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SERIE D GIRONE E - 1a giornata

RISULTATI CLASSIFICA PROSSIMO TURNO
Flaminia4 set15Livorno
Gavorrano4 set15Tau Altopascio
Ghiviborgo4 set15Ponsacco
Orvietana4 set15Arezzo
Poggibonsi4 set15Grosseto
Sangiovannese4 set15Ostiamare
Seravezza4 set15Città di Castello
Trestina4 set15Pianese
Terranuova4 set15Montespaccato
MONDO AMARANTO
Paolo, Mirko e Carlo a Vienna per Spagna-Italia
NEWS

I lavori in corso di Bellucci. Rombo a metà campo e due soluzioni per il ruolo di regista

L'Arezzo nel ritiro di Chianciano sta sperimentando il 4-3-1-2, modulo che prevede l'utilizzo del trequartista (si sono alternati Grossi e Cutolo) e di un centromediano davanti alla linea arretrata. In questa posizione di campo sono stati provati Cenetti, più difensivo ed esperto, e il giovane Criscuolo, più geometrico. Mercoledì contro il Monterosi seconda amichevole, un pochino più probante



Roberto Criscuolo, classe '97, arriva dalla SampdoriaDifesa a quattro, un play, due mezzeali, un trequarti e due punte vicine. L'impianto tattico che Bellucci sta sperimentando nei primi giorni di ritiro è ambizioso e con un certo fascino. L'uomo di fantasia che galleggia tra le linee e innesca gli attaccanti rappresenta una figura quasi mistica, perché da che mondo è mondo chi gioca lì porta il 10 sulla schiena e ha il piede di velluto. Quindi inventa giocate e gol, dà respiro alla manovra, detta i tempi dell'azione e cambia faccia alle partite. 

Per adesso nel ruolo si stanno alternando Grossi e Cutolo. Giovedì hanno disputato un tempo a testa e le caratteristiche, a grandi linee, si somigliano anche. Mancini entrambi, estrosi, forse più lineare Grossi e più esplosivo Cutolo, dovranno imprimere ritmo e disorientare gli avversari. 

 

Questo modulo, che è il 4-3-1-2, per funzionare bene ha bisogno di tante cose oltre al trequarti. Una, molto importante, riguarda il centromediano che staziona davanti alla difesa, il primo appoggio per alimentare il possesso palla. Trattasi dell'alter ego del fantasista, vertice basso di un rombo in cui i mediani hanno compiti universali di interdizione, gestione e inserimento, con facoltà di stringere il campo e di allargarsi sugli esterni. 

 

 

Il regista, affinché la squadra sia equilibrata ed efficace, è fondamentale. A giudicare dalla sgambata dell'altro ieri, che è un test poco probante e va preso con le pinze, Bellucci ha un paio di soluzioni da curare: potrebbero rivelarsi adatte allo scopo oppure mettere in evidenza qualche carenza. Nel secondo caso, ammesso che le alternative non siano già in rosa, occorrerà pescare sul mercato.

 

Prima soluzione: Giacomo Cenetti. In questo caso l'Arezzo giocherebbe con una sorta di quinto difensore più avanzato, tatticamente accorto, esperto, incline a coprire le avanzate dei terzini e a bilanciare gli inserimenti delle mezze ali, che potrebbero avere più libertà d'offesa. Cenetti è aggressivo, a suo agio se c'è da recuperare palla. Di contro, la squadra perderebbe qualcosa in impostazione. Cenetti non ha la traiettoria lunga ma preferisce lo scarico corto. 

Seconda soluzione: Roberto Criscuolo. Il ragazzino scuola Samp è un play classico. L'altro giorno si faceva vedere, andava incontro, la giocava a uno/due tocchi. Fisicamente ricorda Crescenzo, under di livello ai tempi della serie D, ma con tutt'altre attitudini. E' meno tignoso di Cenetti, tant'è che in un paio d'occasioni si è fatto saltare con troppa facilità, e sul piano del filtro dà un apporto minore. Compensa l'età verde con la geometria e la naturalezza degli inserimenti.

 

Le direttrici del lavoro di Bellucci al momento sono queste. Mercoledì contro il Monterosi, formazione di serie D, secondo test. Un pochino più attendibile. 

 

scritto da: Andrea Avato, 22/07/2017





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