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SERIE D GIRONE E - 1a giornata

RISULTATI CLASSIFICA PROSSIMO TURNO
Flaminia4 set15Livorno
Gavorrano4 set15Tau Altopascio
Ghiviborgo4 set15Ponsacco
Orvietana4 set15Arezzo
Poggibonsi4 set15Grosseto
Sangiovannese4 set15Ostiamare
Seravezza4 set15Città di Castello
Trestina4 set15Pianese
Terranuova4 set15Montespaccato
MONDO AMARANTO
Roberto sulle scogliere di Donegal - Irlanda
NEWS

Alessandro e i giovani del futuro: "A fine mese maxi raduno per 80 ragazzi"

Il coordinatore del settore giovanile ha fatto il punto della situazione sul lavoro della società: "Quest'anno ci sono molte note liete e ne siamo felici. I nostri under sono sulla bocca di tutti, segno che le scelte si stanno rivelando azzeccate. Ma bisogna lavorare in prospettiva: il 26 marzo visioneremo decine di calciatori del '95 e del '96. L'obiettivo è allargare il vivaio e renderlo sempre più aretino"



Angelo Alessandro è il coordinatore del settore giovanileLe dieci domande di questa settimana sono rivolte ad Angelo Alessandro, coordinatore del settore giovanile amaranto. E’ a lui che sono state delegate le attività di supervisione della Juniores e di programmazione del lavoro della prossime stagioni.

 

1. Allora, fino a questo punto possiamo dire che le note più liete per gli amaranto vengono dal settore giovanile...
Per quanto abbiamo visto fin adesso, possiamo dire che sono note molto liete. Ma comunque, come in tutti i campionati, i conti si fanno alla fine. Non vogliamo fermarci alla vittoria del girone, noi vorremmo regalare a noi stessi e alla città lo scudetto della Juniores dilettanti. Sarebbe un bellissimo premio per quanto fatto finora, e un grande regalo per le città.
2. A proposito, oggi c'è lo scontro diretto contro la Flaminia.
Ci teniamo in modo particolare a fare bene in questa partita, e non solo perché è la sfida tra la prima e la seconda del girone. Nella gara di andata, nonostante una buona prestazione da parte nostra, la partita si concluse in parità, anche perché – e lo dico col massimo del rispetto dell'avversario – la Flaminia si era disposta con un “catenaccio” vecchio stile che ci aveva impedito di fare la nostra partita. Noi siamo una squadra che cerca sempre di giocare bene, quindi vogliamo ribadirlo anche in questa gara.
3. Dopo le convocazioni dei giovani amaranto per il torneo di Viareggio, continuano i riconoscimenti per i nostri ragazzi: Crescenzo disputerà il torneo Roma Caput Mundi con la Nazionale Under 18, Morello e Parigi sono stati convocati con la Rappresentativa Regionale Allievi...
Il settore giovanile è stato da subito centrale nel progetto della società. Tra i nostri ragazzi ci sono individualità molto importanti, e questo è testimoniato anche dal fatto che 7-8 di loro facciano la spola tra la prima squadra e gli Juniores, e che molto spesso l'Arezzo scenda in campo anche con cinque o sei under. Segno che finora si è lavorato bene.
4. E non è un caso, infatti, che secondo molti addetti ai lavori l'Arezzo abbia i migliori sottoquota del girone, secondo alcuni dell'intera serie D.
Sono sincero, questa cosa mi emoziona e mi riempie d'orgoglio. Sono costantemente in giro a visionare dei giovani, ma non mi capita di vedere in giro dei ragazzi di livello come ne abbiamo qua all'Arezzo. I nostri under sono sulla bocca di tutti, e quello che potranno diventare in futuro dipende anche da loro. Forse qualcuno potrebbe arrivare in serie A, qualcun altro in serie B o in Lega Pro, ma comunque oggi come oggi sono giocatori che in molti ci invidiano.
5. E per il prossimo anno? Che programmi ci sono?
Ovviamente l'idea è quella di proseguire per la strada intrapresa quest'anno, con la speranza di ripetersi e, perché no, di fare ancora meglio. Ci stiamo già muovendo da adesso, comunque. Il 26 marzo è in programma ad Arezzo uno stage con oltre 80 ragazzi del '95 e del '96, che saranno visionati e valutati da me e dai tecnici amaranto. Per poter diventare ancora di più un punto di riferimento per i giovani, non c'è da nasconderlo, sarebbe di fondamentale importanza che la prima squadra riuscisse a vincere il campionato e a ritornare nei professionisti...
Giacomo Parigi, classe '96, da dicembre alla Juniores6. A proposito: questo campionato chi lo vince?
Dico la verità: io non voglio nemmeno pensare che l'Arezzo possa non farcela. Poi si sa, ogni estate nel calcio italiano fa storia a sé, da diversi anni a questa parte, quindi ci potrebbe stare di tutto anche in caso di vittoria del Pontedera. E comunque, non me ne vogliano i nostri avversari, a questo punto la fortuna potrebbe anche un pochino voltar loro le spalle, visto che finora gli sono andate tutte per il verso giusto...
7. Per quanto riguarda le società della provincia di Arezzo, alcune delle quali hanno anche un'ottima tradizione a livello di settore giovanile, sono allo studio delle collaborazioni?
Qualche tempo fa avevamo promosso una riunione con le società della provincia, anche se a dire il vero ci furono numerose assenze. Cerchiamo di tenere sempre un rapporto coi dirigenti e i ragazzi, come ad esempio con gli inviti che mandiamo alle scuole calcio per le partite in casa della prima squadra. La nostra idea è quella di avere un settore giovanile composto per la grande maggioranza da aretini. Poi, se capita l'occasione di poter prendere un campioncino da Pordenone, da Trapani o dall'estero, perché lasciarsela sfuggire?
8. Nello sviluppo del settore giovanile, quanta importanza ha una buona rete di osservatori? L'Arezzo in passato ha avuto delle buone scoperte (un nome su tutti: Andrea Ranocchia) e purtroppo anche qualche svista (come è successo con Emanuele Giaccherini)...
Senza voler dare nessun tipo di giudizio su chi ha lavorato ad Arezzo prima di me, voglio dire una cosa: a volte, nel calcio, un bravo giocatore non è quello appariscente ma quello che sbaglia di meno. Quando si visionano dei giovani, poi, bisogna tenere conto che non tutti maturano con gli stessi tempi e allo stesso modo. Tanto per fare un esempio, Morello e Parigi sono due giovani che sono stati visionati e, di comune accordo con la società, presi. Nella rappresentativa regionale, sono gli unici due '96 in una squadra composta da '95. Ragazzi come loro, e come quelli che fanno la spola tra juniores e prima squadra, sono la più grande soddisfazione per chi, come me, si occupa di settore giovanile.
9. Ma quali sono le difficoltà che si incontrano nel tirare su e gestire un settore giovanile?
Questo è sempre stato un lavoro difficile, ma si può riuscire a farlo bene anche senza investimenti sfarzosi. Le grandi squadre spesso puntano troppo sugli stranieri, perché così si ritrovano in rosa dei giocatori già formati, magari pagandoli con ingaggi più bassi. Però non si può fare a meno del proprio vivaio, soprattutto nelle serie minori: ci vuole tanto impegno, tanta passione, serietà e buoni istruttori. Poi i risultati arrivano.
10. Questa risposta anticipa un po' il tema della nostra ultima domanda: il futuro delle serie “minori” sarà sempre più legato ai settori giovanili che le squadre saranno in grado di allestire?
In futuro nessuno potrà fare a meno dei ragazzi provenienti dalle proprie giovanili. Anche l'imposizione delle quote per gli under, che prima non esistevano in serie D e in Eccellenza, va in questa direzione: è un modo per dire che questa è la direzione verso la quale bisogna muoversi. Il lavoro di tecnici e osservatori servirà sempre di più in prospettiva futura, per fare in modo che ogni anno dal vivaio si possano tirare su un paio di elementi per la prima squadra. Ad Arezzo stiamo già cercando di farlo oggi.

 

scritto da: Roberto Gennari, 10/03/2012





COMMENTI degli utenti

Commento 1 - Inviato da: Moderato, il 10/03/2012 alle 12:25

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Bene sempre meglio. Il direttore alessandro e l'ideale per la rifondazione del settore giovanile speriamo solo che ci siano i presupposti in modo che possa proseguire il suo lavoro.

Commento 2 - Inviato da: el lagarto, il 10/03/2012 alle 13:28

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C'E' QUALCUNO CHE MI PUO' DIRE SE LA PARTITA DELLA JUNIORES SARA TRASMESSA ALLA RADIO? 

Commento 3 - Inviato da: Andrea Avato, il 10/03/2012 alle 13:39

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No, oggi niente radio.

Commento 4 - Inviato da: il ferro, il 10/03/2012 alle 15:20

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ieeee fino a ieri manco la prima squadra aveva la radiocronaca!!!!

 

comunque io so sincero....dire che oggi abbiamo un settore giovanile mi pare leggermente esagerato. ottima la juniores. bravissimi. ma un settore giovanile prende tutti i ragazzi dai 6 ai 18 anni,con diversi preparatori e diverse squadre su diversi campionati. Non si può pensare di investire a lungo termine senza un settore giovanile "vero" e completo. certo,è sempre più raro vedere un cittino che a 6 anni va a giocare nell'arezzo e a 18 debutta in prima squadra....però valorizzare i giovani della provincia con il settore giovanile amaranto è OBBLIGATORIO. sempre che la provincia in questione non sia quella di roma....Laughing

Commento 5 - Inviato da: ale 65, il 10/03/2012 alle 16:43

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ferro al 4 :

Non si può pensare di investire a lungo termine senza un settore giovanile "vero" e completo. certo,è sempre più raro vedere un cittino che a 6 anni va a giocare nell'arezzo e a 18 debutta in prima squadra....però valorizzare i giovani della provincia con il settore giovanile amaranto è OBBLIGATORIO. 

si ma ricordiamoci che la società è arrivata a campionato in corso  (2010/2011 ) doveva preparare il campionato che stiamo giocando adesso , poi costruire un vivaio da cui attingere per la prima squadra, tutto questo necessità di un pò di tempo , non è che poi creare un vivaio quando ancora non hai le strutture adeguate, ricordati che fino a poco fà anche la prima squadra vagava per Arezzo alla ricerca di un campo .

Poi sinceramente anche io mi auguro di avere in un futuro un vivaio da cui attingere e magari vedere giocare bambini di Arezzo nella "scuola calcio Arezzo " ma un pò di tempo diamolo alla società .

Commento 6 - Inviato da: ale 65, il 10/03/2012 alle 16:43

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ferro al 4 :

Non si può pensare di investire a lungo termine senza un settore giovanile "vero" e completo. certo,è sempre più raro vedere un cittino che a 6 anni va a giocare nell'arezzo e a 18 debutta in prima squadra....però valorizzare i giovani della provincia con il settore giovanile amaranto è OBBLIGATORIO. 

si ma ricordiamoci che la società è arrivata a campionato in corso  (2010/2011 ) doveva preparare il campionato che stiamo giocando adesso , poi costruire un vivaio da cui attingere per la prima squadra, tutto questo necessità di un pò di tempo , non è che poi creare un vivaio quando ancora non hai le strutture adeguate, ricordati che fino a poco fà anche la prima squadra vagava per Arezzo alla ricerca di un campo .

Poi sinceramente anche io mi auguro di avere in un futuro un vivaio da cui attingere e magari vedere giocare bambini di Arezzo nella "scuola calcio Arezzo " ma un pò di tempo diamolo alla società .

Commento 7 - Inviato da: ale 65, il 10/03/2012 alle 16:44

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no al quote modernoTongue out

Commento 8 - Inviato da: bravoo, il 10/03/2012 alle 17:38

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il settore giovanile serve molto....i nostri baby ce li vorebbero sussare...ma tanto noi andiamo di sopra e loro cresceranno in questa squadra...portandola nel calcio professionistico....FORZA VECCHIO CUORE AMARANTO......Money mouth

Commento 9 - Inviato da: il ferro, il 10/03/2012 alle 19:25

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no.ALE 65. non volevo  assolutamente criticare in questo la società che ha dovuto adempiere a obblighi e priorità ben maggiori. ma purtroppo la realtà è che ad oggi NON ABBIAMO IL SETTORE GIOVANILE. sarebbe bello che dalla prossima stagione si cominciasse a vedere in tal senso. ci sono una marea di soci i questa società,quindi il tempo e il modo ci sarebbero. ma se non se ne sente parlare può darsi che ancora la volontà o le priorità siano altre. sta di fatti che dopo due anni saremo forse ancora in d. e il tempo e il modo di pensare al futuro e AI GIOVANI CALCIATORI ARETINI ci deve essere....

Commento 10 - Inviato da: Andrea Avato, il 10/03/2012 alle 20:34

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FERRO ha ragione sul fatto che ancora, relativamente all'Arezzo, non possiamo parlare di settore giovanile. C'è una squadra sola perché con tutto quello che è successo, non c'è stato il tempo di metterne su delle altre. Credo, da quello che dicono i dirigenti, che già l'anno prossimo di squadre ce ne sarà almeno un'altra (Allievi) se non due. E' l'unico modo per avere un futuro saldo. E penso sia anche la molla più importante in grado di dare continuità a questa società. 

Commento 11 - Inviato da: ale 65, il 10/03/2012 alle 20:49

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si ferro avevo capito che la tua  non era una critica , era solo per puntualizzare  la situazione che stiamo vivendo con l'Arezzo Smile

Commento 12 - Inviato da: el lagarto, il 10/03/2012 alle 22:21

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L'ideale sarebbe una scuola calcio a partire dai pulcini per fare divertire la citta. i genitori i  e tutti i bambini iscritti , ma sopratutto si farebbe cassa e di questi tenpi....

Commento 13 - Inviato da: il ferro, il 11/03/2012 alle 09:34

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giusto

Commento 14 - Inviato da: Hic Sunt Leones 75, il 11/03/2012 alle 10:14

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Commento 12 - Inviato da: el lagarto, il 10/03/2012 alle 22:21

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L'ideale sarebbe una scuola calcio a partire dai pulcini per fare divertire la citta. i genitori

 

No  i genitori  devono stare a casa   cosi non rompono i coglioni  ai figi che giocano al pallone e a chi li allena, sono la rovina  dei  bambini che giocano a calcio...,

te li hai mai sentito commentare gli allenamenti  a partire dai  pulcini ??

Tipo  questo  allenatore non ci capisce un cazzo il mi  figlio  deve giocare cosi..., oppure  non è  buono  ad allenarli eccecc..,  se li alleno  io con me  vincono  tutte le partire ecc ecc...

 2 )ma sopratutto si farebbe cassa e di questi tenpi.... mha  piu  che cassa  dovrebbero  trovare  buoni  elementi x il futuro  ,  x che  inculare i soldi  alla gente  inutilmente..,  cosi si  rovinano moltecosee molti progetti,   se uno paga  e il figlio non gioca.., l anno dopo regala i soldi  ad un altra società.. ( e c'è ne sono molte  società  in zona ) e addio bella  cassa..Money mouth

 

Commento 15 - Inviato da: ale 65, il 11/03/2012 alle 12:16

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Non credo che l'Arezzo  possa puntare sulla scuola calcio per fare cassa , l'Arezzo deve puntare su una scuola calcio di qualità , ovvero prendere i "cittini " migliori e valorizzarli .

p.s e tenere le mamme e i babbi lontano dai campi da calcio.... Hic Sunt Leones come Laughingcondivido questa tua affermazione