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SERIE D GIRONE E - 1a giornata

RISULTATI CLASSIFICA PROSSIMO TURNO
Flaminia4 set15Livorno
Gavorrano4 set15Tau Altopascio
Ghiviborgo4 set15Ponsacco
Orvietana4 set15Arezzo
Poggibonsi4 set15Grosseto
Sangiovannese4 set15Ostiamare
Seravezza4 set15Città di Castello
Trestina4 set15Pianese
Terranuova4 set15Montespaccato
MONDO AMARANTO
Francesca, Matteo, Fabio e Sara alle Mauritius
NEWS

Quando Ciulli ne cacciò due, Benassi e Arcidiacono, le gerarchie di Sottili, la carica dei 400

Anche nel 1998, a Livorno, l'Arezzo rimase in nove per una doppia espulsione ravvicinata. Ieri sera la squadra è stata più trascinante e convincente in inferiorità numerica e questo può rappresentare un bel passo avanti sul piano emotivo. L'allenatore, rispetto a inizio stagione, sta scegliendo uomini diversi (da Polidori a Masciangelo a Muscat e Solini), puntando su una filosofia che predilige creare azioni offensive. Insomma, quello di ieri è un buon punto. Impreziosito dallo spettacolo dei tifosi aretini all'Ardenza



gli applausi dei tifosi alla squadra a fine derby1. Il 15 novembre 1998, a Livorno, l'arbitro Ciulli di Roma cacciò dal campo in rapida sequenza Di Loreto e Spinelli. Era il 19' della ripresa. L'Arezzo rimase in nove contro undici, vinceva 1-0 e a dieci dalla fine Geraldi pareggiò il gol di Giacobbo. Poi, nel recupero, Tardioli parò un rigore a Bonaldi. Quel giorno pensai che una roba del genere non sarebbe potuta succedere mai più. E invece...

2. Sotto molti aspetti è stata più vigorosa, trascinante e convincente la prestazione della squadra in doppia inferiorità numerica rispetto a quella con gli stessi effettivi in campo. Il che, per un Arezzo che finora aveva sofferto di svagatezza e testa tra le nuvole, può rappresentare un bel passo avanti. Un punto conquistato con il sangue che gronda, è un balsamo per tante insicurezze.

3. In undici contro undici si poteva fare di più. Ma quando perdi ad Alessadria e poi riperdi a Cremona, qualcosa ti resta dentro. E allora meglio andarci più cauti che attaccare a testa bassa. Ammesso che sia dipeso da ciò, da una sorta di remora interiore, piuttosto che da altro. Diciamo che fino al gol di Dell'Agnello l'Arezzo ha proposto una gara bloccata, tattica, adeguandosi ai ritmi geneticamente compassati del Livorno. Tant'è che è stato un derby meno avvelenato e nervoso del previsto. Poi dopo l'1-0 e l'1-1 sono cambiate molte cose, compresa l'inerzia della gara, che si era spostata dalla parte giusta. Il doppio rosso purtroppo ha resettato tutto.

4. Ieri sera a Block Notes sono arrivati tanti messaggi: metà su Moscardelli (per ovvi motivi) e metà su Benassi. Il gol subìto a Livorno in realtà è un autogol di Luciani, questo va detto. Poi sì, il portiere ha esitato nell'uscita, ma non possiamo bollare l'episodio come un errore. Altro discorso riguarda il rendimento generale di un giocatore che due stagioni fa trasmetteva una sensazione di sicurezza quasi onnipotente, cosa che in effetti adesso non accade. Ma siamo alla decima giornata e Benassi non è uno preso a caso dalla Uisp. Andiamoci piano.

5. Polidori era arrivato come alternativa a Moscardelli nel 4-2-3-1. Masciangelo era la riserva di Sabatino. Muscat veniva dietro Milesi e Sirri. A Sottili va dato atto che le gerarchie non sono cristallizzate ma possono evolversi. Il fatto che ieri, nel momento più delicato del derby, sia entrato Solini e non Milesi ne è un'altra riprova.

 

Masciangelo e Arcidiacono in pressing su Murilo6. Fedele a certe impressioni e sensazioni avute in queste settimane, approfittando della squalifica del Mosca, domenica mi piacerebbe vedere Foglia, De Feudis e Corradi a metà campo, con Polidori centravanti e Arcidiacono-Yamga sugli esterni. Ma credo che non succederà. 

7. Finalmente si notano squarci dell'Arcidiacono atteso dall'estate. Cioè di uno che dà copertura ma che poi, quando avanza, punta l'avversario e soprattutto lo salta. Mette palla dentro. Crea situazioni che spaccano gli equilibri. Così il 4-2-4 è un'altra roba.

8. Gran parte del dibattito di queste settimane è legato a un modulo che produce tante soluzioni offensive e che, di contro, espone la squadra a ripartenze centrali pericolosissime. Se Sirri ha preso sei gialli e un rosso in dieci giornate, per esempio, dipende dal fatto che è irruento ma anche da sviluppi tattici che lo hanno esposto al rischio cartellino. L'impressione è che non ci sia contromisura efficace proponendosi così, puntando a fare gol piuttosto che a non prenderlo. E che Sottili, soppesando pro e contro, abbia deciso che il gioco vale la candela.

9. In ogni caso ero tra quelli che avrebbero firmato un X prima di giocare. Non per sfiducia ma perché un derby non sai mai come va a finire, perché Livorno è un campaccio (la vittoria manca dal 1975), perché comunque c'erano avversari di valore. Ora pare che Foscarini ci rimetta la panchina (Di Marzio scrive che il papabile sarebbe D'Aversa), ma questo punto l'Arezzo deve tenerselo stretto.

10. Sembra una captatio benevolentiae ma non lo è: 400 persone in trasferta di lunedì sono tanta roba. Spettatori attivi e non passivi, colorati e non anonimi, entusiasti dentro uno stadio dove hanno un sacco di problemi e dove il confronto è stato impari. Bello spettacolo.

 

scritto da: Andrea Avato, 25/10/2016





Livorno-Arezzo 1-1, intervista con mister Sottili

Livorno-Arezzo 1-1
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