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SERIE D GIRONE E - 1a giornata

RISULTATI CLASSIFICA PROSSIMO TURNO
Flaminia4 set15Livorno
Gavorrano4 set15Tau Altopascio
Ghiviborgo4 set15Ponsacco
Orvietana4 set15Arezzo
Poggibonsi4 set15Grosseto
Sangiovannese4 set15Ostiamare
Seravezza4 set15Città di Castello
Trestina4 set15Pianese
Terranuova4 set15Montespaccato
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Ultimo, con il peggior attacco e la peggior difesa. Il Prato è in crisi ma Sottili non si fida

Domani sera alle 20.30 gli amaranto giocano al ''Lungobisenzio'' contro il fanalino di coda della classifica: 8 punti conquistati in 17 giornate, una sola vittoria in casa, appena 11 gol all'attivo e ben 34 al passivo. I lanieri sono reduci dalla scoppola di Cremona ma da quando è arrivato Monaco in panchina (terzo allenatore stagionale), la squadra ha ripreso vitalità. Alla guida del club c'è Nicola Radici, marito della showgirl Ainett Stephens e sostenuto da Orgoglio Pratese



la formazione del Prato, battuto dall'Arezzo in Coppa ItaliaUn altro derby nel turno infrasettimanale: domani infatti gli amaranto affronteranno nella trasferta di Prato. I lanieri, 8 punti, occupano in solitaria l’ultimo posto in classifica, a 3 lunghezze di distanza dal Racing Roma.

 

Storia e Società. Ufficialmente dallo scorso 19 luglio la maggioranza della società (51% delle quote), è detenuto da Orgoglio Pratese, rappresentato da Mirko Cecconi, trust costituito dai tifosi tramite l’azionariato popolare. Di fronte al notaio Giuseppe Mattera è stato ratificato definitivamente l'atto che sanciva il passaggio del pacchetto di maggioranza dalla famiglia Toccafondi (che aveva nel frattempo provveduto ad iscrivere la squadra) al consorzio dei tifosi. I Toccafondi, a cui resta il 49% delle quote, con l’ex presidente Paolo rimasto in seno al club come amministratore delegato e responsabile del settore giovanile, hanno abbandonato la guida del Prato dopo ben 37 anni. Alla presidenza è stato eletto Nicola Radici, in passato dirigente di Atalanta, Albinoleffe e dello stesso Prato oltre che ex massimo dirigente della Pro Sesto. Imprenditore tessile, nonché presidente della società di gestione dell’aeroporto di Bergamo, è sposato con la showgirl Ainett Stephens. Quello in corso è l’ultimo anno di contratto dell’accordo triennale di collaborazione siglato con l’Inter che prevede, per i giovani del vivaio nerazzurro, un'esperienza in Lega Pro.

 

Allenatore. Dall’8 novembre in panchina siede Francesco Monaco, terzo allenatore stagionale. Il nuovo mister succede a Leo Acori (arrivato al Lungobisenzio dopo la miracolosa salvezza ottenuta a Rimini) e a Roberto Malotti (che la scorsa stagione aveva portato in salvo i lanieri, tramite i play-out contro la Lupa Roma). Monaco, bresciano classe ’60, in carriera una promozione in B alla guida dell’Ancona, è tornato in una panchina di Lega Pro dopo l’esonero patito a Foligno nel febbraio 2013. Nelle ultime due stagioni ha guidato in serie D il Piacenza, dove è stato esonerato, e la Pro Sesto, dove arrivato in corso d’opera, ha condotto la squadra alla salvezza.

 

la showgirl Ainett Stephens, moglie del presidente Nicola RadiciRosa. Rispetto alla stagione scorsa è stata profondamente rivoluzionata: riconfermati i soli Ghidotti, Benucci, Catacchini, Cavagna, Moncini, Ogunseye e il giovane Malotti. In porta sono arrivati Melgrati (Pro Vercelli), Saloni (Spezia) e Iuliano (tesserato in ottobre, ex Ischia), in difesa Martinelli (aretino ex Rimini), Danese (Nuorese), Tomi (Matera), Sobacchi (Inter), Beduschi (Lecce) e il giovanissimo Marie-Sainte (classe ’98, aggregato alla prima squadra da alcuni mesi). A centrocampo sono stati ingaggiati Checchin (Hellas), De Micheli (Inter), Carcuro (Rimini) e Romano (Santarcangelo, via Napoli), mentre in avanti Sowe (Lecce), Di Molfetta (Rimini) e soprattutto Ciccio Tavano (Avellino). Il grande colpo del mercato estivo pratese, ovvero Luca Antonini, ex Arezzo, Milan e Genoa, ha deciso, nelle scorse settimane, di appendere gli scarpini al chiodo, passando ad un ruolo dirigenziale nel club biancoazzurro.

 

Formazione. Monaco dovrebbe schiarare i suoi con il 4-3-3 (l'alternativa è il 4-4-2) e dovrà fare a meno di Beduschi e Romano, entrambi infortunati.

In porta ci sarà Iuliano, estremo molto reattivo.

In difesa a destra Catacchini (arcigno, buona gamba e ottima esperienza in categoria), a sinistra agirà Tomi, buon piede e pericoloso  in fase offensiva. Centralmente il duo formato da Ghidotti, leader del reparto, bravo nel gioco aereo, e Martinelli, aitante in marcatura.

Da play dovrebbe agire il giovane Checchin (classe ’97, buone trame di gioco), mentre ai suoi fianchi ci saranno Carcuro (pericoloso negli inserimenti e da fuori) e capitan Cavagna (interno di grinta e quantità).

Nel tridente a destra Moncini (buona tecnica di base, discreta protezione palla) e sull’out opposto Di Molfetta (abile nell’ultimo passaggio, giocatore a corrente alternata). Come terminale offensivo agirà Sowe, attaccante strutturato, forte fisicamente, ancora a secco in campionato.

Le alternative sono rappresentate nel reparto arretrato da Danese, Sobacchi e Benucci (di rientro dalla squalifica), in mediana da De Micheli e da Ogunseye, in attacco da Malotti.

 

 

Pregi e Difetti. Probabilmente la delusione più grande dell’intero girone A di Lega Pro. La squadra era partita negli intenti della società e secondo alcuni addetti ai lavori, per disputare un campionato importante. Addirittura in estate veniva indicata come la possibile sorpresa del torneo. Tre allenatori, alcuni innesti in corso (Iuliano, Marie-Sainte, Tomi), vari cambi di modulo, non hanno ancora riportato i lanieri sulla retta via. I giocatori che dovevano fare la differenza per tecnica e carisma come Tavano, Carcuro, Sowe ed Antonini, che addirittura ha deciso di lasciare il calcio, hanno avuto fino ad oggi un rendimento al di sotto della sufficienza. La rosa tutto sommato è di discreta caratura tecnica per la categoria e la classifica non rispecchia i valori che l’organico del Prato, almeno sulla carta, avrebbe. I lanieri sono ultimi con due primati per nulla invidiabili: il peggior attacco (11 le reti segnate) e la peggior difesa (34 gol subiti) del girone. L’ultima uscita casalinga contro l’Alessandria, nonostante la sconfitta, era stata accompagnata una buona prestazione, dando a Monaco qualche indicazione positiva. Il turno scorso a Cremona (pesante sconfitta per 5-1) ha sancito un brutto passo indietro per i biancoazzurri, apparsi sotto tono, abulici e quasi mai capaci di impensierire i grigiorossi. Lo score casalingo al Lungobisenzio, dove il Prato ha raccolto 5 dei suoi 8 punti, è di una vittoria (Pro Piacenza per 1-0), 2 pareggi (Tuttocuoio e Pistoiese, entrambi per 2-2) e ben 5 sconfitte, con 7 reti realizzate e 11 subite.

 

Ultimo precedente. In campionato l'ultimo incrocio risale allo scorso 27 febbraio, anche allora alle 20.30, quando gli amaranto guidati da Capuano, si imposero con un perentorio 2-0 sui padroni di casa allenati da De Petrillo. Le reti furono di Bentancourt su assist di Tremolada e di Madrigali sugli sviluppi di un calcio d’angolo.

 

scritto da: Mauro Guerri, 06/12/2016





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