Atlantide ADV
AMARANTO TV

SERIE D GIRONE E - 1a giornata

RISULTATI CLASSIFICA PROSSIMO TURNO
Flaminia4 set15Livorno
Gavorrano4 set15Tau Altopascio
Ghiviborgo4 set15Ponsacco
Orvietana4 set15Arezzo
Poggibonsi4 set15Grosseto
Sangiovannese4 set15Ostiamare
Seravezza4 set15Città di Castello
Trestina4 set15Pianese
Terranuova4 set15Montespaccato
MONDO AMARANTO
la 4B di Ragioneria di Sansepolcro a Newcastle
NEWS

Il terzo posto, i rimpianti, i sorrisi, le big in difficoltà. L'Arezzo ai play-off può giocarsela

Sul cammino della squadra di Sottili ci sono giudizi divergenti: gli addetti ai lavori, compreso il ds Gemmi, sono convinti che il campionato è stato positivo. E Abbruscato ha messo in luce le difficoltà logistiche legate ai campi d'allenamento, che qualche punto in classifica lo hanno tolto. Per una parte di pubblico, invece, Moscardelli e compagni avrebbero potuto fare di più, dentro un girone comunque enigmatico per tutti. Adesso gli spareggi sono dietro l'angolo e considerando la situazione di Cremonese, Alessandria, Parma e Lecce, gli amaranto hanno qualche carta buona da mettere in tavola



gli amaranto devono difendere il terzo posto in classificaIl terzo posto dei rimpianti o il terzo posto dei sorrisi? Ad Arezzo la realtà ha due letture diametralmente opposte, che nascono da risultati altalenanti e da una continuità di prestazioni che, specialmente negli ultimi due mesi, è venuta meno. Anche se va detto che l'Arezzo ha un punto meno rispetto al girone di andata (quindi un minimo di costanza c'è stata) e nel ritorno ha messo insieme 31 punti. Solo Cremonese (36) e Giana Erminio (33) hanno fatto meglio.

Gli addetti ai lavori propendono in maggioranza per la seconda tesi, quella dei sorrisi. Il ds Gemmi, colui che la squadra l'ha costruita a luglio e aggiustata a gennaio, è convinto che più di così non si poteva fare. Abbruscato l'ha ribadito l'altra sera e si è schierato sulla stessa linea. A sostegno della teoria esistono dati oggettivi: il gruppo è nuovo di pacca, di leader carismatici ce n'è probabilmente solo uno e il cv cumulativo dei calciatori in rosa non è paragonabile a quello di Cremonese, Alessandria e Livorno. Secondo Elvis, e secondo Battistini prima di lui, la logistica precaria di quest'anno ha portato via qualche altro punto. Sottili è ovviamente d'accordo e Capuano, la stagione scorsa, sosteneva gli stessi concetti. Probabilmente quindi è davvero così: non avere una sede stabile dove allenarsi, alla lunga incide

 

Per una larga fetta di pubblico, invece, l'Arezzo deve mangiarsi le mani. Con qualche risultato giusto al momento giusto, a quest'ora poteva essere in corsa per il salto di categoria. Le tante rimonte subìte, comprese quelle contro Pontedera, Giana Erminio e Prato nelle ultime tre gare interne, non possono non alimentare malumore: un po' d'accortezza in più e la classifica sarebbe stata diversa. 

La verità probabilmente sta nel mezzo. Di sicuro i rimpianti ce l'hanno tutte quelle al vertice, perché l'Alessandria ha buttato via un campionato e la Cremonese, se non vince sabato, l'avrà buttato via a sua volta. E' un girone enigmatico questo, dove ogni settimana si lasciano punti per strada che appesantiscono rendimento e giudizi. Il Livorno è sulla stessa barca, un po' per gli infortuni che hanno falcidiato l'organico e un po' per gli identici motivi che fanno mugugnare l'Arezzo e le altre.

 

 

Di certo, se è vero che per vincere serve programmazione, l'Arezzo è un biennio indietro rispetto alla concorrenza, che ha cominciato a lavorare in tal senso tramite investimenti, campagne acquisti e strutture già da tempo. Tutta questa dialettica non deve far perdere di vista l'obiettivo primario dei play-off, che cominciano tra pochissimo. Sarà un mini campionato in cui non è detto che vincerà la più forte, nonostante le più forti partiranno avvantaggiate.

Però, dando uno sguardo generale, scopriamo che la seconda del girone B, cioè il Parma, è in crisi nera e agli spareggi ci arriva tutt'altro che in forma. La seconda del girone C, cioè il Lecce, ha appena cambiato allenatore (da Padalino a Rizzo) e deve convivere con un ambiente molto pessimista. E la seconda del girone nostro, chiunque sarà, ai play-off ci giungerà con l'amaro in bocca per aver dilapidato l'opportunità di salire in B direttamente.

 

Pordenone, Padova e Reggiana, Juve Stabia, Siracusa e Cosenza sono avversari sullo stesso livello dell'Arezzo, così come Matera, Livorno e Giana Erminio. Lo dicono i numeri, lo dicono questi mesi di campionato: qualche squadra ha più qualità davanti, qualcun'altra è più solida dietro o in mezzo al campo, ma insomma siamo lì. Molto dipenderà dalle gambe e moltissimo dalla testa, che è decisiva quando vai a giocare partite da dentro o fuori.

I play-off sono un terno al lotto, non sono meritocratici, sono inutilmente lunghi e con una formula cervellotica. Alla fine però una squadra in B ci andrà veramente. E l'Arezzo, visto quel che sta succedendo altrove, ci arriva con carte importanti in mano. Chiudere bene il campionato sarebbe il modo migliore per aprire il tavolo degli spareggi. 

 

scritto da: Andrea Avato, 26/04/2017





comments powered by Disqus