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SERIE D GIRONE E - 1a giornata

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Motivazioni, modulo tattico, acquisti e stile di gioco: analisi logica dell'Arezzo di Sottili

Nella conferenza stampa di presentazione, il neo allenatore amaranto ha illustrato i principi cardine del suo calcio. Vedremo un 4-2-3-1 propositivo ma elastico, con interpreti dediti alla causa e molto motivati. La mentalità sarà più propositiva rispetto al recente passato, anche se le ultime due stagioni non vanno ridotte a puro difensivismo. E poi c'è il mercato, per adesso incoraggiante in difesa e a centrocampo. Davanti, invece, il timore è che si voglia di nuovo fare le nozze con i fichi secchi



mister Sottili durante la conferenza stampa di presentazioneHabemus sponsor tecnico. Non è una notizia da "gaudium magnum" ma va bene. Ora in attesa di sapere su quali spalle si poseranno quelle maglie (che speriamo degne nell’estetica di quelle della scorsa stagione) non ci resta che fare un po’ di analisi logica alla conferenza stampa di lunedi del nuovo allenatore e del direttore Gemmi. Sottili ha confermato le sensazioni che aveva dato nel corso della telefonata a Block Notes, poche ore dopo l’ufficializzazione del suo ingaggio. Persona determinata e decisa, sembra avere idee molto chiare su cosa pretendere e come impostare sia il gioco che le relazioni con i giocatori. Parlare della necessità di avere persone motivate può essere oggi anche una frase di rito, una delle tante che fanno parte del copione estivo secondo il quale tutti vincono o almeno si salvano secondo una abitudine tanto consolidata quanto stucchevole.

La sensazione però è che davvero il tecnico di Figline intenda avere gente che lo segue ed è pronto a scaricare che manifesta anche solo qualche dubbio. Ne è la riprova l’accenno su una possibile mancanza di convinzione di Capece ad accettare la posizione in campo che gli viene proposta, dubbi che porterebbero la società a lasciare libero il marchigiano di accasarsi altrove; un modo nemmeno troppo soft per dire “o ci stai o sei fuori”.

 

Il credo tattico di Sottili è indiscutibilmente propositivo. Il 4-2-3-1 è uno schema che predilige la manovra offensiva e la scelta di impostare la partita piuttosto che attendere l’avversario e ripartire come visto nel corso degli ultimi due anni. Estremamente positivo il fatto che questa predilezione non venga però considerata alla stregua di un Vangelo immodificabile. Dovremmo quindi vedere un Arezzo che va in campo in maniera molto differente da come ci siamo abituati nell’era Capuano, anche se non bisogna dimenticare che chi dirige la squadra deve anzitutto cercare di ottenere il massimo dal materiale umano che gli viene messo a disposizione e sappiamo bene che le ultime due campagne acquisti erano state pesantemente condizionate da tempi e paletti economici che quest’anno pare si siano spostati più in alto.

 

Fabio Foglia, ultimo acquisto dell'ArezzoIngeneroso (nel rispetto dei gusti, sia chiaro) dire “finalmente vedremo giocare a calcio”, anche perché in più occasioni anche l’Arezzo di Capuano ha disputato buone gare. Certamente il mister aveva un’impostazione prevalentemente dedicata a coprirsi le spalle, ma resta da capire perché se quel sistema di gioco lì è una porcheria se lo fa Capuano e diventa l’esaltazione della grinta e della tattica se in panchina ci sta Simeone o se lo fa il Portogallo fresco finalista dell’Europeo.

 

Tornando al presente, l’affermazione a mio avviso più importante del nuovo allenatore è stata: "siamo l’Arezzo ed in Lega Pro dobbiamo essere protagonisti. Siamo l’Arezzo, non possiamo avere paura di nessuno". Ecco, queste parole rappresentano una consapevolezza importante che se trasmessa, come si spera, a chi andrà in campo potrà contribuire a far bene. Significa anche aver capito dove ci si trova e quali sono le aspettative di una piazza che ha fame di calcio e che se va orgogliosa del proprio passato, ha voglia di vivere un presente finalmente vincente.

 

La realizzazione delle nostre speranze passa oltre che per le mani e le idee di Sottili anche per le scelte di Gemmi. Il Direttore Tecnico è stato molto determinato nell’assemblare la difesa con elementi di almeno apparente buon livello, ma il difficile viene ora. Centrocampisti coi piedi buoni e soprattutto bomber di levatura hanno prezzi alti e qui si valuterà la forza delle relazioni e la capacità di trattativa del nuovo staff amaranto. In mezzo al campo è arrivato Foglia, è arrivato Corradi e si parla bene di entrambi. Vedremo come evolverà ulteriormente la situazione, anche se il valzer di nomi che si susseguono per l’attacco dà la sensazione che si cerchi un’altra volta di “far le nozze con i fichi secchi”, ciò che andrebbe a costituire una zavorra per il gioco, le ambizioni, l’entusiasmo di squadra e tifoseria. La palla ora è tutta e solo di Gemmi. A lui i fatti più che le parole.


scritto da: Paolo Galletti, 08/07/2016





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