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SERIE D GIRONE E - 1a giornata

RISULTATI CLASSIFICA PROSSIMO TURNO
Flaminia4 set15Livorno
Gavorrano4 set15Tau Altopascio
Ghiviborgo4 set15Ponsacco
Orvietana4 set15Arezzo
Poggibonsi4 set15Grosseto
Sangiovannese4 set15Ostiamare
Seravezza4 set15Città di Castello
Trestina4 set15Pianese
Terranuova4 set15Montespaccato
MONDO AMARANTO
aretini in trasferta a Pasquetta
NEWS

Il dado è tratto. Adesso avanti tutta con il mercato. Obiettivo: arrivare fra le prime tre!

La scelta di Giuseppe Magi per la panchina ha dissipato i dubbi che cominciavano a circolare sull'effettiva ambizione dei programmi. Il nuovo allenatore dovrà dare un'impronta alla squadra e puntare a qualcosa di più di una cocente eliminazione al primo turno dei play-off. Ma molto dipenderà dalla campagna acquisti: servono una decina di innesti, comprese due punte di valore da affiancare a Moscardelli. Toccherà a Gemmi costruire un Arezzo in grado di assecondare le speranze dei tifosi



il consiglio dei tifosi per la prossima stagioneHabemus Papam! La fumata bianca c’è stata e anche se ancora manca il nuntio vobis ufficiale pare certo che, a meno di clamorose sorprese dell’ultimissimo minuto, l’allenatore dell’Arezzo 2017-2018 sarà Giuseppe Magi, da Pesaro. Per il guadium magnum però aspettiamo. E’ indubbiamente positivo che si sia arrivati ad una decisione perché questo trascinarsi delle trattative cominciava ad essere fastidioso e ad insinuare dubbi sui reali motivi delle mancate definizioni. Progetto meno attraente di quanto dichiarato? Incertezza sugli investimenti effettivi destinati all’annata che deve migliorare (ricordiamolo, perché è stato definito come obiettivo ufficiale) il quarto posto? Insomma, gira e rigira la paura di restare col cerino in mano appariva e scompariva tra le pieghe delle rassicurazioni e delle smentite.

Ora finalmente il dado è tratto. Il nuovo tecnico si presenta con la fama di offensivista, affezionato ad un modulo di gioco aggressivo con attenzione relativa alla fase di copertura. Premesso che quando gioca l’Arezzo mi diverto solo se si vince (anche 1-0), sono certo che Magi sia consapevole del fatto che questa panchina può rappresentare per lui l’occasione per fare il salto di qualità e quindi sia altrettanto attento a predisporre una squadra che sappia fare dell’equilibrio tra i reparti la propria forza.

 

Quest’anno arrivare ai playoff per uscire indegnamente al primo turno non lo potremmo accettare. Quest’anno si gioca per vincere e per vincere gli assalti all’arma bianca servono il giusto. Per capirsi: se perdi 6-0 a Gubbio, alla guida di una neopromossa, nell’ambito di una stagione complessivamente sopra le attese, nessuno ti può dire niente; se capitasse da queste parti diventerebbe un’onta che si digerisce malissimo. Ma il tecnico marchigiano è una persona intelligente cui non mancano ambizione e voglia. Dovrà darci una squadra che gioca e che lotta, una squadra che ha coscienza di sé, una squadra con gli attributi come quest’anno non abbiamo visto quasi mai.

Poi è evidente che parecchio dipenderà dai giocatori che gli metterà a disposizione la società. Ora che la scelta del “manico” è fatta occorre muoversi sul mercato. C’è già chi si è avviato per rinforzare le rose, pur nelle incertezze provocate dall’irrispettosa dilazione delle decisioni da parte dei vertici federali su come si dovranno comporre le squadre. Gemmi è uomo d’onore, ha voglia di crescere, di migliorare. Lo ha promesso e vogliamo credere che manterrà la parola data.

 

Roberto Gemmi, direttore sportivo dell'ArezzoTocca quindi a lui ed al suo staff mettere nelle mani del nuovo allenatore un gruppo convinto e convincente. Tocca a lui tradurre le parole in fatti come spesso ha fatto da quando è arrivato; come sempre dai fatti giudicheremo. Questa volta non si peccherà di indulgenza eccessiva come in un recente passato, ma non è nemmeno il caso di stracciarsi le vesti prima del tempo. Lasciamo che lavorino; c’è un giudice che non sta a Berlino ma sui prati dove tra un mesetto tornerà a correre la palla e che ha l’abitudine di essere brutalmente oggettivo. Da quel che vedremo giudicheremo e parleremo.

Quel che è certo è che la squadra va rinforzata e puntellata, ci sono giocatori che rientreranno alla base per fine prestito ed altri perché non giudicati idonei al progetto. Serviranno una decina di acquisti che puntino ad assicurare qualità e soluzioni alternative. Poi dovrà essere bravo Magi ad assemblare senza cristallizzarsi su schemi predefiniti cercando di trovare la quadratura migliore, quella che esalta al meglio le doti dei singoli.

 

Personalmente diffido dai fondamentalisti dello schema; il calcio è spesso un gioco di specchi nei quali devi trovare il riflesso vincente e cogliere l’occasione propizia quando capita nel corso dei novanta minuti, offrendo il meno possibile il fianco all’avversario. Si vince e si gioca più con la voglia, la grinta, la testa e il cuore che con le formule e le teorie. Valutare le risorse a disposizione per impiegarle in modo ottimale è la qualità che fa la differenza tra un allenatore normale ed un buon allenatore. Luglio ed agosto serviranno per valutare, provare e riprovare (anche con un numero adeguato di amichevoli), capire e capirsi, mettere a punto il modo migliore per sfruttare le palle inattive spesso determinanti per sbloccare una gara.

Serviranno difensori determinati e cattivi (troppo spesso dolci dietro in quest’annata), centrocampisti di gamba e di cervello che sappiano assicurare filtro e rovesciamento del gioco e due punte (di cui una da doppia cifra nel curriculum) da affiancare al nostro capitano. Servono idee chiare, soldi in tasca e ambizioni reali. Tanto lavoro per il nostro direttore, ma la gloria del campo si conquista anche partendo da una oculata gestione da scrivania. Le nostre sciarpe sventolano idealmente intorno a lui, Ferretti e Riccioli. Regalateci l’Arezzo che stiamo sognando

 

scritto da: Paolo Galletti, 08/06/2017





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