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SERIE D GIRONE E - 1a giornata

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Ghiviborgo4 set15Ponsacco
Orvietana4 set15Arezzo
Poggibonsi4 set15Grosseto
Sangiovannese4 set15Ostiamare
Seravezza4 set15Città di Castello
Trestina4 set15Pianese
Terranuova4 set15Montespaccato
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Gufo all'Amsterdam Arena
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Arezzo-flop, non solo questione di palle. Il caso Speranza, il tridente, i soldi

Alla squadra che ha toppato le ultime due partite, pregiudicando la rincorsa alla capolista Pontedera, è stata rimproverata soprattutto la mancanza di personalità. Ma ci sono state anche anomalie tecniche e tattiche, come l'assenza dolorosa e misteriosa del regista, l'eclissi di Idromela e i tre attaccanti ai quali si è troppo spesso rinunciato a gara in corso. Senza contare la questione stipendi che ha minato il meccanismo



Daniele Speranza, classe '79, 3 gol quest'annoQuestione di carattere, di personalità, o, per dirla in parole povere, di “palle”. E' questa la massima responsabilità che viene addossata all'Arezzo che, conquistando un punto, tra l'altro rubato, in due partite ha compromesso gran parte delle sue possibilità di rimonta alla capolista Pontedera. Non c'è dubbio che nell'approccio alle ultime due gare contro Pontevecchio e Pierantonio sia mancata la determinazione e la cattiveria giusta, in particolare a Ponte San Giovanni contro un avversario che ha perso sei delle ultime sette gare ottenendo punti solo con gli amaranto. Le partite vanno messe subito in discesa, quanto meno sul piano dell'atteggiamento, mentre invece la squadra di Bacis è stata costretta a rincorrere, cosa più difficile da fare in momenti di difficoltà qual è chiaramente quello attuale. Che sia questo, però, il limite più grande dell'Arezzo è argomento che non mi convince, perché ci sono anomalie tecniche e tattiche che hanno minato la squadra anche nelle sue sicurezze, oltre alle vicende societarie che ovviamente hanno inciso e sulle quali tornerò. Il primo problema è di organico, perché la squadra aveva mostrato una caratura da capolista nella prima parte della stagione, con gioco palla a terra basato sulla presenza in campo di un regista classico, quasi vecchia maniera, come Daniele Speranza.

 

lo striscione attaccato dai tifosi al campo d'allenamentoPoi c'è stato l'infortunio del centrocampista, con annesso grande equivoco sui suoi tempi di recupero. Si è sempre parlato di menisco, e siccome un menisco più o meno manca a tutti, si è ipotizzato un rientro che, anche se tra l'infortunio e l'intervento è passato un po' di tempo, non richiedesse l'acquisto di un sostituto, tanto più con la fortuna di avere in casa un Idromela che, ancorché giovanissimo, metteva in mostra qualità e personalità. Poi però si sono persi entrambi: Speranza è diventato un vero e proprio mistero doloroso, tra annunci, conferenze stampa ed una riproposizione in campo contro la Viterbese da far rizzare i capelli, e Idromela ha perso il posto con il ritorno di Mautone e l'ingaggio di Ciasca, giocatore dalle caratteristiche diverse dagli altri due. Il colmo lo si è visto con il Pierantonio, con Ciasca davanti alla difesa e Idromela a fare la mezzala, ma è da un po' che la manovra degli amaranto è diventata palla lunga e pedalare. Qualche difficoltà la si è avuta anche con la gestione delle punte, mettendo in discussione lo spavaldo tridente non tanto in avvio di partita, ma a volte a gara in corsa e magari sotto nel punteggio. E' certo, poi che Cissè, Raso e Martinez non hanno sempre reso al 100%, ma è qui che la squadra avrebbe dovuto sorreggerli e non appesantirli con gli improbabili lanci lunghi dei quali parlavamo prima. Per concludere le vicende societarie, perché il taglio degli stipendi ed i ritardi dei pagamenti certamente hanno minato un meccanismo che invece doveva essere oliato alla perfezione. Una situazione così complessa, insomma, richiede qualcosa di più di un semplice “andate a lavorare” liberatorio urlato ai calciatori a fine partita.

 

articolo pubblicato sul Nuovo Corriere Aretino


scritto da: Luca Caneschi, 15/03/2012





COMMENTI degli utenti

Commento 1 - Inviato da: il ferro, il 15/03/2012 alle 11:14

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la c2 è un campionato professionistico.

in pochi settori si è visto gente da professionismo,dalla società al campo.forse solo il pubblico,numeri alla mano sarebbe ottimo anche in c2...

poi si è sentita la mancanza di morezzi.

NON CE LA SIAMO MERITATA. il pontedera ha palle e soldi. buon viaggio. che se lo stronchino beatamente nelculo.

 

Commento 2 - Inviato da: Andrea Avato, il 15/03/2012 alle 11:29

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Oggi giornalisti, poligrafici e collaboratori del Nuovo Corriere Aretino mettono in atto il primo giorno di sciopero (e domani il giornale non sarà edicola). Potrebbero seguirne degli altri se la situazione editoriale non verrà chiarita e non saranno saldati i compensi (per alcuni collaboratori fermi a DICEMBRE 2010). Sarebbe bello se nel mondo non ci fossero le guerre, se l'uomo potesse volare e se tutti i datori di lavoro, comprese le società di calcio, pagassero puntualmente e senza problemi. Ma il mondo qualche problemino ce l'ha. Tutto ciò per dire che non concordo col mio amico Luca sul fatto che la questione stipendi abbia influito sul rendimento della squadra. Sono molto più vicino all'analisi fatta ieri in conferenza stampa da Bucchi, che su questo punto ha detto parole condivisibili al cento per cento.

 

P.S. mi risulta che in questi giorni, per fortuna, ai giocatori è stata corrisposta un'altra mensilità di stipendio. 

Commento 3 - Inviato da: classe69, il 15/03/2012 alle 11:50

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Mi piacerebbe sapere quanto è costata la gestione annuale del pontedera con relativi ingaggi...tanto per fare un paragone..!!!!

Commento 4 - Inviato da: il ferro, il 15/03/2012 alle 16:54

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già.....e loro saranno in c2....

Commento 5 - Inviato da: il ferro, il 15/03/2012 alle 16:59

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comunque i giocatori non erano per niente preoccupati per i soldi......

avevano solo iniziato a scioperare e a saltare gli allenamenti.......

E COMUNQUE SI DICE. SI FA PRESENTE. I FULMINI A CIEL SERENO NON PIACCIONO A NESSUNO.

p.s. ma anche a voi giornalisti-ops : "giornalisti" vi hanno ridotto l'ingaggio prendere o lasciare???

Commento 6 - Inviato da: Andrea Avato, il 15/03/2012 alle 18:34

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PER FERRO (5)

Chiarisco il mio pensiero. I giocatori erano preoccupati sì e a un certo punto la situazione era diventata molto tesa. Dal giorno del famoso incontro, mi pare che sia tutto rientrato. I giocatori hanno ricevuto due mensilità, l'Arezzo ha vinto due partite dopo Piancastagnaio e i problemi emersi dopo, per me a tutto sono ricollegabili fuorché a questioni economiche. Del resto le parole di Bucchi sono state chiarissime e Bucchi non mi pare uno che parla a vanvera. 

Il P.S. non l'ho capito.

Commento 7 - Inviato da: il ferro, il 16/03/2012 alle 01:00

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le virgolette non riguardano te se è questo che vuoi sapere....

te hai fatto presente che anche  voi,come i giocatori dell'arezzo, (e come il ferro--3 mesi e 13°)avete da riscuotere arretrati. e io ti ho chiesto se anche a voi,come i soliti giocatori,hanno ridotto l'ingaggio o i "rimborsi" a forza oppure vieni mandato altrove o a casina.....PERCHè AI GIOCATORI DELL'AREZZO SI.

Commento 8 - Inviato da: bravoo, il 16/03/2012 alle 08:26

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Ma che cazzo cercate i stipendi..qui ci vuole voglia e determinazione,in queste ultime due partite ho visto un gran rallentamento..vediamo che scappa fuori domenica...il resto sono e restrano chiacchere da poltrona...in campo ci vanno loro e ci vuole rabbia...come il cane....