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SERIE D GIRONE E - 1a giornata

RISULTATI CLASSIFICA PROSSIMO TURNO
Flaminia4 set15Livorno
Gavorrano4 set15Tau Altopascio
Ghiviborgo4 set15Ponsacco
Orvietana4 set15Arezzo
Poggibonsi4 set15Grosseto
Sangiovannese4 set15Ostiamare
Seravezza4 set15Città di Castello
Trestina4 set15Pianese
Terranuova4 set15Montespaccato
MONDO AMARANTO
Alessio, Francesco, Luchino, Poggio e Peiote allo stadio
NEWS

Gravina e Malagò, rassicurazioni, la squadra da schermare. Matteoni in prima linea

Il presidente, dopo aver ingoiato il boccone amaro della sconfitta, ha chiesto di lasciare i giocatori ''in una bolla di serenità'', ribadendo che ci sono le coperture finanziarie per chiudere la stagione. Dai colloqui con i presidenti di Lega Pro e del Coni alla separazione con Zavaglia e Di Iorio, dal nuovo Cda al mercato chiuso, l'azionista di maggioranza dell'Arezzo ci ha messo di nuovo la faccia: ''Tra quattro mesi svelerò tutti i retroscena, adesso me ne sto buono e zitto''



Marco Matteoni, presidente dell'Us Arezzo dal 3 gennaio''E' inutile stare qui a dire che quello è una marchetta e quello no. Non serve a niente, voglio proteggere la squadra e farla lavorare per quattro mesi in una bolla di serenità. Chiedo aiuto all'ambiente, alla stampa e mi metto io in prima linea''.

Marco Matteoni, dopo aver ingoiato il boccone amaro di una sconfitta casalinga che non rende giustizia a quanto visto sul campo, mette la faccia davanti a microfoni e telecamere e rimanda a fine stagione il redde rationem con il passato, i pettegolezzi e i sassolini da togliersi dalle scarpe. Del VaffaDay aveva già parlato la scorsa settimana e ribadisce il concetto nel post gara di Arezzo-Piacenza, non prima di aver rasserenato gli interlocutori sulla salute economica della società.

''Di qui a giugno abbiamo le coperture finanziarie per la gestione e quindi possiamo stare sereni'' spiega il presidente, che ripercorre le tappe che hanno portato alla separazione da Franco Zavaglia e Piero Di Iorio, direttore generale e direttore tecnico nonché consiglieri d'amministrazione del club.

''Avevo trascurato alcuni input che mi erano arrivati, poi ho dovuto decidere. Io non amo litigare, ma ho capito che bisognava dividere le nostre strade per evitare cataclismi. Se c'è qualcosa in particolare che mi ha dato fastidio? Sì, ma lo dirò tra quattro mesi. E poi c'è chi mi aveva chiesto esplicitamente un segnale per avvicinarsi economicamente all'Arezzo. E il segnale era che l'area tecnica fosse libera. Il nuovo Cda lo farò più avanti, adesso non ho in mano i nomi giusti. Di sicuro affiderò la vicepresidenza a Orgoglio Amaranto''.

Matteoni, che alla vigilia della partita aveva svelato di aver ricevuto offerte di mercato per Moscardelli (''un mio collega presidente ha chiesto a me di fare il prezzo, ho risposto che il giocatore è incedibile''), nell'ultimo periodo ha intensificato la sua attività diplomatica. Ha incontrato il presidente della Lega Pro, Gabriele Gravina, in un periodo caldo come questo che precede l'elezione del nuovo capo della Figc. Si è visto a Roma con il presidente del Coni, Giovanni Malagò, con il quale ha parlato del progetto stadio per l'Arezzo.

L'azionista di maggioranza dell'Arezzo si sta calando dentro il nuovo ruolo, con la scadenza del 16 febbraio sempre più vicina, le penalizzazioni che incombono e la salvezza da conquistare. ''Il mercato è chiuso in entrata e in uscita. Se avessimo ventinove pippe in rosa, sarebbe diverso. Ma la squadra c'è, nel secondo tempo ho visto una prestazione da centroclassifica di B. Lasciamo in pace i giocatori, se c'è da prendersela con qualcuno prendetevela con me...''.

  

scritto da: La Redazione, 29/01/2018





Matteoni: ''Difendo la squadra e preparo il vaffa day''

Arezzo-Piacenza 1-2
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