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AMARANTO TV

SERIE D GIRONE E - 1a giornata

RISULTATI CLASSIFICA PROSSIMO TURNO
Flaminia4 set15Livorno
Gavorrano4 set15Tau Altopascio
Ghiviborgo4 set15Ponsacco
Orvietana4 set15Arezzo
Poggibonsi4 set15Grosseto
Sangiovannese4 set15Ostiamare
Seravezza4 set15Città di Castello
Trestina4 set15Pianese
Terranuova4 set15Montespaccato
MONDO AMARANTO
Margherita, Angiolo e Sara - Bruxelles
NEWS

Quella volta che... l'Arezzo giocò (e vinse) sul fango di Ponsacco

17 novembre 1996, primo anno di C2 dopo il fallimento e la ripartenza dai dilettanti. Gli amaranto di Cosmi segnano con Bruni, vengono rimontati da Pilleddu (che si prese del "capellone" per tutta la partita), poi conquistano i tre punti grazie a Nofri. Terreno osceno, scambi di vedute tra tifosi, uno stadio da prima categoria e un portiere preso in giro per un'ora e mezza



il biglietto per la partita di Ponsacco del novembre 1997Stagione 1996/1997, serie C2 girone B. L’Arezzo di Serse Cosmi viene dalla vittoria del Campionato Nazionale Dilettanti e arrivano anche buoni risultati per essere il ritorno tra i professionisti. La Ternana vince il campionato, gli amaranto terminano quarti in graduatoria e agli spareggi promozione se la vedono con la Maceratese (giunta terza). Purtroppo contro i biancorossi marchigiani non va come chiunque di noi avrebbe sperato: al “Comunale” nella gara di andata l’Arezzo (in maglia bianca e sotto un vero e proprio diluvio) va in vantaggio con Di Corcia ma viene raggiunto, e nella gara di ritorno soccombe per 1-0 (in mezzo a una distesa di piatti di carta bianco e rossi usati dai tifosi locali come coreografia). Tra le altre cose ricordo con particolare amarezza e dispiacere l’andata dei play off perché ascoltai la partita alla radio sul divano di casa, con la febbre alta, e nonostante mia mamma (rimasta a casa con me) mi dicesse di non agitarmi, al gol del vantaggio feci il diavolo a quattro, e ricordo ancora con qualche brivido l’esultanza di Di Corcia nelle immagini televisive. Purtroppo tutto ciò è rimasto fine a se stesso, e io detti la colpa alla nostra maglia bianca, perché in casa dovevamo giocare in amaranto. A parte questi episodi, stavolta parlerò della partita di Ponsacco del 17 novembre 1996, undicesima del girone di andata. In apparenza può sembrare una partita “ordinaria”, con uno scenario distante anni luce dai grandi campi calcati negli ultimi anni e descritti negli ultimi articoli, distante dalle partite memorabili che hanno fatto la storia dell’Arezzo, ma estremamente vicina alla nostra realtà, perché la casacca rossoblu del Ponsacco era indossata da un certo Corrado Pilleddu, che dalla stagione successiva entrò nei cuori amaranto. Di quella giornata ricordo molti piccoli episodi interessanti, a partire da una scritta arancione su un muro fuori dal ristorante dove andammo a pranzare che recitava “Forza Ponsacco, alè arancio blu!” con chiare discordanze, dato che i colori sociali dei pisani sono il rosso e il blu.

 

Poi ricordo che lo stadio era da prima categoria (a voler essere magnanimi), con la tribuna coperta fatiscente, due minuscole gradinate scoperte ai lati della stessa e poi nient’altro. Dietro alla rete che circondava tutto il campo solo una striscia di cemento, dove i sostenitori amaranto erano ammassati e dove la visuale era pressoché nulla. Si vedeva sicuramente meno che in piedi al Saracino. Fortunatamente non fu un mio problema, perché trovai posto in quel pezzo di tribuna scoperta, e quindi ebbi una visuale abbastanza decente. Il campo da gioco era in condizioni a dir poco pessime, era una sorta di acquitrino, perché evidentemente in settimana aveva piovuto parecchio, e ricordo un episodio divertente a riguardo: una volta seduti, un sostenitore amaranto vicino a noi si lamentò ad alta voce per il prezzo del biglietto (mi sembra che era 10.000 lire) rapportato alle condizioni di stadio e terreno di gioco, e un anziano sostenitore del Ponsacco rispose piccato dicendo “noi non siamo di città come voi”. La contro risposta del sostenitore aretino fu: “qui non è manco per i maiali, altro che città!”. E quello fu il preambolo all’incontro, che poi si mise bene, perché passammo in vantaggio con un colpo di testa di Bruni, a seguito di una clamorosa gaffe del portiere locale, che urlò “lascia!” a squarciagola, ma bucò clamorosamente l’intervento e ci consentì di segnare. L’estremo difensore del Ponsacco fu deriso per tutto l’incontro, perché la sua chiamata si sentì nitidamente, e ogni volta che c’era una palla lunga o un cross tutti gli aretini gli urlavano “lascia!” a presa di giro. Nonostante il pareggio dei padroni di casa (firmato proprio da Pilleddu) e qualche altro grattacapo, Nofri (allora capitano della squadra) ci riportò in vantaggio e portammo a casa quella vittoria. Ricordo anche che Bobo venne pesantemente offeso per tutto l’incontro, e si prese del “capellone” dall’inizio alla fine. Questo ovviamente per quello spirito da guerriero che ha sempre dimostrato, anche in maglia amaranto, che poi ha ovviamente cancellato tutto quello che di brutto o antipatico la gente poteva pensare di lui. Almeno per come la vedo io.

 

scritto da: Daniele Turchini, 28/03/2012





COMMENTI degli utenti

Commento 1 - Inviato da: Hic Sunt Leones 75, il 28/03/2012 alle 14:29

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le persone piu   dementi   di  tutti  li ho trovati a ponsacco...,  cattivi  come non pochi  dietro la recinzione  ( mi ricordo tra l altro un coglione con la figlia che ci insultava ) .., poi  al semaforo...restarono  muti e immobili....  

sono  proprio  meticeipisani

Commento 2 - Inviato da: Amaranta, il 28/03/2012 alle 21:10

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Non c'ero, mannaggia mi son persa tutti questi simpatici aneddoti.

“Forza Ponsacco, alè arancio blu!”con chiare discordanze, dato che i colori sociali dei pisani sono il rosso e il blu.

Alooo', manco sanno quali sono i loro colori!!!! O chi lo ha scritto aveva qualche problemino di daltonismo.....Surprised

Commento 3 - Inviato da: il ferro, il 28/03/2012 alle 21:42

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veramente che popolo di babbei.....pontedera,ponsacco.....la provincia di pisa in generale è la culla della gente più ignorante e pecorona della storia. CHE TRASFERTA DI MERDA.....

 

SEMMAI QUELLA A MACERATA è UNA DELLE PIù STORICHE IN ASSOLUTO......6 ORE DI TRENO. solo di fumo passivo ancora ripiscio cannabinoidi.....gente de 50 anni(non si fa nomi e uno è anche morto) disintegrarono il treno. era un treno a scomparti. all' arrivo era una carrozza vuota,con le porte tirate a ogni stazione di passaggio.....appena scesi subito a tonfi coi locali......con uno scambiai anche la sciarpa. lui mi dette la sua e io gli detti un bel puntone. pari e patta.....2 ore a darci dei falliti. sosta del treno a fabriano con bar della stazione saccheggiato con la titolare che chiedeva a un noto tossico di pagare la bottiglietta d'acqua che aveva preso.....CHE RIDERE....

scomparto  fossa etrusca: i du ferri,aloee,sotuttoio, il giambo e il nero.(me pare),col brutto che voleva fumare e prese la sòla più bella della storia.....6 ore andare e 6 ore tornare.

Ma sempre meglio della vicinissima trestina

 

Commento 4 - Inviato da: scossa, il 28/03/2012 alle 22:08

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non confondiamo pontedera con ponsacco......

Commento 5 - Inviato da: il ferro, il 28/03/2012 alle 22:37

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two merd is megl che one

Commento 6 - Inviato da: Amaranta, il 29/03/2012 alle 08:43

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 a fabriano con bar della stazione saccheggiato

Gia', e per questa bella bravata,  al ritorno ci chiusero il bar e morivamo tutti di sete. Fila interminabile alla fontanina della stazione per riempire le bottigliette, e io che non avevo avuto l'accortezza di tenermi la bottiglietta dell'andata, arrivai ad Arezzo praticamente disidratata.

gente de 50 anni disintegrarono il treno.

Sembra quasi che te ne stia vantando

6 ORE DI TRENO.

Mi sono pentita due miliardi di volte di non esserci andata in auto....

 

Commento 7 - Inviato da: il ferro, il 29/03/2012 alle 12:25

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Sembra quasi che te ne stia vantando

 

da cosa lo evinci???

Commento 8 - Inviato da: alti60, il 29/03/2012 alle 14:17

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ponsacco ci andai in macchina con amici e futura maglie al seguito,alla fine davanti ad un circolo arci mi accorsi dallo specchietto retrovisore che un bischero pisano mi rincorreva e tirò un sasso rivelatosi poi una zolla colpi il paraurti posteriore... nemmeno il tempo di frenare ed avevo già le mani al collo dello scemo con la mia signora che cercava di liberare lo stesso collo dalla mia stretta visto che il tizio era già paonazzo lo salvò l'arrivo dei carabinieri che lo fermarono gli lascia i segni sul collo e un labbro sanguinante,purtroppo mi persi la finale di macerate causa matrimonio Smile

Commento 9 - Inviato da: alti60, il 29/03/2012 alle 14:18

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scusate gli errori Cry

Commento 10 - Inviato da: il ferro, il 29/03/2012 alle 17:12

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MA PROPRIO QUEL GIORNO TE DOVEVI SPOSARE....RIMANDA,NO????Laughing

Commento 11 - Inviato da: alti60, il 30/03/2012 alle 09:35

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Ferro era già tutto programmato da quasi un anno chi si aspettava quella finale,però l'anno dopo la finale di pistoia non me la so persa vai.. moglie a casa a badare il citto bighino (2 mesi)io sul primo treno ahahahah troppo bello,al ritorno allo stadio moglie e citto presenti ad aspettarci bellissimo Laughing

Commento 12 - Inviato da: il ferro, il 30/03/2012 alle 10:36

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IL TERZO TRENO!!! ARRIVA IL TERZO TRENO!!!!