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AMARANTO TV

SERIE D GIRONE E - 1a giornata

RISULTATI CLASSIFICA PROSSIMO TURNO
Flaminia4 set15Livorno
Gavorrano4 set15Tau Altopascio
Ghiviborgo4 set15Ponsacco
Orvietana4 set15Arezzo
Poggibonsi4 set15Grosseto
Sangiovannese4 set15Ostiamare
Seravezza4 set15Città di Castello
Trestina4 set15Pianese
Terranuova4 set15Montespaccato
MONDO AMARANTO
Elisabetta e Silvia in visita al Camp Nou di Barcellona
NEWS

La carovana dei cinquecento. La gente ci crede: carica amaranto per l'ultima impresa

Tifosi mobilitati per sostenere la squadra dal settore ospiti. A Carrara, se la combinazione di risultati sarà quella giusta, potrebbe arrivare il pass per la salvezza diretta. Sarebbe l'incredibile epilogo di una stagione in cui, a un certo punto, erano venute meno tutte le speranze. Forza Arezzo, con la grinta e col cuore!



La prima riflessione oggi, anche per smorzare la tensione palese e divagare un attimo, la (de)merita la giustizia sportiva, che già la settimana scorsa avrebbe dovuto decidere riguardo al nostro primo ricorso avverso una delle due penalizzazioni di 6 punti, e invece niente. Non contenti, hanno deciso di lavarsene le mani anche questa settimana, a tempo già ampiamente scaduto, con il chiaro intento di deliberare a bocce ferme, in pratica decidendo di non decidere per non influire sul corso “naturale” del campionato, anche se di naturale non c’è stato nulla in questa stagione, non ultimo proprio il totale delle penalizzazioni, onestamente esorbitante. Non aspettiamoci una mano stasera se non saremo salvi con le nostre forze: i Ponzio Pilato del terzo millennio si guarderanno bene dal toccare il loro castello di carte che si regge in piedi per miracolo. Tant’è, ingolliamo l’ennesimo boccone di questa stagione e non pensiamoci più. Anzi, mi piace credere che la rabbia e la frustrazione per la tempistica della giustizia sportiva si trasformi in energia supplementare, una sorta di “kers” di Formula 1 da utilizzare alla bisogna per portare a casa la vittoria che ci potrebbe regalare una salvezza insperata fino a poche settimane fa.

 

E a pensarci bene, forse è proprio la voglia di rivalsa, l’idea di andare a prendersi un obiettivo che sembrava irraggiungibile contro tutto e contro tutti, contro ogni pronostico, contro chi ha provato a farci sprofondare e contro gli sciacalli pronti a ballare sulla nostra tomba, ciò che ci ha tenuti vivi finora, gettando il cuore oltre l’ostacolo, sfidando anche il fiato corto, la mente annebbiata e i muscoli a pezzi. Come ha detto Pavanel, manca ancora una salita, la più ripida, la più impervia: il Giro d’Italia partiva ieri e la metafora, quindi, è quanto mai calzante. Forza Arezzo, in piedi sui pedali e via, verso l’ultimo traguardo. Purtroppo non dipende solo da noi, dato che neanche un punto hanno avuto il fegato di ridarci, ma anche dal Siena “B” che scenderà in campo contro il Prato. Non aspettiamoci nulla neanche da loro… Francamente vorremmo almeno che ognuno facesse la sua parte onorevolmente, visto che siamo stati accusati da certi benpensanti di falsare il campionato continuando a giocare, ma non pensiamo neanche a questo.

 

Pensiamo solo al campo, alla partita contro la Carrarese e poi alla fine faremo i conti. Di solito non ci dice bene quando in parallelo bisogna guardare ai risultati sugli altri campi, ma anche questa è una storia che prima o poi dovrà cambiare. La storia recente ci ha insegnato che alle volte le cose mutano e la ruota gira davvero: la verità è che quando è scoppiato il bubbone, temevamo di chiudere i battenti anzitempo, come nel 1993… Poi è arrivato l’esercizio provvisorio e già ci sembrava un miracolo ricominciare a giocare e avremmo firmato col sangue anche la disputa dei playout, persino dall’ultimo posto pur di avere un’àncora di salvezza. E ora, addirittura, ci troviamo all’ultimo capitolo con la chance di salvarsi senza spareggi. È davvero tanta roba essere a questo punto a giocarci le nostre carte.

 

Ci avevano tolto tutto: il coraggio di sognare, la speranza di vedere ancora la nostra squadra del cuore vincere in campo, anche solo il pensiero di poter esultare ancora una volta per un gol segnato; invece con la testa, con la forza di volontà, con il gruppo, col sudore e i sacrifici e con un’incredibile unione d’intenti di tutto l’ambiente ci siamo gradualmente ripresi la speranza, l’ottimismo, poi i gol, le esultanze e i tre punti, l’estasi e la consapevolezza della nostra forza. Ma non è ancora finita: c’è quest’ultimo atto, un’altra squadra da battere, un’altra battaglia da vincere anche sugli spalti, un’altra ora e mezza in cui sostenere gli amaranto senza sosta e senza farsi prendere dallo sconforto se da Pontedera dovessero arrivare notizie infauste. C’è una voglia pazzesca di esplodere scacciando via tutta l’apnea, le apprensioni, le paure, la disperazione, la rabbia e il disgusto covati in questa stagione interminabile; di scoppiare in un’esultanza incontenibile, definitiva e liberatoria, in un urlo o in un pianto di gioia. Speriamo sia davvero l’ultimo atto e che finisca proprio come quel sogno che poco tempo fa era inconcepibile e a cui ora, invece, abbiamo di nuovo il coraggio di credere. Forza Arezzo, con la grinta e col cuore; forza Curva Sud, con la stessa passione. Andiamo a prenderci questa salvezza!

 

scritto da: Luca Amorosi, 05/05/2018





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