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SERIE D GIRONE E - 1a giornata

RISULTATI CLASSIFICA PROSSIMO TURNO
Flaminia4 set15Livorno
Gavorrano4 set15Tau Altopascio
Ghiviborgo4 set15Ponsacco
Orvietana4 set15Arezzo
Poggibonsi4 set15Grosseto
Sangiovannese4 set15Ostiamare
Seravezza4 set15Città di Castello
Trestina4 set15Pianese
Terranuova4 set15Montespaccato
MONDO AMARANTO
Samuele a Melbourne - Australia
NEWS

Calcio propositivo, 4-3-3, una boa davanti. Il Renate è nei play-off ma fuori casa soffre

Identikit del prossimo avversario. La società nerazzurra, fondata nel 1947 da un gruppo di tifosi interisti, è gestita dai presidenti Citerio e Spreafico. A fare mercato ci pensano gli ex calciatori Magoni e Crippa, mentre in panchina siede Luciano Foschi. La squadra cerca sempre di fare la partita, affidandosi alla tecnica del talentino Scaccabarozzi. In trasferta però ha conquistato solo 4 punti su 17



Jacopo Scaccabarozzi, classe '94, faro del renateL’Arezzo, dopo il pari di Livorno, prova a dare continuità ai risultati nella gara di domenica al Comunale contro il Renate. I lombardi, 17 punti in classifica, seguono ad una lunghezza di distanza gli amaranto.

 

Storia e Società. Club relativamente giovane, fondato nel 1947, nato grazie alla volontà e all’intraprendenza di un gruppo di tifosi interisti, che in onore della “Benamata” scelsero il nerazzurro come colori sociali. Renate (comune brianzolo che non arriva a 4.000 abitanti) deve le sue fortune calcistiche sostanzialmente a Giancarlo Citterio e Luigi Spreafico. Il primo è imprenditore nel settore della produzione di maniglie e accessori per l’arredamento, il secondo è titolare della Unicar, azienda distributrice di carrelli elevatori. La loro collaborazione prosegue da oltre 25 anni, dalle categorie dilettantistiche più basse, fino all’ingresso nel calcio professionistico, ottenuto grazie al ripescaggio del 2010.

 

Allenatore. Lo scorso campionato si è chiuso all’undicesimo posto: salvezza diretta alquanto insperata e ottenuta all’ultima giornata. In panchina sedeva Giovanni Colella, quest’anno passato al Siena, che era subentrato a Simone Boldini a metà campionato. La società, per la nuova stagione, ha deciso di puntare su Luciano Foschi, reduce da un anno di inattività dopo l’esonero di Pordenone del novembre 2014. Classe ’67, originario di Albano Laziale, vanta una buona esperienza in Lega Pro, anche in piazze importanti come Novara, Alessandria e Reggio Emilia. In carriera per Foschi anche una promozione dalla D con l’Olbia.

 

Luciani Foschi, allenatore nerazzurroRosa. Nuovo anche il direttore sportivo, Oscar Magoni, ex giocatore del Bologna, all’esordio nel ruolo, perché fino a pochi mesi fa aveva svolto solamente l’incarico di allenatore. Con il direttore generale Massimo Crippa, ex calciatore di Napoli e Parma, hanno in gran parte rinnovato la squadra. In porta sono arrivati Cincilla (Savona, per lui un ritorno) e Merelli (Forlì), mentre la difesa ha registrato gli acquisti di Stefanelli (Entella), Savi (Ischia), Schettino (Grosseto), Mora (Atalanta) e Vannucci (Savona). In mediana sono stati ingaggiati Palma (Teramo) e Dragoni (Ciserano) mentre in attacco Marzeglia (20 gol nel Piacenza in D), Santi (Union Feltre) e l’esterno Lavagnoli (Altovicentino).

 

Formazione. Foschi, al netto di infortuni dell’ultim’ora, dovrebbe disporre della rosa al completo, compreso il rientrante Santi, schierando i suoi con un dinamico 4-3-3.

Tra i pali Cincilla, portiere giovane (’94), ma già con esperienza in categoria, reattivo, discreto in uscita.

In difesa a destra ci sarà Anghileri, terzino rapido, pungente ed incisivo nelle incursioni, mentre l’out sinistro sarà presidiato da Vannucci, discreta carica agonistica e preciso al cross. Coppia centrale formata da capitan Malgrati, leader del reparto, bravo in anticipo ed efficace in marcatura, e da Di Gennaro, gran fisico, abile soprattutto nel gioco aereo.

Davanti alla difesa agirà Pavan, play ordinato con buone geometrie di gioco. Ai suoi fianchi Palma, motorino perpetuo della mediana, e Scaccabarozzi: dinamico, dotato tecnicamente, pericoloso al tiro e discreto assist-man, uno dei migliori prospetti (classe ’94) della Lega Pro.

Il terminale offensivo sarà Marzeglia, 3 reti in campionato, possente fisicamente (1.93 per 90 kg), bravo di testa, generoso, che si spende molto a favore della squadra, attraverso il gioco di sponda e con l’aiuto ai compagni in fase di non possesso.

Sugli esterni agiranno a destra Lavagnoli, tanta corsa, pericoloso dalla distanza, e a sinistra Aiman Napoli, ex giovanili Inter, 3 gol in stagione, buona tecnica, bravo anche in fase di rifinitura.

Le alternative sono rappresentate da Mora, Schettino e Teso in difesa, Galli, Graziano e Dragoni in mediana e Santi e Florean in attacco.

 

il portiere Cincilla in un volo plasticoPregi e Difetti. I neroazzurri sono da considerarsi tra le sorprese di questo inizio stagion: squadra che gioca un buon calcio, propositivo, sempre alla ricerca del risultato. Reduce dalla convincente vittoria sul Pontedera (3-0), mister Foschi ha cercato però di gettare acqua sul fuoco, per spegnere facili entusiasmi. La società ha cercato di “invecchiare” la squadra rispetto alla stagione precedente, pescando anche tra i dilettanti, per portare maggiore cattiveria agonistica e per ottenere una salvezza senza troppi patemi.

Compagine non facile da affrontare, che gioca in ampiezza. I maggiori pericoli in chiave offensiva sono creati sugli esterni, dove anche i terzini danno un buon contributo in fase di spinta, e dalle giocate di Scaccabarozzi, il più talentuoso della rosa di Foschi. È squadra che lontano dalle mura casalinghe del Città di Meda ha incontrato qualche problema. Fuori casa ha totalizzato solo 4 punti sui 17 totali, frutto di una vittoria (Racing Roma), un pareggio (Carrara, nell’ultima trasferta) e 3 sconfitte (Cremonese, Viterbese e Livorno), per uno score che vede 5 reti realizzate (3 però rifilate al Racing Roma) e ben 9 subite, risultando una delle difese più battute in trasferta dell’intero girone.

La terza linea dei nerazzurri, forte nel gioco aereo, soffre le incursioni in velocità ed il fraseggio palla a terra degli attaccanti avversari. Mentre la linea mediana, discreta tecnicamente, stranamente fuori casa spesso ha palesato problemi in fase di costruzione ed è reparto che, per caratteristiche, soffre centrocampisti abili nel palleggio e nella circolazione palla.

 

Ultimo precedente. L'unico confronto diretto risale a due stagioni fa, 1 febbraio 2015, quando gli amaranto di Capuano si imposero in rimonta per 3-2 grazie alle reti di Cucciniello, Franchino (Cincilla, anche allora portiere dei lombardi, fu autore di una “topica” colossale sulla punizione calciata dall’esterno) e Bonvissuto. Per gli ospiti, allora guidati da Boldini, vantaggio iniziale con Cocuzza e rete nel finale di gara con Jacopo Mantovani.

 

scritto da: Mauro Guerri, 28/10/2016





Cremonese-Renate 3-2, le immagini della partita

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