Allenamenti vietati da San Silvestro all'8 gennaio. Lega Pro, il calendario dell'incertezza

L'Associazione Calciatori ha ottenuto lo stop di tutte le attività ufficiali e non ufficiali per nove giorni consecutivi a cavallo di Capodanno. In terza serie quest'anno il programma delle partite ha fatto storcere il naso a tutti, anche per il continuo cambiamento degli orari

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Anche per quest’anno Associazione Italiana Calciatori e Lega Pro hanno confermato l’istituzione della sosta invernale pari a 9 giorni consecutivi, durante la quale sarà vietata ogni attività agonistica ufficiale o non ufficiale, nonché di allenamento.

Pertanto, dopo le partite di venerdì 30 dicembre (seconda giornata di ritorno), nel periodo che va da San Silvestro a domenica 8 gennaio 2017, sarà vietata ogni attività agonistica ufficiale o non ufficiale e quindi gli allenamenti riprenderanno soltanto lunedì 9 gennaio.

 

Il calendario di Lega Pro in questa stagione ha subìto variazioni profonde rispetto al passato. Le gare della ventesima giornata (prima di ritorno) erano state inizialmente fissate per il giorno di Santo Stefano. Poi la protesta delle società ha spinto la Lega ad anticipare il turno di campionato a venerdì 23 dicembre (in quella data c'è Como-Arezzo alle 14.30). Si giocherà anche il 30, vigilia di Capodanno (Arezzo-Carrarese alle 20.30), quindi tutti in pausa fino a domenica 22 gennaio (Siena-Arezzo alle ore 16.30).

Tre settimane di break che hanno fatto storcere il naso a molti, compresi addetti ai lavori e tifosi. I nove giorni di stop imposti dall'Aic verranno gestiti tramite tabelle personalizzate di lavoro, che i giocatori dovranno seguire a casa.

 

Molte polemiche ha suscitato anche la decisione della Lega Pro di dividere in trimestri, a rotazione, il campionato dei tre gironi. Nei primi tre mesi il girone A ha giocato sempre di domenica nelle fasce orarie delle 14.30 e 18.30, adesso fino a febbraio giocherà di domenica ma alle 16.30 o 20.30. Da marzo in poi giocherà di sabato in tutte e quattro le fasce orarie previste.

Questo in teoria, perché tra cause di forza maggiore, concomitanza con altri eventi e richieste più o meno fondate di spostamento da parte dei club, gli orari subiscono cambiamenti continui. E i tifosi si trovano spesso a modificare i programmi per seguire le partite.

 

scritto da: La Redazione, 29/11/2016

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