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SERIE D GIRONE E - 1a giornata

RISULTATI CLASSIFICA PROSSIMO TURNO
Flaminia4 set15Livorno
Gavorrano4 set15Tau Altopascio
Ghiviborgo4 set15Ponsacco
Orvietana4 set15Arezzo
Poggibonsi4 set15Grosseto
Sangiovannese4 set15Ostiamare
Seravezza4 set15Città di Castello
Trestina4 set15Pianese
Terranuova4 set15Montespaccato
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NEWS

Quaranta all'ombra, Moscardelli apriscatole, chili e centimetri, Yamga e Polidori, no alibi

Per adesso soltanto impressioni senza giudizi: novanta minuti in un torneo da 38 giornate sono niente. Per un'ora si è visto un Arezzo tonico e pimpante, micidiale nel costruirsi gli spazi e le occasioni per il doppio vantaggio. Poi è cambiato tutto: questione di gambe, di testa o forse di entrambe le cose. Però Sottili non ha voluto (giustamente) tirare in ballo gli episodi. Non siamo nemmeno a settembre e questa squadra è ancora da scoprire



la prima formazione amaranto della stagionePiù che giudizi, possiamo solo mettere in tavola qualche impressione, visto che novanta minuti di campionato sono niente al cospetto di 38 giornate totali da consumare. Innanzitutto. Impossibile non domandarsi per quale astruso motivo la Lega ponga in calendario delle partite di calcio il 28 agosto alle ore 16.30. Giocare con 40 all'ombra è una roba senza senso, specie se poi ti costringono a scendere in campo d'inverno con l'erba ghiacciata della notturna. Funziona tutto al contrario e le fanno passare pure per scelte intelligenti. Ma cosa bevono?

1. Per un'ora si è visto un Arezzo pimpante, svelto, agile. Rubare palla, attaccare subito in verticale, ribaltare l'azione. Il primo gol nasce sì da una catena di mostruosità tattiche del Como, ma a costruire la ripartenza sono i due mediani amaranto (Foglia e Corradi) e dentro l'area a ricevere il cross ci sono i due laterali (Yamga e Bearzotti). Tradotto: idee chiare e rapidità d'esecuzione. Come nel raddoppio, quando Grossi premia il taglio di Yamga che poi ci mette tanto del suo. Moscardelli per adesso fa l'apriscatole per i compagni. E può anche andare bene. Per adesso.

2. Impressioni, si diceva. Giocando a ritmi alti, l'Arezzo è sgusciante e difficile da contenere. Se la partita si fa più compassata, bisogna imparare a difendere meglio. Ieri è successo questo, poi non è detto che sarà sempre così. E' anche una questione morfologica: Foglia, Corradi, De Feudis, Masciangelo, Luciani, Arcidiacono non sono giganti. Centimetri e chili non faranno gol ma danno una mano a non prenderne.

3. Yamga nel finale si è squagliato come gran parte dei compagni, ma prima aveva fatto barcollare il Como quasi da solo. Da Verona e da Siena fanno sapere che è bravo ma discontinuo. Sarà, però è un '96 e ha già un anno di Lega Pro alle spalle. Se c'è da scommettere, il gioco vale la candela.

 

Moscardelli anticipato in area di rigore4. Corradi e Foglia sono una coppia ben assortita? Sì, no, forse. Allo stadio il quesito a risposta multipla girava vorticosamente e i pareri erano vari. Diciamo che Corradi in quel ruolo è una bella sfida tattica per Sottili, che lo vede mediano senza se e senza ma. I due un po' si somigliano e l'assemblamento del reparto dipenderà anche da De Feudis, che è un uomo di palleggio più che di contrasto. Tendenzialmente, il centrocampo dell'Arezzo guarda sempre avanti e soffre un po' se deve fare filtro. Ma non siamo nemmeno a settembre e dunque occorre prudenza. Il calcio ti smentisce in due balletti.

5. Incoraggiante la mezz'ora di Arcidiacono, l'obiettivo di mercato più corteggiato degli ultimi dieci anni. Per lui, probabile, è pronta una maglia da titolare già a Carrara. Gli esterni alti, nel 4-2-3-1, che siano biondi o mori, rapidi o prestanti, devono fare una cosa: la differenza. Idem dicasi per il trequartista, incarico che Sottili ha affidato a Grossi. Gli estrosi, però, per carburare ci mettono un po'. Leggere, per esempio, alla voce Tremolada.

6. Se vinci 2-0 e pareggi 2-2, ed è solo la prima giornata, devi essere bravo a scindere le cose: soppesare i meriti che ti hanno portato al doppio vantaggio, analizzare le cause della mala gestione conclusiva. Questione di gambe? Questione di testa? Questione di tutto un po'? L'importante è che il difetto non diventi virale e non ammorbi la stagione. Un anno fa, col senno di poi, lo 0-1 da morsi nei gomiti contro L'Aquila fu un prologo funesto e la squadra certe tare non se le scrollò più di dosso. Quindi tocchiamo ferro.

7. Condivisibile e lucida l'analisi di Sottili a fine match, specie quando ha rifiutato di accampare scusanti e di attaccarsi agli episodi (gol subìti o errori arbitrali che siano). Gli alibi adesso farebbero solo danni.

8. L'annata può prendere una piega imprevedibile, anche tatticamente. Però, a oggi, Polidori è quello più penalizzato dalle prime scelte di formazione. Del resto si gioca in undici e, come dicono gli esperti, serve anche gente che te la risolva dalla panca.

 

scritto da: Andrea Avato, 29/08/2016





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