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SERIE D GIRONE E - 1a giornata

RISULTATI CLASSIFICA PROSSIMO TURNO
Flaminia4 set15Livorno
Gavorrano4 set15Tau Altopascio
Ghiviborgo4 set15Ponsacco
Orvietana4 set15Arezzo
Poggibonsi4 set15Grosseto
Sangiovannese4 set15Ostiamare
Seravezza4 set15Città di Castello
Trestina4 set15Pianese
Terranuova4 set15Montespaccato
MONDO AMARANTO
Riccardo, Michele, Elisa, Paolo, Luca e Carlo in trasferta a Gallipoli
NEWS

Non è una partita qualunque. Contro la Pistoiese l'ultima vittoria. Cinque mesi e mezzo fa...

Gli amaranto al Comunale non conquistano i tre punti dal 27 marzo: quella sera contro gli arancioni fu decisivo un gol bellissimo di Moscardelli, il primo del capitano sotto la sud. Di lì in avanti, tra campionato, play-off e Tim Cup, sette gare con due pareggi e ben cinque sconfitte. E' arrivato il momento di invertire la tendenza e regalare una gioia ai tifosi



27 marzo, il gol di Moscardelli contro la PistoieseArezzo-Pistoiese al Città di Arezzo non è una partita qualunque da un paio di anni ormai. Due stagioni fa, l’abominevole 0-3 patito contro gli arancioni al 31° turno (16 aprile 2016) costò la panchina a Ezio Capuano, già abbandonato da tutti tranne che da una parte della tifoseria che lo ricorderà sempre e comunque con un sorriso (includetemi pure). Da quella partita in poi, pareggino salvavita a Ferrara (guardate un po’ dove sono la Spal e Semplici ora), la definitiva vittoria scacciapensieri con la Maceratese e un altro 1-1 a Rimini.

Ma ancor più significativo è lo scontro della stagione passata: sempre alla 31a giornata, e già questo è un caso strano, l’Arezzo, grazie all’ennesima delizia di Moscardelli, la prima davanti alla sud, ottenne quella che tuttora è l’ultima vittoria tra le mura amiche. Pensate, parliamo del 27 marzo 2017. Da quella sera in avanti solo rimonte subite allo scadere (Pontedera e Giana Erminio) e note stonate (Prato e Olbia), compresa la delusione atroce dei playoff contro la Lucchese.

 

Anche al debutto contro l’Arzachena altro film già visto, cui si aggiunge l’esordio amaro in Tim Cup contro la Triestina. Sette partite in casa senza uscire vittoriosi, sette volte di fila uscendo a testa bassa provando a spiegarti il perché e il per come di una squadra che non arriva più ai tre punti. Meno male che di contro, già a partire dal finale del campionato scorso, c’è un ruolino in trasferta decisamente apprezzabile. Gli amaranto non perdono fuori casa da quattro giornate, contando le vittorie a Tivoli e Piacenza e il pareggio a Viterbo sotto la gestione Sottili prima di espugnare Gorgonzola sabato scorso.

 

 

Tutto questo incipit statistico a che serve? vi chiederete voi. Serve a dire che Arezzo-Pistoiese potrebbe essere ancora una volta una partita più significativa di quello che si direbbe, anche se è solo la terza giornata di un campionato ancora lunghissimo e di difficile interpretazione. Come ci siamo fermati con gli arancioni, potremmo ripartire con loro. Potremmo tornare di nuovo a esultare al triplice fischio come succedeva di routine una volta: il Comunale deve tornare a essere un fortino. La vittoria contro la Giana fungerà da carburante extra per la testa e le gambe e dovrebbe dare un po’ più di certezze a un gruppo che, almeno nei confermati dalla passata stagione, sembrava averle perse da tempo.

 

Anche Bellucci dovrebbe avere qualche certezza in più derivante dalla conquista della prima vittoria tra i prof; proverà la rinnovata sensazione di avere le carte in regola per giocarsela anche con un vecchio volpone come Indiani, uno che non riusciamo mai a battere. Ecco un altro motivo per rendere particolarmente speciale la serata di oggi.

Non è facile, non lo è stato mai e mai lo sarà, però in casa dobbiamo tornare a fare paura, non ad averla. In casa gli altri devono sapere che per non tornare a mani vuote ci vuole qualcosa di superlativo, non l’ordinaria amministrazione. Qua al Città di Arezzo le gambe che tremano devono essere quelle degli avversari, non le nostre. Il pubblico non mette pressione ma dà una spinta in più. Il mister vuole vincere per chi si è fatto i chilometri sotto la pioggia fino in Lombardia: sacrosanto. Regalate un’altra gioia prima di tutto a loro e poi anche a chi non c’era, a chi in trasferta non ci può (più) andare, a chi però in casa magari non se ne perde una da una vita, a chi ha fatto ancora una volta l’abbonamento senza fare calcoli e senza seguire le chiacchiere o la moda del momento. Vincete per chi non ci pensa due volte a spendere soldi, organizzare viaggi, realizzare coreografie, cantare fino a perdere la voce, sventolare bandieroni e suonare il tamburo. Vincete per noi!


scritto da: Luca Amorosi, 08/09/2017





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