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SERIE D GIRONE E - 1a giornata

RISULTATI CLASSIFICA PROSSIMO TURNO
Flaminia4 set15Livorno
Gavorrano4 set15Tau Altopascio
Ghiviborgo4 set15Ponsacco
Orvietana4 set15Arezzo
Poggibonsi4 set15Grosseto
Sangiovannese4 set15Ostiamare
Seravezza4 set15Città di Castello
Trestina4 set15Pianese
Terranuova4 set15Montespaccato
MONDO AMARANTO
Silvia e Jacopo ad Alberobello
NEWS

Piazza Grande (o Piazza Vasari)

Piazza Grande (o Piazza Vasari), con la sua forma trapezoidale, il piano inclinato, i diversi stili architettonici che si legano tra loro creando una combinazione unica, è considerata una delle piazze più belle e caratteristiche d’Italia.



Scorcio di Piazza Grande con il Palazzetto di Fraternita e le Logge VasarianePiazza Grande (o Piazza Vasari), con la sua forma trapezoidale, il piano inclinato, i diversi stili architettonici che si legano tra loro creando una combinazione unica, è considerata una delle piazze più belle e caratteristiche d’Italia.

Nell’Alto medioevo la cosiddetta platea communis, dove si svolgeva il mercato, era collocata subito fuori le mura. Con l’ampliamento della cinta, tra il 1994 e il 1200, la piazza fu risistemata
e inglobata intra moenia. Lungo i suoi lati si trovavano edifici importanti, come il Palazzo Vescovile sull’odierna via Seteria e la Pieve di Santa Maria Assunta, che dava sullo spiazzo con l’abside; altri furono realizzati nel corso del secolo come il Palazzo del Comune con l’imponente torre rossa (1232) e il Palazzo del Popolo (1278). Questi ultimi due subirono la mannaia di Cosimo dei Medici nel 1539, che li considerava di disturbo all’artiglieria della nuova fortezza.

Piazza Grande mantenne delle notevoli dimensioni fino all’esecuzione delle Logge Vasariane, nel secondo Cinquecento, che la ridussero nella parte nord. Seguire oggi il suo perimetro significa ripercorrere secoli di storia aretina.

Il lato sud della piazza con Palazzo LappoliScendendo lungo il lato nord si incontra il Palazzetto di Fraternita, meraviglioso edificio dove
elementi gotici, rinascimentali e tardo rinascimentali creano un’unione perfetta. Voluto dalla Fraternita di Santa Maria della Misericordia (o dei Laici) come sede della propria Magistratura, fu iniziato nel 1375, ripreso nel 1433 grazie a Bernardo Rossellino e terminato nel 1552 con il campanile disegnato da Giorgio Vasari e l’orologio di Felice Salvatore da Fossato. Attiguo al
capolavoro architettonico si trova l’elegante facciata del Palazzo del Tribunale, forse disegnata da Giorgio Vasari ma eseguita tra il 1669 e il 1681. A seguire l’inconfondibile abside romanica della Pieve di Santa Maria Assunta, struttura di origine paleocristiana, ricostruita nei secoli XI e XII, rinnovata nel corso del Duecento e oggetto di rimaneggiamenti nella seconda metà dell’Ottocento.

La scenografica fontana del XVI secolo ci porta sul lato ovest, connotato principalmente dal
quattrocentesco Palazzo Cofani-Brizzolari. La sua torre è precedente, del XII/XIII secolo, ed è detta “Faggiolana”. Secondo la tradizione fu proprietà del celebre condottiero ghibellino Uguccione della Faggiola, che fu podestà di Arezzo nel 1295. Nel secolo scorso, durante il Ventennio, venne restaurata e merlata alla guelfa.  Il pozzo sul lato di via Borgunto risale al 1932 e fu costruito al posto di quello del XV secolo.

Sul lato sud si scorge l’impronta medievale del luogo, grazie anche agli interventi di ripristino stilistico portati avanti negli Anni Trenta, che dotarono gli edifici di graziosi balconi lignei e, nel caso di Palazzo Lappoli, portarono a rialzare e merlare la torre, sbassata nel Settecento. Prima di salire per piaggia San Martino, al numero civico 4, si nota la casa resa famosa nel film Oscar La vita è bella dalla celebre scena della chiave che piove dall’alto.

Piazza Grande vista dal Palazzetto di FraternitaIl lato est è colmato dal Palazzo delle Logge, imponente costruzione progettata da Giorgio Vasari per conto della Fraternita dei Laici, che conferì l’incarico all’artista aretino il 19 luglio 1572. I lavori iniziarono nel 1573 e vennero terminati nel 1595. Di fronte al loggiato si trova una riproduzione della prima metà del Novecento della “colonna infame”, dove venivano legati i condannati per essere esposti al pubblico ludibrio. Qui nel 1822 era stata collocata la statua di Ferdinando III di Lorena, poi trasferita in cima a piaggia di Murello nel 1932.

Il mattonato, delimitato da fasce in travertino, è infine frutto di un rifacimento terminato nel maggio 2009, che ha permesso di sostituire la precedente pavimentazione novecentesca, ormai fatiscente.

Piazza Grande fa da scenario due volte all’anno alla Giostra del Saracino, una delle più famose
rievocazioni storiche italiane, e ogni primo week end del mese alla Fiera Antiquaria, la più grande e antica d’Italia tra quelle all’aperto.

scritto da: Marco Botti, 03/09/2010