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SERIE D GIRONE E - 1a giornata

RISULTATI CLASSIFICA PROSSIMO TURNO
Flaminia4 set15Livorno
Gavorrano4 set15Tau Altopascio
Ghiviborgo4 set15Ponsacco
Orvietana4 set15Arezzo
Poggibonsi4 set15Grosseto
Sangiovannese4 set15Ostiamare
Seravezza4 set15Città di Castello
Trestina4 set15Pianese
Terranuova4 set15Montespaccato
MONDO AMARANTO
il Ghigo agli allenamenti della squadra
NEWS

Quella volta che... Adeshina segnò due gol inutili a Piacenza

28 maggio 2006, gli amaranto di Gustinetti si presentano al "Garilli" con il sogno di accedere ai play-off per la serie A. Allo stadio ci sono praticamente solo aretini, visto che i padroni di casa non hanno più nulla da chiedere alla stagione. La squadra vince 3-2 ma in contemporanea arriva la notizia del 2-1 del Cesena sul Verona e dell'1-0 del Modena a Bergamo. Niente spareggi. E chissà quando capiterà di riavere un'opportunità del genere



gli amaranto esultano dopo il 3-1 di AdeshinaStagione 2005/2006, quella del secondo anno di serie B. Sotto la guida di Elio Gustinetti e con giocatori come Carrozzieri, Conte, Floro Flores e Abbruscato, l’Arezzo sfiorò i playoff che non arrivano per un gol, e a disputare gli spareggi per la massima serie ci andò il Cesena. Brutta delusione quella, prima di tutto perché questa opportunità andò ai rivali romagnoli, e poi perché l’Arezzo in serie A sarebbe stato un delirio incredibile. Andando con ordine, gli amaranto venivano dalla stagione del ritorno in serie B con la salvezza conquistata all’ultimo tuffo. Come allenatore, Piero Mancini chiamò Elio Gustinetti, tecnico bergamasco ex AlbinoLeffe, e gli amaranto disputarono un grande campionato, condito di grandissime soddisfazioni. Su tutte mi viene da pensare alla vittoria al “Delle Alpi” di Torino per 2-1 contro i granata e a quella contro l’Atalanta al “Comunale” per 2-0; ma anche al pareggio a Bologna, alle vittorie contro rivali acerrime come Cesena e Ternana. Un’annata che, insomma, vedeva arrivare i risultati oltre al bel gioco. La coppia d’attacco vedeva protagonisti il solito Abbruscato affiancato da Antonio Floro Flores, arrivato per sostituire Spinesi, e autore di prestazioni sublimi. La coppia si sfaldò quando il Torino di Urbano Cairo si assicurò le prestazioni di Abbruscato nel mercato di gennaio, ma Daniele Martinetti fece comunque la sua ottima figura. Purtroppo tutti i buoni propositi e il bel gioco non valsero ad entrare nella griglia play off, perché la differenza reti premiò il Cesena. All’ultima giornata gli amaranto giocavano a Piacenza, contro una squadra priva di ogni motivazione e in una giornata caldissima, era il 28 maggio 2006. Mi ricordo che durante la settimana precedente alla partita scrissi di mio pugno un volantino e ne feci tantissime copie che sparsi per tutto l’istituto geometri, perché all’Arezzo serviva una vittoria e soprattutto il sostegno del pubblico per provare a centrare un’impresa titanica. Addirittura una professoressa che mi vide andare in giro per i corridoi ad attaccare i volantini me ne prese un buon numero e mi dette una mano a distribuirli. Comunque il viaggio fu intriso di tensione perché c’era nell’aria un mix di voglia di vedere la partita, di vedere i nostri beniamini centrare l’impresa, ma c’era anche la paura di tornare a casa delusi.

 

il biglietto per il settore ospiti del Per l’autostrada non viaggiava praticamente nessuno, all’uscita di Piacenza sembrava di essere nel deserto, per il gran caldo e il paesaggio completamente vuoto di auto o persone: c’erano solo aretini in giro, niente altro. Le uniche persone presenti nei dintorni dello stadio erano in una piscina dietro alla curva ospite, visto che nello stadio di tifosi piacentini ce ne saranno stati sì e no 100. I sostenitori amaranto erano davvero tanti e molto elettrici, cantavano a più non posso perché si sentiva che potevamo farcela, e quando Adeshina ci portò in vantaggio tutto il settore esplose. Poi pareggiò Cacia, ma ricordo che Luca Antonini segnò poco dopo aver fatto il suo ingresso in campo, e che poi sul 3-1 in nostro favore (secondo gol di Adeshina) il Piacenza ebbe uno scatto improvviso di orgoglio, e mise dentro il 3-2 con Cacia (che per quanto ricordo era in fuorigioco, ma non ci metterei la mano sul fuoco) che praticamente ci condannò. Non so se questo effetto l’ho provato solo io, ma mi sembrò proprio che i padroni di casa al nostro 3-1 aumentarono decisamente d’intensità, per poi adagiarsi di nuovo una volta segnato il secondo gol. In tutto questo ricordo che avevamo praticamente smesso di intonare cori, e quasi imploravamo i giocatori di segnare un altro gol, ma purtroppo nonostante gli sforzi profusi dalla squadra non ci fu niente da fare. Ovviamente nelle altre partite interessate, il Cesena vinse 2-1 contro il Verona, e il Modena (che con un pareggio sarebbe stato tagliato fuori) vinse sul campo dell’Atalanta già promossa in serie A. Sul momento pensai al complotto, perché non mi andava giù che per un gol fossimo tagliati fuori dai play off in un’annata che disputammo a livelli altissimi, e che ci fece proprio divertire. Peccato perché prima di riavere una chance del genere passerà parecchio tempo.

 

scritto da: Daniele Turchini, 14/03/2012





COMMENTI degli utenti

Commento 1 - Inviato da: Lorenzo75 , il 14/03/2012 alle 14:51

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senza dimenticare la presenza di floro in curva...che giramento di palle al ritorno...tra l'altro con la beffa dello striscione sulla E-45: cesena ai play-off e l'Arezzo fuck-off...pescivendoli che non sono altro...

Commento 2 - Inviato da: il ferro, il 14/03/2012 alle 15:12

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ma non segnò RICCIO???boh,certe partite meglio dimenticarle....che cazzzo gli costava a loro un gol più o meno.....si vede che il cesena offrì più dell'Arezzo.

 

MI GARBAVI DI PIù QUANDO MI RIPORTAVI ALLA MENTE PARTITE E TRASFERTE PIù FELICI....MAGARI ANCHE SE S'ERA IN 10,MA PIù FELICI!!!Cry

Commento 3 - Inviato da: Arretium Amaranthus, il 14/03/2012 alle 15:14

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Fra l'altro in quell'anno l'Arezzo fu veramente formidabile con le squadre di alta classifica mentre faticò con le medio piccole,nelle ripartenze eravamo micidiali e fossimo entrati ai playoff chilosa' cosa sarebbe accaduto.......

Commento 4 - Inviato da: baicol, il 14/03/2012 alle 15:19

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Più del Cesena (che se non sbaglio il gol lo prese a tempo scaduto, noi dopo il 3-2 bisognava farne 2 fino a che non arrivo il gol del Verona) a me fece incazzare la vittoria del Modena a Bergamo, con rigore regalato dal difensore. Ancora sento i moccoli quando quello davanti senti del rigore alla radio e la successiva trasformazione.

Si dice che Colantuono ce l'ha voluta far pagare per i cori dell'andata.

Maremma maiala quante occasioni s'è buttato via!!!!!!!

Commento 5 - Inviato da: BombazzaAR87, il 14/03/2012 alle 15:43

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Per Ferro: hai ragione, purtroppo sono ricordi brutti, di delusioni parecchio pesanti e che hanno portato tanta amarezza, però mi piace comunque ricordare quell'annata come una delle più intense e belle che abbia vissuto. Per il gol mi sembrava Cacia, ma anche se era Riccio poco importa, conta solo che gli mandai una fila di accidenti lunga quanto tutta l'autostrada che feci al ritorno.. Io sono convinto che le squadre debbano giocare tutte le partite, senza regalare niente a nessuno, ma mi fece girare prorio le scatole lo scatto d'orgoglio che sembrò avere il Piacenza.

Poi uno è portato sempre a pensare male, soprattutto quando (come giustamente dice Baicol) sentì che il Modena, che con la vittoria nostra e del  Cesena, l'avrebbe allegramente presa in quel posto ma magicamente usufruì di un rigore regalato dall'Atalanta e ci scavalcò di nuovo. Ripeto, è giusto che le ogni squadra giochi, ma non vedo come mai il Piacenza gioca e l'Atalanta fa vincere il Modena, tanto per prendere questo caso in particolare, ma andando a cercare, ci sarebbero triliardi di episodi del genere in qualsiasi categoria. Fa male che a prenderla in tasca sia sempre l'Arezzo e che tutti SEMPRE ci sbeffeggino (vedi gli odiati cesenati maledetti)....

Commento 6 - Inviato da: Arretium Amaranthus, il 14/03/2012 alle 16:05

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Il finale fu una vera beffa ma vorrei vivere altre 10,100,1000 annate così altro che cazzi!Laughing

Commento 7 - Inviato da: Marco Bianchi, il 14/03/2012 alle 16:31

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Che annata quella, nonostante i play-off sfiorati... chissà quando rivivremo emozioni del genere. Frown

Commento 8 - Inviato da: il ferro, il 14/03/2012 alle 16:47

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....quando ritornerà un altro con le possibilità economiche di mancini. se poi fosse anche intelligente e calcisticamente competente si potrebbe centrare il colpo grosso per la prima volta nella storiA. QUINDI CAMPA CAVALLO. qui per ora o il romano severini o niente!!!

 

MA COME DICE UN VECCHIO CORO DeL DORIA:

"se c'è la luna ci porterà fortuna,forse si vinceràààààà

CHI S'ACCONTENTA GODEEEE MA PERDERààààààààààà"

Commento 9 - Inviato da: Amaranta, il 14/03/2012 alle 18:49

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Non so se questo effetto l’ho provato solo io, ma mi sembrò proprio che i padroni di casa al nostro 3-1 aumentarono decisamente d’intensità, per poi adagiarsi di nuovo una volta segnato il secondo gol.

L'ho provato pure io.

Più del Cesena (che se non sbaglio il gol lo prese a tempo scaduto, noi dopo il 3-2 bisognava farne 2 fino a che non arrivo il gol del Verona)

Io ricordo che sul 3-1 cantavamo "serve un altro gol". Poi fecero il 3-2 e bisognava farne due. Pero'il mio ricordo è che fu il rigore del Modena quasi al 90° a portarci fuori dai play off. Tutti attaccati alla radio di quello davanti a noi, per sentire la battuta del rigore.

Oddio che giornata triste!! Ricordo l'inizio di giornata sereno, con il centro di Piacenza tutto invaso di aretini, il ristorante dove mangiai carne di cavallo, tutto pieno di aretini, l'incontro di lallo (utente di questo blog...batti un colpo) in centro mentre cercavo lo stadio, baci e abbracci fuori dell'auto e il "segui me, che ci sono gia' stato allo stadio". Poi quel caldo infernale, i canti, i gol, la radiolina di quello davanti.  Cominciai a piangere al gol del Modena su rigore e smisi ad Arezzo. Per strada in auto stetti muta tutto il tempo, appoggiata al finestrino e ogni tanto il mi marito (che incredibilmente ancora veniva in trasferta con me, mi aveva accompagnato) mi faceva: "ma mica starai ancora piangendo!!"

L'anno dopo non venni a Treviso proprio per come ero stata quel giorno per una mancata partecipazione ai play off.  "Se sono stata cosi' al ritorno da Piacenza, per aver fallito i play off,  non me la sento di affrontare un ritorno da Treviso in caso di retrocessione".

Cosi' la partita piu' triste degli ultimi anni me la sono vista alla tv di casa, e sul risultato acquisito girai nell'altro canale, quasi precisa  per sentire Caressa gridare "Paaa-doo--inn. Paaa-dooo-iiin. Con una gamba sola al 90°, con una gamba sola al 90°, con una gamba sola al 90°!!!"

Ma questa è un'altra storia.

Commento 10 - Inviato da: classe69, il 14/03/2012 alle 19:49

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Maledetto padoin.....quella storia mi fà ancora girare le palle e quell'innominabile direttore che avevano !!!!!