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SERIE D GIRONE E - 1a giornata

RISULTATI CLASSIFICA PROSSIMO TURNO
Flaminia4 set15Livorno
Gavorrano4 set15Tau Altopascio
Ghiviborgo4 set15Ponsacco
Orvietana4 set15Arezzo
Poggibonsi4 set15Grosseto
Sangiovannese4 set15Ostiamare
Seravezza4 set15Città di Castello
Trestina4 set15Pianese
Terranuova4 set15Montespaccato
MONDO AMARANTO
Ilaria e Massimiliano a Berlino
NEWS

Anticipo udienza, 300mila euro, prelazione titolo sportivo. Ecco tutti i nodi da sciogliere

Piano A, cambiare la data dell'udienza del collegio fallimentare fissata per il 15 marzo. Piano B, organizzarsi in modo da rispettare comunque la scadenza del 16, così da non incappare in un'altra penalizzazione e vedersi sottrarre definitivamente la fiducia delle istituzioni calcistiche e dell'Aic. Sono giorni frenetici per l'Arezzo, la cui attività è in stand by da settimane. Dalla raccolta fondi per l'esercizio provvisorio alla garanzia di acquisire quote sociali quando partirà l'asta: gli imprenditori chiedono rassicurazioni al sindaco. In attesa della nomina del curatore



Piano A, anticipare l'udienza del collegio fallimentare fissata per il 15 marzo. Piano B, organizzarsi in modo da rispettare comunque la scadenza del 16. Sono giorni frenetici questi, con l'attività sportiva dell'Arezzo in stand by e quella amministrativa ridotta ai minimi termini. Tutto passa dal verdetto dei giudici, che hanno in mano il destino della società, da decidere in punta di diritto e sulla base di valutazioni oggettive ma che lasciano spazio a un margine di discrezionalità.

Se il piano A andrà in porto si saprà nel giro di 48/72 ore. Non è facile, perché il tribunale è già oberato di lavoro e bisogna rispettare i tempi tecnici per le notifiche di rito e i vari adempimenti. Qualche spiraglio comunque esiste e l'Arezzo accoglierebbe l'anticipo con un grosso sospiro di sollievo: in quel caso non bisognerebbe lottare contro i minuti per rispettare la scadenza fissata dalla Lega, con 300mila euro da versare per non incappare in un'altra penalizzazione e vedersi sottrarre definitivamente la fiducia delle istituzioni calcistiche e dell'Aic.

Al piano B, comunque, in Comune ci hanno pensato. Reperita la disponibilità di fondi da parte di vari imprenditori, inclusi quelli rappresentati da Ermanno Pieroni (che comunque devono ancora incontrarsi con Ghinelli), va delineata la strada da un punto di vista tecnico. Se l'esercizio provvisorio venisse concesso il 15 sera, ci sarebbero margini ridottissimi per i versamenti sul conto dell'Us Arezzo, da cui, di lì a ventiquattr'ore, dovrebbero partire i bonifici richiesti dalla Lega. Probabile che la somma necessaria venga accantonata già in questi giorni su un conto apposito garantito dalla firma del sindaco.

Inoltre c'è un secondo aspetto da considerare. Alcuni finanziatori hanno dato l'ok a una semplice, ancorché provvidenziale, sponsorizzazione. Altri sarebbero interessati, tra qualche mese, ad acquisire quote sociali e mettere a frutto l'investimento fatto per sostenere l'esercizio provvisorio. Il titolo sportivo, come noto, andrebbe all'asta a fine stagione e ci sono investitori che gradirebbero una sorta di diritto di prelazione al riguardo, in modo da non rischiare di mettere denari a fondo perduto e vedersi poi sfilare l'Us Arezzo, a quel punto senza debiti e magari salvo sul campo, da qualche nuovo acquirente. L'amministrazione, e pure la Lega, stanno studiando una clausola al riguardo ma molto dipenderà dal curatore che verrà scelto dal collegio. Da lui e dal suo acume dipenderà buona parte del futuro amaranto. 

 

scritto da: Andrea Avato, 05/03/2018





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