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SERIE D GIRONE E - 1a giornata

RISULTATI CLASSIFICA PROSSIMO TURNO
Flaminia4 set15Livorno
Gavorrano4 set15Tau Altopascio
Ghiviborgo4 set15Ponsacco
Orvietana4 set15Arezzo
Poggibonsi4 set15Grosseto
Sangiovannese4 set15Ostiamare
Seravezza4 set15Città di Castello
Trestina4 set15Pianese
Terranuova4 set15Montespaccato
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Prato, quanti guai: ultimo e deferito. Ma la squadra non molla e punta ai play-out

I prossimi avversari dell'Arezzo sono in fondo alla classifica e con un processo dietro l'angolo per presunte irregolarità nel tesseramento di calciatori minorenni africani. Mister Catalano, ex amaranto, verso la conferma del 3-4-3. L'aretino Martinelli in difesa, l'under Fantacci, gli attaccanti Piscitella e Ceccarelli tra i punti di forza. I numeri non sono granché: peggior difesa del torneo e sette sconfitte casalinghe. Però i biancazzurri hanno conquistato 5 punti nelle ultime tre partite: l'obiettivo è evitare la retrocessione diretta



la formazione del Prato che perse di misura al ComunaleDopo il risultato negativo contro il Monza, l’Arezzo cerca il pronto rilancio nella sfida, sul neutro di Pontedera, contro il Prato. I biancoazzurri con 25 punti in classifica occupano l’ultimo posto in graduatoria.

 

Storia e Società. Solo una stagione (il 19 luglio 2016 c’era stato il passaggio del 51% delle quote societarie) è durata l’esperienza di Orgoglio Pratese alla guida del club. Il trust era rappresentato da Mirko Cecconi e si finanziava anche tramite l’azionariato popolare. A guidare la società era stato eletto Nicola Radici. In estate la maggioranza della società è tornata alla famiglia Toccafondi (che in precedenza aveva guidato il club per quasi 40 anni), con Paolo che è stato nominato presidente. Prima di lui, il padre Andrea era stato al timone per ben 35 anni. Andrea è Presidente del cda di Koinè Spa, azienda leader nel mercato del trasporto italiano ed internazionale, mentre Paolo è stato ex portiere di buon livello. Il nuovo presidente al termine dello scorso campionato si è trovato al centro di un’inchiesta nata da una possibile truffa ai danni dello Stato, riguardante calciatori minorenni africani che sarebbero entrati illegalmente in Italia. Nei giorni scorsi Toccafondi è stato deferito dalla Procura Federale per queste irregolarità. Nel deferimento manca qualsiasi riferimento al match col Tuttocuoio degli ultimi playout, sul quale erano state avviate le indagini per una presunta combine.

 

Allenatore. In panchina siede sempre Pasquale Catalano. Classe ’71, pugliese di Bari, una carriera da centrocampista trascorsa nei campi di serie C, con una stagione anche ad Arezzo nel 96/97 con Serse Cosmi in panchina. Nel 2013 è stato vice allenatore al Bellaria Igea Marina prima di entrare, nella passata stagione, nello staff di mister De Zerbi con il Palermo in Serie A. E' alla sua prima esperienza come “head coach”. Scelto direttamente dal presidente Toccafondi, che ha affidato la panchina ad un esordiente, cogliendo di sorpresa critica e tifosi pratesi. 

 

Pasquale Catalano, 47 anni, ex amarantoRosa. Il direttore sportivo Gianni Califano nel mercato di riparazione ha rinnovato profondamente la rosa a disposizione di Catalano. Sono arrivati solo giocatori under: Casale e Coccolo, seguito anche dall’Arezzo, dal Perugia, Zucchetti (Albinoleffe), Cistana e Bertoli (Brescia), Colli (Casertana), Carletti (Carpi) e Franklyn Akammadu (Fermana). Hanno lasciato la società Marzorati (Juve Stabia), Démoléon (Virtus Francavilla), Badan (Albinoleffe), Marini (Sassuolo), Tchanturia (Lokomotiv Tbilisi) e Vangi (Scandicci).

 

Formazione. Catalano dovrebbe riconfermare il 3-4-3. Sicuri assenti gli infortunati Carletti, Seminara e Polo. Alastra in porta, linea difensiva con Cistana, Casale e Martinelli. Sugli esterni a destra Bertoli e sull’out opposto Guglielmelli, in mediana Fantacci e Gargiulo. In avanti tridente con Piscitella, Ceccarelli e Akammadu. Come alternative Ghidotti, Coccolo e Zucchetti in difesa, Bonetto e Colli in mediana e Liurni, Orlando e Rozzi in attacco.

 

Punti di Forza. Da tenere d’occhio il giovane portiere Fabrizio Alastra, vent’anni compiuti ad ottobre, mandato dal Palermo a farsi le ossa a Prato dopo le esperienze dello scorso anno a Matera e Benevento: buoni fondamentali, maturo nonostante la giovane età, fisico esplosivo, considerato tra i migliori prospetti nel ruolo; il difensore centrale Riccardo Martinelli (’91), aretino, assente all’andata per squalifica, cresciuto calcisticamente nel Cesena, leader del reparto, forte in marcatura; Giammario Piscitella, classe ‘93, scuola Roma, arrivato a Prato nello scorso gennaio, è un destro a cui piace giocare a sinistra per convergere e provare il tiro, ha velocità, dribbling e buona confidenza con l’assist, è talentuoso ma estremamente discontinuo; Tommaso Ceccarelli, esterno offensivo mancino, 26 anni, capocannoniere della squadra con 11 reti, ala o seconda punta, rapido, temibile sui calci piazzati, con una buona resistenza fisica, capace di correre per novanta minuti; infine la nota più lieta in casa pratese ovvero Tommaso Fantacci, classe ’97, proprietà Empoli, 5 reti in stagione, centrocampista dai piedi buoni, senso della posizione e buona carica agonistica.

 

il gol di Moscardelli nel match di andataPregi e Difetti. Squadra ultima in classifica che sabato cercherà bottino pieno per provare ad evitare la retrocessione diretta, perché al momento la distanza dal quart’ultimo posto (occupato ora dal Gavorrano) è di 8 punti, il limite massimo per poter disputare i play-out. Formazione dall’età media molto bassa, dati alla mano la più verde dell’intero girone e di tutta la serie C, ringiovanita ulteriormente nel mercato di gennaio, con appena sei over in rosa. Il Prato in alcune occasioni, durante l’arco della stagione, ha peccato di inesperienza, commettendo errori che hanno compromesso il risultato. Fanalino di coda che però ancora non ha mollato: i 5 punti ottenuti nelle ultime tre gare (pareggi esterni con Arzachena e Olbia e vittoria interna con la Giana), lo stanno a dimostrare. Catalano prova sempre a giocare la partita con un atteggiamento propositivo, aiutato in queste ultime settimane da una buona condizione fisica.

La difesa, nonostante sia il reparto più esperto grazie a Ghidotti e Martinelli, è la peggiore dell’intero campionato (in terza serie solo l’Akragas ha fatto peggio), con ben 57 reti al passivo. Forte fisicamente, soffre se attaccata in velocità e va in difficoltà se presa tra le linee.

La mediana è insufficiente in fase di costruzione e fino ad ora è stata deficitaria anche in fase di non possesso e di interdizione. E’ il reparto più giovane della squadra e la mancanza di esperienza in categoria si è dimostrata un problema, anche se si sta mettendo in luce Fantacci.

Anche l’attacco ha numeri negativi: con 30 reti all’attivo è tra i meno prolifici del campionato. La mancanza di un vero bomber, lo scarso apporto in fase realizzativa in questa annata da parte di Piscitella (solo 2 reti) sono state in parte sopperite dalla grande stagione di Ceccarelli (seguito da Entella e Cittadella), che attaccante puro non è ma che con 11 reti ha tenuto a galla i suoi.

Il Prato sul sintetico del Mannucci ha raccolto la maggior parte dei suoi punti (19 su 25) con 5 vittorie, 4 pareggi e 7 sconfitte (ultima contro la Lucchese il 24 marzo). Lo score vede 22 reti realizzate e 28 subite.

Trattasi di avversario da rispettare e non da sottovalutare, perché gli ultimi risultati hanno riportato un minimo di serenità nell’ambiente e ridato certezze, che durante la stagione spesso erano mancate, dando convinzione a tutto il gruppo nello sprint finale per provare a raggiungere prima gli spareggi e magari poi la salvezza.

 

Ultimo precedente. Risale al 7 dicembre 2016 (1-2 per l’Arezzo) quando la prodezza in rovesciata e un gol da vero centravanti di Moscardelli ribaltarono la rete di Moncini. All’andata un gol di Moscardelli nel primo tempo, su errore di Alastra, decise la partita (1-0).

 

scritto da: Mauro Guerri, 20/04/2018





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