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SERIE D GIRONE E - 1a giornata

RISULTATI CLASSIFICA PROSSIMO TURNO
Flaminia4 set15Livorno
Gavorrano4 set15Tau Altopascio
Ghiviborgo4 set15Ponsacco
Orvietana4 set15Arezzo
Poggibonsi4 set15Grosseto
Sangiovannese4 set15Ostiamare
Seravezza4 set15Città di Castello
Trestina4 set15Pianese
Terranuova4 set15Montespaccato
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Fabio in trasferta a Gallipoli
NEWS

OA rompe l'idillio nella Ss Arezzo. ''Siamo trascurati. Più rispetto oppure usciamo dal Cda''

L'assemblea di ieri sera si è chiusa con le parole sferzanti di Duccio Borselli e Roberto Cucciniello, presidente e vice del comitato: ''La gestione delle ultime settimane non ci è piaciuta per niente. Chiediamo la stessa considerazione che ci veniva riservata nel momento più critico. Adesso invece nessuno ci cerca più''. Durante la serata è stato presentato il progetto WeAr, finalizzato alla diffusione dell'azionariato popolare sull'esempio dei club inglesi. I princìpi da seguire secondo il documento programmatico: conti in equilibrio, potenziamento del settore giovanile, valorizzazione delle risorse interne



''La gestione delle ultime settimane non ci è piaciuta per niente. Non vogliamo essere complici di certe scelte e, se sarà il caso, usciremo dal Cda. Chiediamo lo stesso rispetto che ci veniva riservato nel momento più critico. Adesso invece nessuno ci cerca più''.

Suonano sferzanti le parole di Duccio Borselli e Roberto Cucciniello, presidente e vicepresidente di Orgoglio Amaranto. L'assemblea pubblica di ieri sera all'Arbitro club si è chiusa con un sasso bello grosso gettato nello stagno, che rompe il clima d'idillio creatosi dentro la Ss Arezzo dopo l'impresa di Carrara.

''Non ci interessa mettere bocca sulle questioni tecniche - la precisazione dei vertici del comitato - ma essere al corrente delle decisioni che riguardano la vita della società. Non è edificante venire a conoscenza delle cose dalla lettura dei giornali''. 

 

Per venerdì pomeriggio è in programma una riunione cui prenderanno parte tutte le componenti societarie, dall'azionista di maggioranza a quello di minoranza, compresi direttore generale e direttore sportivo. Ci sarà anche il comitato e quella sarà l'occasione per chiarire alcune delle incomprensioni venute a galla ultimamante.

La presa di posizione di OA ha fatto passare in secondo piano tutto ciò che di interessante era accaduto prima, dalla rendicontazione dei movimenti che ci sono stati sul conto corrente alimentato dai bonifici dei tifosi all'intervento dell'avvocato Marco Amatucci, che ha illustrato le possibili fasi della trasformazione di OA da comitato ad associazione.

 

 

Federico Frappi ha invece illustrato a grandi linee il progetto WeAr, finalizzato a creare terreno fertile per la diffusione dell'azionariato popolare, seguendo l'esempio dei club inglesi. Oltremanica c'è una società, il Bath City, che è di proprietà dei suoi tifosi. Nel 1978 affrontò l'Arezzo nel torneo angloitaliano e il quarantennale di quell'evento darà il là a una serie di iniziative che partiranno dopo l'estate.

 

Il documento programmatico di Orgoglio Amaranto 

Il comitato Orgoglio Amaranto, dopo una travagliata stagione calcistica come quella appena trascorsa, intende rilanciare la sua azione e profondere il massimo impegno affinché il sodalizio di viale Gramsci si lasci alle spalle il ricordo di proprietà e gestioni scriteriate che hanno portato il calcio ad Arezzo sull’orlo del baratro e, forse, anche qualche passo oltre.

Per impedire che nel futuro si possano ripetere tali accadimenti, l’unica via percorribile è il sostegno attivo di tutti gli appassionati all’azionariato popolare, tifosi che partecipano direttamente alla vita del club, collaborando ma anche proponendo le proprie prospettive circa la sana conduzione della società di cui hanno acquisito parte della titolarità, in cui i costi ed i ricavi devono, come minimo, sempre pareggiare.

Alle istituzioni, alla nuova dirigenza, alla proprietà di Giorgio la Cava e Massimo Anselmi va tutto il nostro sostegno ed il nostro plauso per averci messo il cuore oltre che i denari, dato questo comunque non secondario.

Con la nuova stagione che comincia a prendere forma, l’azionariato popolare di Orgoglio Amaranto intende affermare i principi sui quali gettare le basi per garantire un futuro, speriamo il più glorioso possibile, al calcio ad Arezzo.

1) Gestione equilibrata del conto economico, in cui la programmazione, l’attenta gestione delle risorse, in primo luogo quelle del marketing e la capacità di scouting alimentino le ambizioni mantenendo in equilibrio i conti.

2) Lo dicono tutti, noi vorremmo affermarlo con forza: ripartire dal vivaio, dal settore giovanile, possibilmente con ragazzi del territorio che così possano garantire, oltre alle necessarie doti tecniche, quel legame con la maglia che ne farà i migliori tifosi del futuro. Investire in strutture ed istruttori, partendo dalle classi più piccole, può portare a costruire in casa quei giocatori, in un programma di medio termine, che portino qualità alla squadra e garantiscano plusvalenze importanti per il club.

3) Valorizzazione delle risorse interne. In un momento in cui la barca sembrava inevitabilmente affondare, quando i dirigenti ed i proprietari erano più un ostacolo che un sostegno, l’Arezzo ha mantenuto un presidio sicuro e credibile nei propri dipendenti, persone che non si sono comportate come tali ma che hanno anticipato pagamenti di tasca propria e lavorato senza risparmio e senza orologio. L’amministrazione, la segreteria, lo staff del settore giovanile: da loro il nuovo Arezzo deve ripartire perché hanno già dimostrato abnegazione, spirito di sacrificio, appartenenza e passione.

La società sportiva Arezzo avrà sempre il sostegno e l’appoggio del comitato Orgoglio Amaranto, che
comunque non mancherà di svolgere il suo compito di controllo e indirizzo, sperando di portare sempre più in alto i nostri colori.

 

scritto da: Andrea Avato, 05/06/2018





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