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SERIE D GIRONE E - 1a giornata

RISULTATI CLASSIFICA PROSSIMO TURNO
Flaminia4 set15Livorno
Gavorrano4 set15Tau Altopascio
Ghiviborgo4 set15Ponsacco
Orvietana4 set15Arezzo
Poggibonsi4 set15Grosseto
Sangiovannese4 set15Ostiamare
Seravezza4 set15Città di Castello
Trestina4 set15Pianese
Terranuova4 set15Montespaccato
MONDO AMARANTO
Stefano al Camp Nou di Barcellona
NEWS

Sfavoriti sulla carta, carichi a pallettoni nel settore. E che sia una domenica speciale

Il pronostico pende dalla parte nerazzurra e l'Arezzo a Pisa non vince da quasi vent'anni. Però, a differenza delle scorse settimane, stavolta la situazione societaria si è assestata e si può pensare soltanto al campo. I 300 aretini che seguiranno la squadra all'Arena Garibaldi sperano in una giornata che ripaghi di tutti i sacrifici fatti negli ultimi tempi



Altro derby, altra corsa! A meno di due anni di distanza dall’ultima volta torniamo a Pisa ancora da sfavoriti sulla carta ma con tanta voglia di sovvertire i pronostici, se non altro perché vorremmo un epilogo diverso rispetto ai recenti derby (quelli che consideriamo tali) con Siena e Livorno in coppa. A questa partita ci arriviamo, almeno noi tifosi, con la testa più leggera e sensazioni se non opposte, sicuramente molto differenti rispetto alle ultime trasferte contro bianconeri e amaranto. Lì, al campo si contrapponeva una situazione societaria difficile, con le voci più svariate che si accavallavano mentre aumentava esponenzialmente la preoccupazione per una risoluzione che tardava ad arrivare. In trasferta siamo andati per la maglia, per onorare delle partite importanti e sentite, per stare vicini alla squadra nel momento di maggior bisogno. Ora che il peggio sembra passato, abbiamo un nuovo presidente e un nuovo organigramma, noi tifosi possiamo tornare a pensare quasi solo al campo e al calcio giocato, che poi è quello che ci interessa e l’unica cosa di cui vorremmo parlare.

 

Possiamo partire, oltre che con le stesse motivazione citate sopra, anche con la fiducia che dietro ci sia di nuovo la solidità necessaria per metterci nelle migliori condizioni per far bene. Pure i giocatori, infatti, al di là della retorica, possono forse ricominciare “solo” a entrare in campo, dare tutto, cercare a ogni costo la vittoria e poi strizzare la maglia sudata, unica certezza che non deve mai venire meno. Insomma, saremmo tutti pronti per qualcosa di straordinario, per una soddisfazione che ripaghi, almeno per una sera, i sacrifici, i bocconi amari, le ansie e i dolori patiti scegliendo di tifare la squadra della propria città invece che (o anche prima di, va bene uguale) qualche corazzata della massima serie. Nell’ormai abusato binomio “tormento ed estasi” sarebbe il caso di provare un po’ di più sulla nostra pelle anche la seconda, e quale partita meglio di questa per gustare la vera essenza di una gioia senza freni. Ci vorrebbe proprio una bella scarica di euforia che elettrizzi il settore ospiti, la rete avversaria che si gonfia e noi che saltiamo come grilli, alziamo le braccia al cielo, ci abbracciamo e corriamo verso la balaustra; poi l’attesa per il triplice fischio con quel gol di vantaggio da difendere, lo sguardo che cade troppo spesso sull’orologio, le dita incrociate e il fischietto dell’arbitro che finalmente ci manda in paradiso.

 

Se una volta tanto la fantasia combaciasse con la realtà, se almeno per stavolta il sogno prendesse forma, allora oggi 10 dicembre 2017 potrebbe diventare il giorno in cui abbiamo nuovamente espugnato la torre pendente dopo anni di digiuno (l’ultima vittoria in casa dei nerazzurri risale al 1997/98). Ci vorrà la prestazione perfetta, ci vorrà anche un po’ di quella fortuna che spesso ci ha voltato le spalle e che non guasta mai, e ci vorrà tutto il supporto di un settore ospiti carico a pallettoni con 300 aretini dentro. Sul terzo fattore ci metterei la mano sul fuoco; sugli altri due nessuno può garantire, ma allo stesso tempo nessuno ci può vietare di crederci. Che altro dire… Nel giorno in cui nella nostra città arrivano i personaggi di Star Wars per la parata al Prato, cerchiamo di portarci a Pisa un po’ di quella forza che “scorre potente” e facciamogli fare la fine della “morte nera”! Forza magico Arezzo!

 

scritto da: Luca Amorosi, 10/12/2017





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