrebbero aver mollato).

Forza ragazzi, caricaaa!!! Tongue out

Commento 2 - Inviato da: Amaranta, il 28/01/2012 alle 16:58

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Ah eri te che l'avevi detto?? ahahaha, so un cavolo!!! Ti dico che so' in stato di agitazione psicomotoria, e pretendi che mi ricordi chi ha scritto i post? Tongue out

 

Commento 3 - Inviato da: bravoo, il 28/01/2012 alle 18:30

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Sugli errori si impara a non farli più e bacis non è minimamente da mettere in discussione..perchè a creato un gruppo vere di gente seria e motivata afare calcio pulito e questo e un lode per lui il resto paralano i fatti..le chiacchere stanno a zero.....FORZA AREZZO.....Yell

Commento 4 - Inviato da: RICK57, il 28/01/2012 alle 19:44

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Facendo riferimento alle parole di Bacis che ha detto quanto sia importante l'apporto del pubblico, e la raccomandazione di stare attenti perchè siamo in diffida.... facciamo i bravi, perchè tutti ci aspettano dietro l'angolo e non attendono altro... non cadiamo nel tranello della provocazione..... e speramo in un arbitro che abbia almeno un neurone all'interno della scatola cranica......