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AMARANTO TV

SERIE D GIRONE E - 1a giornata

RISULTATI CLASSIFICA PROSSIMO TURNO
Flaminia4 set15Livorno
Gavorrano4 set15Tau Altopascio
Ghiviborgo4 set15Ponsacco
Orvietana4 set15Arezzo
Poggibonsi4 set15Grosseto
Sangiovannese4 set15Ostiamare
Seravezza4 set15Città di Castello
Trestina4 set15Pianese
Terranuova4 set15Montespaccato
MONDO AMARANTO
Meri, Luca l'americano, Luca l'italiano negli States
NEWS

Una società che ha fatto il miracolo: è il momento di dire grazie. E adesso abboniamoci tutti!

Dobbiamo rendere merito all’intero staff dirigenziale che ci ha condotto fuori dal tunnel scurissimo e che solo quattro mesi fa sembrava senza uscita. Lo dobbiamo a Giorgio La Cava, soprattutto per averci creduto quando non ci credeva nessuno. A Massimo Anselmi, imprenditore aretino che ha invertito un trend paradossale. A Pieroni e Testini, che hanno costruito una squadra giovane con qualche prospettiva interessante. Gli eroi della battaglia totale sono rimasti pochissimi. Ma i tifosi devono guardare avanti. E lanciare un segnale forte sottoscrivendo le tessere per la prossima stagione



la dirigenza amaranto in ritiro a Bagno di RomagnaE’ il momento di dire grazie. Lo dobbiamo all’intero staff dirigenziale che ci ha condotto fuori dal tunnel scurissimo e che solo quattro mesi fa sembrava senza uscita. Lo dobbiamo a Giorgio La Cava, anche per tutto quello che sta facendo oggi ma soprattutto per averci creduto in maniera sostanziale e non solo a parole, quando anche solo pochi di noi credevamo ancora nel lieto fine.

Ci ha messo i soldi (e parecchi) sia quando l’incerto era all’ordine del giorno in campo e fuori, sia dopo, quando si è trattato di ammansire la famelicità di una Lega incapace di riformare e riformarsi, incapace di impedire ai “gatti” di turno di avvicinarsi ad una società di calcio, ma prontissima a imporre il rigidissimo rispetto delle regole quando si trova chi è disposto a pagare.

Oltre al denaro però ci ha messo e ci sta mettendo una carica umana non indifferente che lo ha portato a cercare di conoscere l’anima della città e a ricercare consenso invece che alzare muri di separazione come avvenuto nel triste e recente passato.

 

 

Lo dobbiamo a Massimo Anselmi perché da imprenditore aretino ha voluto accettare di farsi coinvolgere in questo progetto, ponendo fine a quella che ad un certo punto era sembrata essere una contraddizione in termini. Suo tramite si spera che anche altri possano avvicinarsi al club e contribuire a dargli quella forza e quella consistenza economica e di coinvolgimento locale che sono presupposti per una crescita sana e vincente.

Grazie anche a Pieroni e Testini che in quindici giorni hanno messo in piedi una squadra dalle buone potenzialità prospettiche, in linea con le dichiarazioni della vigilia. Questo ha consentito a Dal Canto di cominciare a lavorare da subito sul gruppo per far passare le sue idee, per conoscere le caratteristiche di ognuno, per verificare dove e come intervenire ancora.

Dispiace ovviamente che gli eroi della “battaglia totale” siano ridotti ad una sparuta pattuglia (ultima la defezione di Cenetti, che definirei la più dolorosa per le modalità con cui è avvenuta e, da qualunque parte la si voglia vedere, non è stata davvero una bella cosa).

 

la campagna abbonamenti è cominciata ieri, sottoscritte le prime tessereAlcuni hanno deciso di andare per diversi stimoli e prospettive di carriera, altri per scelte tecniche della società, altri ancora per comprensibile voglia di unire un ingaggio migliore alla possibilità di giocare da subito per vincere. Per ognuno di loro c’è e ci sarà sempre un posto nel nostro cuore, ma ora tiriamo diritto. L’ Arezzo prima di tutto e soprattutto.

Il modo migliore per dire grazie è cominciato ieri. Via alla campagna abbonamenti. Tornano le agevolazioni abbandonate quando si voleva svuotare il mare col secchiello, ma torna soprattutto la possibilità di guardare al domani e anche al dopodomani con un fondato e ragionevole ottimismo. Tocca a noi, tocca a tutti gli aretini dare seguito alla mobilitazione della salvezza per confermare entusiasmo e voglia di crederci.

Sono chiamati a questo i tifosi, ma anche le aziende, i commercianti, le istituzioni (sarebbe bello che non ci fossero tessere gratuite, magari agevolate ma gratuite no e per scelta). Storicamente il dato degli abbonamenti dalle parti nostre non è mai stato particolarmente esaltante, ma questa volta voglio credere che ci sia la volontà di far vedere che anche su questo fronte la musica è cambiata. La società, la squadra hanno bisogno di sentire il nostro apporto e il nostro sostegno fin da subito. Poi se son “Flores”, fioriranno...

 

scritto da: Paolo Galletti, 26/07/2018





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