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SERIE D GIRONE E - 1a giornata

RISULTATI CLASSIFICA PROSSIMO TURNO
Flaminia4 set15Livorno
Gavorrano4 set15Tau Altopascio
Ghiviborgo4 set15Ponsacco
Orvietana4 set15Arezzo
Poggibonsi4 set15Grosseto
Sangiovannese4 set15Ostiamare
Seravezza4 set15Città di Castello
Trestina4 set15Pianese
Terranuova4 set15Montespaccato
MONDO AMARANTO
Stefano al Camp Nou di Barcellona
NEWS

Metterci il piede, mirare ai tre punti, tifare più forte. Istruzioni per l'anteprima dei play-off

La tensione sale. Manca soltanto una settimana al debutto nella lotteria degli spareggi: e l'Arezzo, nonostante una formula complicatissima, andrà a giocarsi la serie B. Quella di oggi contro l'Olbia è una partita-prologo perfetta: gli avversari devono vincere per forza, esattamente come succederà nel primo turno a eliminazione diretta. E allora servirà una squadra battagliera, determinata a fare risultato con l'aiuto del pubblico. A livello di testa, meglio una corsa in più che una botta in meno



La sentite anche voi questa tensione che pian piano aumenta, si fa più corposa, al punto che sembra quasi di poterla toccare? I playoff stanno arrivando e non c'è niente da fare, portano un'attesa del tutto diversa, avvertita magari solo in vicinanza dei derby più sentiti o degli scontri vertiginosi come quello contro l'Alessandria ai tempi dell'entusiasmo alle stelle e della curva di nuovo piena dopo il sacco di Siena, nel bel mezzo delle cinque vittorie consecutive che ci fecero sobbalzare dal divano, anzi dai gradoni. A testare e tastare l'ambiente ora, sembra passato un secolo da quel 29 gennaio e questo non è un bel segnale: forse è giunto davvero il momento di metterci in testa che, al netto delle difficoltà che tutti conosciamo dovute alla incredibile lotteria rappresentata da questi nuovi playoff, tra poco più di una settimana ci giocheremo dopo tempo immemore l'accesso alla serie B. È tempo quindi di creare un tutt'uno unito, compatto e soprattutto fiducioso.

 

Sì, ma ci sono ventotto squadre, vuoi che tocchi proprio a noi? Questo diranno i più scettici, i pessimisti, i fatalisti e i denigratori di Sottili, ma l'unico dato concreto e incontestabile è che questi playoff ce li giocheremo. Come e fino a che punto non è dato saperlo, ma questo non significa che non ce la possiamo fare. Anche perché un altro dato inoppugnabile è che una, alla fine, di sopra ci andrà sul serio. Certo, per avere qualche chance in più di farcela è cosa buona e giusta vincere oggi, questo sì. Con tre punti in più tieni viva la piccola fiammella di speranza di arrivare al terzo posto che garantirebbe i vantaggi di cui abbiamo ampiamente parlato, anche se non dipende più da noi. Ma se anche non fosse terzo posto, un successo oggi ci permetterebbe di arrivare senz'altro davanti alla quarta del girone B, mantenendo il vantaggio del ritorno in casa al secondo turno in caso di qualificazione la gara inaugurale.

 

Ed è nel contesto del primo insidioso turno che arriva il terzo fattore che rende rilevante una vittoria oggi: l'Olbia verrà al Città di Arezzo con la necessità di giocarsi la partita a viso aperto, provando a vincere per tentare la via della salvezza diretta. Stessa cosa che dovrà fare la squadra che verrà qua fra otto giorni, dato che col pareggio passeremmo comunque noi. Simulazione migliore, lo ha detto anche Sottili, non ci poteva essere e allora vinciamo e facciamo capire al mondo che il nostro stadio da fortino inespugnabile non si è trasformato d'un tratto in terra di conquista. No, spiacenti, non ci stiamo. Inoltre, urge ritrovare la vivacità nella manovra, la pericolosità davanti, la tenuta a centrocampo... In generale, c'è da ritrovare il gioco frizzante e pungente che ci aveva contraddistinto specialmente a inizio stagione. Una squadra di calcio non è un computer che lo metti in standby e lo fai ripartire come niente fosse quando più ti serve. Se per un po' assumi un certo ritmo, il rischio è di adeguarsi e accelerare di colpo diventa impresa titanica. E allora forza, alziamo lo standard oggi per tenerlo alto anche domenica 14 maggio (l'avete cerchiata in rosso sul calendario, vero?).

 

Chiaro, in tutto ciò ci sarebbe anche da evitare infortuni o squalifiche e allora ecco ripresentarsi quel freno a mano più psicologico che fisico palesatosi nelle ultime gare, anche se fare uno sforzo in meno oggi non significa necessariamente avere più energie da usare domani. A volte, anzi spesso, il motore più efficace è l'entusiasmo, la sensazione di essere in palla e di poter vincere con chiunque prima ancora di un po' di riposo in più o di qualche botta in meno. Riprendiamo anche l'abitudine a contrastare duro e a metterci il piede: oggi serve anche questo perché fra sette giorni servirà anche questo. E la stessa cosa dobbiamo farla noi. Alziamo anche noi il livello di tifo, i decibel dei cori, l'intensità del battimani... Anche noi ci dobbiamo abituare a regalare un tifo ancora più coinvolto e più euforico. Insomma, è una simulazione niente male anche per noi, per cui forza ragazzi, in campo e sugli spalti!

 

scritto da: Luca Amorosi, 06/05/2017





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