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SERIE D GIRONE E - 1a giornata

RISULTATI CLASSIFICA PROSSIMO TURNO
Flaminia4 set15Livorno
Gavorrano4 set15Tau Altopascio
Ghiviborgo4 set15Ponsacco
Orvietana4 set15Arezzo
Poggibonsi4 set15Grosseto
Sangiovannese4 set15Ostiamare
Seravezza4 set15Città di Castello
Trestina4 set15Pianese
Terranuova4 set15Montespaccato
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Gabriele in visita a Petra - Giordania
NEWS

Pro Piacenza, che fatica. Attacco sterile e trasferte tabù. Per Pea quest'anno è dura

Al Comunale arrivano i rossoneri: nel turno infrasettimanale hanno ritrovato la vittoria (1-0 al Monza) che mancava addirittura dalla prima giornata. Fuori casa lo score è negativo (un pari, quattro sconfitte, un solo gol segnato) e il reparto offensivo è tra i peggiori del girone. Però la società è corsa ai ripari, ingaggiando Abate e Musetti. E in rosa c'è qualche elemento da tenere d'occhio: Aspas, Barba e Alessandro su tutti



Fulvio Pea, allenatore della Pro PiacenzaDopo lo scialbo pareggio contro il Gavorrano, gli amaranto si apprestano ad affrontare tra le mura amiche la Pro Piacenza. Gli emiliani, con 10 punti in classifica, occupano la sedicesima posizione.

 

Storia e Società. Fondata nel 1919, nel corso della sua storia quasi centenaria ha effettuato ben quattro fusioni societarie (1974, 1997, 2010 e 2013) con altrettanti sodalizi della zona piacentina. L’ultima in ordine di tempo, quando il club militava in terza categoria, ha concretizzato l’unione con l'Atletico BP Pro Piacenza, allora in serie D. Il primo campionato della nuova squadra si concluse con la storica promozione in Lega Pro. Dal 2016 la guida della società è affidata ad Alberto Burzoni, che in estate aveva rilevato la presidenza da Domenico Scorsetti. E' titolare della BFT Burzoni, sponsor della squadra, azienda specializzata nella realizzazione di prodotti per la lavorazione di acciai, leghe resistenti al calore e ghise. Nel 2015 la società era stata vicina ad una clamorosa fusione con il Piacenza, saltata in dirittura d’arrivo a causa di alcuni dirigenti della Pro, contrari a questa unione.

 

Allenatore. La guida tecnica è sempre affidata a Fulvio Pea. Il mister nella sua carriera ha lavorato al fianco di tecnici importanti come Simoni, Mazzarri, Mourinho e Benítez, prima di diventare primo allenatore con Sassuolo, Padova e Juve Stabia. Classe ’67, originario di Casalpusterlengo, a livello di settore giovanile, in special modo con la Primavera, ha vinto tutto quello che si poteva vincere: scudetto, supercoppa e Coppa Italia con la Samp, Viareggio e Champions under 18 con l’Inter. Grazie a lui hanno spiccato il volo verso la A giocatori come Destro, Poli, Regini, Obiang e Crisetig. Allenatore carismatico, passionale, bravo soprattutto a lavorare e nel far crescere i giovani a sua disposizione.

 

l'ex amaranto Daniele Bazzoffia, 28 anniRosa. Profondamente rivoluzionata rispetto allo scorso campionato. Perso bomber Pesenti, la società ha puntato soprattutto sugli under e su una rosa con un'età media relativamente bassa. Sono arrivati Gori (Bari) in porta, in difesa Abbate (Piacenza), Battistini (Carrarese), Ricci e Messina (Parma), Belfasti e Battistini (Carrarese), Beduschi (Prato). In mediana oltre alla conferma dei prestiti di Barba (Pescara) e La Vigna (Atalanta) sono stati ingaggiati Cavagna (Monopoli) e Cesari (Cremonese). In attacco Starita (Pro Vercelli), Monni (Caratese), Mastroianni (Albinoleffe), mentre a stagione in corso è stato tesserato Abate (Francavilla) ed è stato nuovamente messo sotto contratto Musetti.

 

Formazione. Probabile assente il difensore Abbate, Pea dovrebbe nuovamente affidarsi al 3-5-2. Gori in porta, pacchetto difensivo formato da Battistini, Beduschi e Belotti. Sulle fasce a destra l’ex Bazzoffia e a sinistra Belfasti, mentre la cerniera centrale dovrebbe essere formata da Barba, Aspas e uno tra La Vigna e Cavagna. In avanti il duo Abate-Alessandro. Principali alternative sono Calandra, Ricci e Messina in difesa, Cesari in mediana, Mastroianni, Monni, Musetti, Starita e Musetti in attacco

 

Punti di Forza. Da tenere d’occhio lo spagnolo Jonathan Aspas, fratello di Iago attaccante della Spagna e del Celta Vigo, capitano dei rossoneri, eclettico centrocampista, abile ad agire centralmente o sugli esterni, grossa corsa e costante in entrambe le fasi di gioco; Gianluca Barba, classe ’95, centrocampista dinamico, ordinato in fase d’impostazione e temibile negli inserimenti, suo il gol vittoria mercoledì contro il Monza; l’estroso Danilo Alessandro, mancino puro, che è capace di ricoprire tutti i ruoli dell’attacco, in D addirittura è arrivato a segnare 20 gol in una stagione: ccelerazioni, ricerca del fondo per il cross, contropiede e cattiveria agonistica il suo biglietto da visita; infine l’esperto Giovanni Abate, classe ’81, con alle spalle tanta C (Mantova, Portogruaro, Siracusa) e alcune stagioni in B con Trapani e Brescia, agile, sgusciante nel breve, temibile in area di rigore, lo scorso anno 9 reti con il Francavilla, ma ancora all’asciutto in questa stagione.

 

Gianluca Barba, qui contro Arcidiacono nella partita dell'anno scorsoPregi e Difetti. Squadra partita con un unico obiettivo, la salvezza, da raggiungere il prima possibile, magari senza passare dai play-out. Il cambio di modulo adoperato da Pea (la Pro è passata dal 4-3-3 al 3-5-2), ha riportato la vittoria in casa rossonera (1-0 sul Monza), che mancava addirittura dalla prima giornata. L’avvicendamento dello schema di gioco è stato giustificato dal fatto che il mister cercava solidità e compattezza che ultimamente erano mancate. Una vittoria che però non ha scacciato del tutto le scorie mentali della squadra, che soprattutto nella ripresa ha mostrato paura di vincere, abbassando di molto il proprio baricentro, costringendo Gori ad un paio di difficili interventi e salvandosi nel finale grazie alla traversa.

L’attacco non ha ottimi numeri, con appena 10 reti realizzate ed è tra i peggiori nel girone. In trasferta addirittura l’ultimo e unico gol è datato 17 settembre a Pistoia. Per questo la società è corsa ai ripari ingaggiando a stagione iniziata Abate e facendo ritornare Musetti. Comunque un occhio di riguardo dovrà essere dato a Danilo Alessandro, giocatore estroso, che se in giornata potrebbe creare problemi alla terza linea amaranto.

La difesa, almeno nel turno infrasettimanale, pare aver ritrovato i giusti equilibri e le giuste distanze grazie anche all’esordio stagionale di Battistini, che ha portato nel pacchetto arretrato chili e centimetri. La mediana è il reparto che fino adesso si è meglio comportato, grazie soprattutto alla verve e alla vivacità di Aspas e Barba, giocatori abili nel rubar palla e ribaltare il fronte offensivo.

Lontano dal ''Garilli'' i numeri per la squadra del presidente Burzoni sono pessimi: un punto ottenuto in 5 partite (1-1 a Pistoia) e 4 sconfitte (Carrarese, Viterbese, Siena e Livorno), di cui tre consecutive. Come detto precedentemente, una sola rete segnata (dal difensore Belotti) e 7 subite. Formazione però da non sottovalutare, perché arriverà con il morale alto dopo la vittoria contro il Monza.

 

Ultimo precedente. Lo scorso anno al Comunale l'Arezzo di Sottili si impose per 1-0 grazie ad un gol di Erpen nel finale di partita.

 

scritto da: Mauro Guerri, 10/11/2017





Livorno-Pro Piacenza 3-0, le immagini della partita

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