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SERIE D GIRONE E - 1a giornata

RISULTATI CLASSIFICA PROSSIMO TURNO
Flaminia4 set15Livorno
Gavorrano4 set15Tau Altopascio
Ghiviborgo4 set15Ponsacco
Orvietana4 set15Arezzo
Poggibonsi4 set15Grosseto
Sangiovannese4 set15Ostiamare
Seravezza4 set15Città di Castello
Trestina4 set15Pianese
Terranuova4 set15Montespaccato
MONDO AMARANTO
Mino e Luca allo stadio
NEWS

L'Arezzo ricomincia da una big. Viterbese grandi nomi, ma nell'ultimo mese ha rallentato

Gli amaranto dopo quasi un mese tornano in campo e vanno a sfidare la quarta in classifica. In panchina l'ex Stefano Sottili, terzo allenatore stagionale dopo Bertotto e Nofri. I laziali, dopo aver conquistato 24 punti in dieci giornate a cavallo della sosta, hanno tirato il freno: solo un pari nelle ultime tre giornate, anche se mercoledì a Cosenza si sono guadagnati la finalissima di Coppa Italia. Iannarilli, Baldassin, gli ex Rinaldi e Calderini, Jefferson i punti di forza



mister Stefano Sottili, ex amarantoDopo quasi un mese di sosta forzata, l’Arezzo riparte dalla difficile trasferta in terra laziale ospite della Viterbese. I gialloblù al momento occupano il quarto posto in classifica con 46 punti.

 

Storia e Società. Dopo il fallimento dell’estate 2013, la società è rinata grazie al vulcanico Piero Camilli. L’ex patron del Grosseto, allora presidente della Castrense, decise di portare a Viterbo il titolo sportivo della sua squadra creando l’A.D.C. Viterbese Castrense. Ripartita dall’Eccellenza, al primo colpo ha ottenuto subito la promozione in D e due stagioni fa ha riconquistato il professionismo, vincendo anche lo scudetto di categoria. Camilli è imprenditore nel settore dell'allevamento e della lavorazione delle carni ovine, proprietario dell'azienda ILCO, con sede ad Acquapendente e operativa a livello nazionale e internazionale. Da anni è impegnato anche in politica: prima come consigliere al comune di Grotte di Castro, dove nel giugno 2009 è diventato sindaco in rappresentanza di una lista civica di centro-destra. Oltre al Grosseto, in passato ha detenuto, dal 2009 al 2011, anche quote societarie del Pisa. Carattere forte, schietto nelle proprie dichiarazioni, in Maremma, dove aveva sfiorato anche la serie A, si era guadagnato la fama, che quest’anno ha riconfermato, di “mangia allenatori”. In estate pareva prossimo a cedere la società ad un gruppo di imprenditori guidati da Luca Tilia, ma il passaggio non è avvenuto per mancati adempimenti di alcune condizioni, considerate da Camilli essenziali.

 

Allenatore. Valerio Bertotto il 9 ottobre è stato esonerato dopo la sconfitta casalinga contro il Monza. Al suo posto è arrivato Federico Nofri, che dopo appena un mese, il 14 novembre, è stato sollevato dall’incarico. Al suo posto è stato ingaggiato l’ex tecnico dell’Arezzo, Stefano Sottili. Nato nel 1969 a Figline Valdarno, ex difensore di Spezia, Bologna e Sansovino, in carriera prima degli amaranto aveva guidato tra le altre Carpi, Venezia, Pistoiese e Bassano. Allenatore che non ha bisogno di grosse presentazioni, è meticoloso nel lavoro sul campo, che fa sfruttare molto il lavoro degli esterni. Per lui sarà una sorta di rivincita visto la separazione consumata la stagione scorsa.

 

il portiere Antony Iannarilli, punto di forza dei gialloblùRosa. L’esperto direttore sportivo Nelso Ricci ha messo in atto diverse operazioni per cercare di accontentare il proprio tecnico. Sono arrivati Rinaldi dall'Arezzo, il terzino De Vito (Siracusa), il regista Checchin (Brescia, via Hellas), Bizzotto (Cittadella), Claudio De Souza (Reggina), Mosti (Gavorrano) e due ex amaranto come Alessio Benedetti (Catanzaro) e soprattutto Elio Calderini (Foggia). Hanno lasciato la Tuscia Sorbo (Trento), Kabashi (Livorno), Tortori (Carrarese) e Razzitti (Bassano).

 

Formazione. Sottili dovrà fare a meno dei lungo degenti Pacciardi, Varutti e Musacci e fare i conti con la stanchezza della partita di Coppa giocata mercoledì a Cosenza (i gialloblù hanno conquistato la finalissima). Dovrebbe affidarsi nuovamente al 4-4-2.

In porta Iannarilli, difesa con da destra a sinistra Celiento, Sini, Rinaldi (in dubbio per un problema fisico) e Peverelli. Centrocampo con la cerniera centrale formata da Di Paolantonio e Baldassin, mentre sugli esterni Vandeputte e Calderini. In avanti il tandem formato da De Sousa e Jefferson.

Principali alternative Pandolfi, Sanè, M’Baye e Atanasov in difesa, Benedetti, Checchin (in dubbio per un problemino fisico), Cenciarelli e Zenuni in mediana e Méndez, Bismark (altro ex) e Mosti in avanti.

 

Punti di Forza. Antony Iannarilli, estremo difensore reattivo, bravo tra i pali, ottimo senso della posizione e temperamento per guidare la difesa, contratto in scadenza a fine anno (dovrebbe salire in B); Daniele Celiento, difensore esterno (o centrale alla bisogna) rapido, tignoso in marcatura; Michele Rinaldi, esperto difensore centrale, bravo nel gioco aereo e nel guidare il reparto, pericoloso anche nell’area avversaria; Luca Baldassin, catalizzatore del gioco, agonista, che in questa stagione sta trovando con continuità (3 reti) la porta avversaria; Elio Calderini, portato ad Arezzo da Pieroni, estremamente dotato a livello tecnico, capace di trovare in ogni momento la giocata risolutrice, abile a partire da sinistra per accentrarsi e cercare la porta; infine Jefferson, carneade brasiliano dal 2009 in Italia, ottima struttura fisica, pericoloso se riesce a prendere posizione in area di rigore.

 

il rigore segnato da Razzitti nel match di andataPregi e Difetti. La squadra con l’arrivo di Sottili era stata capace di una strepitosa cavalcata (7 vittorie e 3 pareggi in 10 gare), risalendo la classifica fino alla terza posizione, ma nell’ultimo mese ha perso smalto, non è stata più capace di vincere (1 punto in 3 partite) ed è reduce dal ko di Siena. A confermare il momento non proprio positivo, la sconfitta di mercoledì nella semifinale di ritorno di Coppa Italia contro il Cosenza (2-1), che però non impedito ai laziali di raggiungere la finale, grazie alla vittoria (3-1) ottenuta nella gara d’andata.

Il mercato di gennaio ha messo in mano al tecnico di Figline una rosa rinforzata in ogni reparto, ricca di scelte, con cui può variare anche il modulo di gioco passando dal 4-4-2 al 4-3-3 o anche al 3-5-2. Squadra che potrebbe diventare la mina vagante per le posizioni di testa del campionato ed estremamente pericolosa in chiave play–off. Formazione con una ottima qualità tecnica, elevata soprattutto nel reparto offensivo con Calderini, Jefferson, De Sousa, Vandeputte che sono giocatori capaci di inventare la giocata che potrebbe risolvere la partita.

La difesa con l’arrivo di Rinaldi si è registrata e dal suo esordio nella gara di Carrara la squadra ha inanellato ben 5 partite (su 7) senza subite reti. Grazie anche a Iannarilli, Celiento, Sini e al lavoro di Sottili, è diventato uno dei reparti più solidi dell’intero girone, pressoché insuperabile nel gioco areo.

Il centrocampo si affida a Baldassin e Di Paoloantonio, un duo dinamico e con buone trame di gioco. Per capire la qualità della mediana della rosa della squadra di Camilli basta vedere come giocatori del calibro di Cenciarelli e Benedetti, che sarebbero titolari in molti club, ultimamente non stanno trovando una maglia da titolare, per non considerare la lunga assenza di Musacci.

L’attacco si poggia sulla fisicità di Jefferson e l’esperienza di De Souza, sulla gioventù, la verve e qualità di Vandeputte e Bismark e sulla classe e sull’imprevedibilità di Elio Calderini.

Squadra scorbutica da affrontare, con buone qualità e discrete individualità, quadrata in difesa, robusta in mediana, che soprattutto nel reparto offensivo ha varietà di scelta e soluzioni. Tra le mura amiche dell’Enrico Rocchi il cammino dei viterbesi è ottimo: 7 vittorie, 3 pareggi e 3 sconfitte (ultima datata 22 ottobre ad opera del Siena) con 21 reti realizzate e 14 subite.

 

Ultimo precedente. Risale allo scorso 29 aprile quando le due formazioni impattarono 0-0. Nella gara d’andata la partita si chiuse sull'1-1: gol di Moscardelli e pareggio su rigore di Razzitti.

 

scritto da: Mauro Guerri, 16/03/2018





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