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SERIE D GIRONE E - 1a giornata

RISULTATI CLASSIFICA PROSSIMO TURNO
Flaminia4 set15Livorno
Gavorrano4 set15Tau Altopascio
Ghiviborgo4 set15Ponsacco
Orvietana4 set15Arezzo
Poggibonsi4 set15Grosseto
Sangiovannese4 set15Ostiamare
Seravezza4 set15Città di Castello
Trestina4 set15Pianese
Terranuova4 set15Montespaccato
MONDO AMARANTO
vessilli amaranto ad Anfield Road - Liverpool
NEWS

Mesi di sproloqui e gufate sull'Arezzo. Qualcuno salvi Pippo dalle brutte figure (e noi da lui)

Il direttore generale e sportivo del Gavorrano è uno di quei personaggi che non sai se rispondergli per le rime, assecondando le sue manie di protagonismo, oppure non considerarlo manco di striscio, lasciandolo nell'anonimato. Difatti molti si chiederanno: ma chi è? Per guadagnarsi notorietà, da settimane pontifica sull'Arezzo, che è diventato il suo chiodo fisso. Vetrini, che al Comunale si presentò con i bodyguard per timore di prendere schiaffi e invece non se lo filò nessuno, ci ha definito cani ma lui di sicuro leone non è e, stando a quel che dice e scrive, nemmeno tanto aquila. Il confronto con l'eleganza di Pavanel è impietoso. E una risata, alla fine, lo seppellirà



Filippo Vetrini è uno di quei personaggi che non sai se rispondergli per le rime, assecondando le sue manie di protagonismo, oppure non considerarlo manco di striscio, lasciandolo nell'anonimato. Difatti molti si chiederanno: ma Filippo Vetrini chi è? 

E' il direttore generale nonché direttore sportivo del Gavorrano e da settimane scrive e dice castronerie contro l'Arezzo a getto continuo, interpretando il ruolo del dirigente in modo cialtronesco. Perché un conto è tirare l'acqua al proprio mulino e un conto è fare il fenomeno da tastiera. Basta scorrerne il profilo facebook per capire che ormai siamo diventati il suo chiodo fisso: ironie di bassa lega, frecciate, punzecchiature, sarcasmo.

Fino alla conferenza stampa post partita di sabato in cui sproloquia e si lamenta come solo lui sa fare, dicendo testualmente che se il Gavorrano riavesse indietro i 2 punti di penalizzazione, andrebbe ai play-out per colpa della differenza reti che lo sfavorisce nei confronti dell'Arezzo, ''squadra fallita e a cui sono state rinviate d'autorità dalla Lega tre partite di campionato''. Speriamo qualche anima pia gli abbia fatto notare che, anche con 2 punti in più, il Gavorrano sarebbe sempre dietro in classifica. E la differenza reti a Vetrini potrebbe servire al massimo per ripassare la matematica.

 

 

La panzana di due giorni fa è solo l'ultima perla di una lunga serie. Il 16 aprile Pippo commentò le vicende amaranto legate all'asta, chiudendo con un ''W l'Itaglia'' che forse, nelle sue intenzioni, voleva essere una chiosa simpatica, una battuta di spirito e invece si rivelò l'ennesima uscita da dilettante.

Vetrini, infatti, discetta senza sapere. Di parole a vanvera, riguardo l'Arezzo, ne ha tirate fuori a iosa, anche il giorno in cui si presentò al Comunale scortato dai bodyguard personali, temendo di essere preso a schiaffi da non si sa chi. Non successe perché non lo conosce e non se lo fila nessuno, anche se ora, a forza di sproloquiare, un po' di notorietà se l'è guadagnata. 

Pochi giorni prima il patron del Gavorrano, Luigi Mansi, prendendo a pretesto l'arbitraggio della partita con il Pontedera, si era lanciato in un'intemerata contro la Lega e, guarda caso, contro l'Arezzo, parlando di campionato falsato e chiosando con un elegantissimo ''questo non è più calcio, è mafia''. Disse proprio ''mafia''. Così, tanto per offendere gratis.

 

 

Il Vetrini, tornando al giorno dello scontro diretto, in sala stampa fece il mellifluo e spiegò che ''non c'era nulla di personale con l'Arezzo, ma che le rimostranze erano solo contro il rinvio arbitrario di tre partite disposto dalla Lega''. Poi addirittura aggiunse che lui in provincia di Arezzo ci abita e ''figurarsi se c'è qualcosa contro la società e contro la tifoseria''. Non solo, espresse pure ''massima solidarietà''.

La solidarietà la esprimiamo noi a lui, che da mesi guarda assiduamente quel che succede in casa nostra. E gufa. Anzi, gufava. Adesso che gli è andata male (ma il bruciore di stomaco passa dopo qualche giorno, tranquillo) al massimo può fare gli scongiuri per lo spareggio con il Cuneo.

Vetrini ha proprio un nervo scoperto. Il giorno del deferimento del Gavorrano, scrisse "sui cadaveri dei leoni festeggiano i cani credendo di aver vinto. Ma i leoni rimangono leoni e i cani rimangono cani". Il riferimento, ovvio, era all'Arezzo. Poi aggiunse, per non smentirsi, che il Gavorrano mai sarebbe stato penalizzato. Infatti....

 

 

Ad Arezzo saremo anche cani, di sicuro Vetrini (l'unico nella storia ad essersi presentato al Comunale con la scorta) tanto leone non è. E nemmeno tanto aquila, dato che sulla vicenda delle penalizzazioni amaranto, delle partite rinviate, dello sciopero proclamato dall'Aic, dell'esercizio provvisorio ha messo in fila una boiata dietro l'altra con una superficialità imbarazzante.

In ogni caso, abbiamo dedicato a Pippo fin troppo spazio. Finiamola qui e riascoltiamo le parole sincere, trascinanti, eleganti, mai fuori posto che ha pronunciato mister Pavanel in questo periodo così difficile, mentre gli sciacalli scrivevano post su Facebook e blateravano ai microfoni. Il confronto è a dir poco impietoso e una risata li seppellirà.

 

scritto da: Andrea Avato, 07/05/2018





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