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SERIE D GIRONE E - 1a giornata

RISULTATI CLASSIFICA PROSSIMO TURNO
Flaminia4 set15Livorno
Gavorrano4 set15Tau Altopascio
Ghiviborgo4 set15Ponsacco
Orvietana4 set15Arezzo
Poggibonsi4 set15Grosseto
Sangiovannese4 set15Ostiamare
Seravezza4 set15Città di Castello
Trestina4 set15Pianese
Terranuova4 set15Montespaccato
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Livia ed Elisa a Londra
NEWS

Moscardelli, due botti di felicità. L'Arezzo brinda al nuovo anno e si tuffa sul mercato

L'ultimo timbro sul 2016 l'ha messo il centravanti. Il primo lo mise Tremolada e il filo conduttore del talento è innegabile. Grazie alla doppietta del numero 9, gli amaranto hanno vinto con merito una partita complicata contro la Carrarese. Il quarto posto è consolidato, il terzo e il secondo sono a tiro: per questo il bilancio generale è positivo. Adesso si apre la campagna trasferimenti: il capitano, Luciani, Corradi, Foglia, Yamga e Polidori hanno estimatori, ma il ds Gemmi ha ribadito l'intenzione di trattenerli. Anche perché con qualche ritocco giusto si può migliorare ancora. E quindi auguri (amaranto) a tutti!



Davide Moscardelli grande protagonista dell'ultima partita dell'annoE' giusto così. L'ultimo timbro sul 2016 l'ha messo Moscardelli, il più forte e il più rappresentativo. Il primo lo mise Tremolada e il filo conduttore del talento, della classe, è sotto gli occhi di tutti. L'Arezzo brinda con soddisfazione per due botti che hanno allietato San Silvestro e risolto una partita complicata, come sempre in Lega Pro.

Non è stato semplice venire a capo di una Carrarese tignosa nel fronteggiare le assenze e falcidiata dagli infortuni sia prima che durante la gara, quando anche Benedini e Bastoni hanno alzato bandiera bianca. Ai gialloblù, battuti tre volte su tre fra campionato e Coppa, era anche girata bene, con il gol di Migliavacca al primo, vero blitz offensivo. Di contro, era girata male all'Arezzo, che nel primo tempo aveva attaccato sì, ma senza la necessaria incisività. Il costante predominio territoriale e il possesso palla nettamente maggioritario, avevano prodotto lampi e fiammate, potenzialmente pericolosi ma sporadici. E comunque lo 0-1 non era realistico.

 

La partita l'ha cambiata il vantaggio gialloblù e l'hanno cambiata gli ingressi di Yamga e Moscardelli. Sull'impronta che hanno lasciato i due subentrati non vi è molto da spiegare. Sulla scossa che ha inferto all'Arezzo il tapin di Migliavacca invece sì: altre volte la squadra aveva subìto il contraccolpo dell'episodio sfavorevole, piegandosi su se stessa senza reagire. Stavolta lo schiaffo ha prodotti effetti benefici: il forcing è salito d'intensità, le occasioni da gol sono lievitate e l'area avversaria è stata assaltata con foga e anche con lucidità.

Questo aspetto non è meno importante di quello tecnico e tattico. Anche perché il dibattito sul modulo ormai va avanti da mesi e la certezza è una sola: l'Arezzo ha giocato bene e male, benino e maluccio, benissimo e malissimo con una punta e con due punte. Probabilmente ha ragione Sottili: non dipende dalla disposizione sul terreno ma dalla testa. Nel dna della squadra c'è umoralità e questo è un difetto da limare.

 

 

La vittoria di ieri sera, comunque, è strameritata. Danesi, e c'è anche da capirlo, ha analizzato i novanta minuti in modo diametralmente opposto. Ma è il gioco delle parti. La verità è che l'Arezzo ha fatto pesare la tecnica, la miglior condizione generale e, adesso che recuperato qualche pezzo grosso, anche la qualità della panchina.

Questo ci porta dritti all'analisi generale delle prime ventuno giornate di campionato, caratterizzate da alti e bassi ma anche da una posizione di classifica stabilmente dentro i play-off, con il secondo e il terzo posto ancora a tiro. I programmi d'inizio stagione, scremati dell'entusiasmo anche eccessivo per la campagna acquisti, sono pienamente rispettati ed è il parametro che conta di più.

 

Ora comincia un periodo particolare, perché si apre il mercato e per tutto il mese di gennaio umori e stati d'animo saranno condizionati dalle trattative in corso d'opera. Il ds Gemmi ieri ha detto: ''abbiamo offerte per sei giocatori della rosa, ma il nostro obiettivo è trattenere tutti per consolidare il processo di crescita e miglioramento''

E' chiaro che il margine d'incertezza esiste. Dipenderà dai conguagli economici sul piatto e anche dalle strategie amaranto per i movimenti in entrata. Moscardelli, Corradi, Polidori, Yamga, Luciani, Foglia sono calciatori apprezzati trasversalmente, è fisiologico che abbiano estimatori e richieste. Ma tutti sanno che il campionato è solo a metà e che l'Arezzo può coltivare ambizioni. La campagna trasferimenti quindi andrà interpretata un giorno alla volta, come per ogni club dalla A alla Lega Pro. Una base d'ottimismo comunque c'è e l'interessamento per Cenetti ne è la conferma. Il brindisi, alla luce di ciò e dopo i botti di ieri, non ce lo rovina nessuno.

 

Ps - Auguri di buon anno a tutti. Ci ritroveremo su questo sito dalla prossima settimana, dopo qualche giorno di break! 

 

scritto da: Andrea Avato, 31/12/2016





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