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Il ritorno di Cutolo: "Qua per riscattarmi. Non vedo l'ora di giocare con Moscardelli"

Dopo 12 anni Aniello Cutolo torna a vestire la maglia amaranto convinto dal progetto e soprattutto con tanta voglia di riscattarsi. "Non vedo l'ora di giocare con Moscardelli".



Il primo impatto con è stato un tuffo nel passato. "Sono andato subito in magazzino a salutare il Nanni, poi in campo c'era Elvis con cui ho giocato in quesi sei mesi nella stagione 2005-2006 - spiega Aniello Cutolo - era davvero una bella squadra. C'era pure Floro Flores con cui ho giocato nelle giovanili del Napoli". Cutolo racconta così il suo ritorno in amaranto partendo dai ricordi e dalle immagini di quella prima parentesi all'ombra di San Cornelio.

 

"All'Arezzo sono sempre rimasto molto legato - confessa Cutolo - è stata la società che mi ha permesso di compiere il salto in Serie B. Sono rimasto solo pochi mesi ma qui ho bellissimi ricordi anche extracalcistici".

 

Di lì in avanti ecco le esperienze sempre tra i cadetti a Verona, quelle in terza serie con Taranto e Perugia prima del ritorno in B. Crotone, Padova, Pescara, Livorno, Virtus Entella e poi di nuovo in Lega Pro con la maglia della Juve Stabia.
"Se devo essere onesto non solo negli ultimi cinque mesi ma nell'ultima stagione non sono riuscito a incidere e ad esprimermi come avrei voluto. Voglio riscattarmi ed è anche per questo motivo che ho risposto subito si alla chiamata del direttore sportivo Gemmi".

 

Una trattativa nata oltre un mese fa con Cutolo che aveva in testa solo l'Arezzo.
"Credo nel progetto che mi è stato illustrato altrimenti non avrei firmato un biennale. Il mio ruolo? Mi trovo molto bene nell'agire alle spalle di una punta centrale".
Nella mente dei tifosi la coppia d'attacco dell'Arezzo è già pronta con Aniello in tandem con Moscardelli.
"Davide è sicuramente uno degli attaccanti più importanti in circolazione per la categoria. Non vedo l'ora di giocare insieme a lui, è il giocatore simbolo di questa squadra".

 

Per Aniello Cutolo oltre all'impegno sul rettangolo verde c'è quello all'interno di uno spogliatoio particolarmente giovane. "Poter essere un punto di riferimento mi entusiasma e forse proprio questo mi ha spinto ad accettare l'offerta dell'Arezzo - aggiunge Cutolo - gli ultimi cinque mesi mi hanno permesso di capire le difficoltà e molti aspetti di questa Lega Pro. Sicuramente sono tra i veterani della squadra, l'età d'altronde parla chiaro. Insieme a tutti gli altri giocatori 'più grandi' dovremo fare quadrato per spingere anche i giovani a dare il massimo".

 

Vietato parlare di obiettivi. "Il direttore ha detto che dobbiamo stupire - prosegue Cutolo - non parliamo di obiettivi, dobbiamo ricordarci sempre che siamo ultimi in classifica. Partiamo da meno uno e ciò significa che dovremo crescere e metterci tutti in discussione per costruire qualcosa di importante".

 

 

scritto da: La Redazione, 15/07/2017





Il ritorno in amaranto di Aniello Cutolo

La presentazione di Aniello Cutolo
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