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SERIE D GIRONE E - 1a giornata

RISULTATI CLASSIFICA PROSSIMO TURNO
Flaminia4 set15Livorno
Gavorrano4 set15Tau Altopascio
Ghiviborgo4 set15Ponsacco
Orvietana4 set15Arezzo
Poggibonsi4 set15Grosseto
Sangiovannese4 set15Ostiamare
Seravezza4 set15Città di Castello
Trestina4 set15Pianese
Terranuova4 set15Montespaccato
MONDO AMARANTO
Claudio e Vincenzo a Londra
NEWS

Le tifoserie italiane unite contro il codice etico. Striscione amaranto a Bagno di Romagna

In un calcio che naviga a vista dalla serie A alla serie C, l'unica certezza è il codice etico che governo, Coni e Figc hanno imposto alle società di tutte le categorie e, di conseguenze, a tutti i tifosi che vogliono andare allo stadio. Ieri è stato redatto un documento nazionale che ribadisce la ferma protesta contro il sistema di gradimento



I calendari di serie C che slittano, i gironi ancora da fare, la prima giornata in forse. E poi la Lega di serie B che non vuole i ripescaggi, il Novara e il Ctania che invece potrebbero salire di categoria, il Siena in stand by. E ancora: De Laurentiis, proprietario del Napoli, che compra il Bari, il Chievo che non viene processato per un vizio di forma e il Crotone che vorrebbe essere ripescato in serie A. In un calcio messo così, l'unica certezza è il codice etico che governo, Coni e Figc hanno imposto alle società di tutte le categorie e, di conseguenze, a tutti i tifosi che vogliono andare allo stadio.

 

Ieri è stato diramato un comunicato stampa nazionale degli Ultras scritto in modo unitario durante la riunione che si è svolta ad Arezzo. I tifosi amaranto, a Bagno di Romagna per la partitella in famiglia, hanno affisso uno striscione emblematico al riguardo. La protesta monta ed è difficile capire dove potrà arrivare. 

Jacopo Ricciardi dell'Osservatorio Repressione (associazione di promozione sociale) ha scritto: ''Dopo l’esperienza, ovviamente fallita, della tessera del tifoso di cui giusto un anno fa è stata decretata la fine, con i primi caldi se ne sono inventata un’altra. Il codice di gradimento, una sorta di daspo societario, imposto dall’osservatorio per le manifestazioni sportive alla FIGC e alla Lega è l’ultima trovata geniale per annientare quella passione popolare che ancora vive nelle curve e negli stadi di tutta Italia. Un documento che obbliga le società ad adottare una sorta di “Daspo societario” in pratica scegliendo chi è gradito e non chi non è gradito all’interno dell’impianto sportivo. Faccio alcuni esempi far capire quanto è liberticida questo codice comportamentale.

 

Se cambi posto diverso da quello a te assegnato, se fai volantinaggio per iniziative solidali e non fuori dall’impianto sportivo, se attivi qualsiasi banchetto informativo e/o di vendita di materiale del gruppo, che la maggioranza delle tifoserie usa per fare autofinanziamento, se sproni la squadra e/o la tifoseria salendo ad esempio su una balconata o su una ringhiera.

Questi sono alcuni esempi su cui le società potranno decidere se se gradito o non gradito all’interno dello stadio. Nell’epoca dei presidenti fantasma, di fallimenti di squadre storiche, di “giochetti” all’italiana che hanno infranto sogni, emozioni di tanti tifosi di tante squadre recentemente fallite, mi domando come mai il codice comportamentale, come al solito, è rivolto ai tifosi e non ai presidenti di società''.

 

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scritto da: Andrea Avato, 02/08/2018





Lo Slo della Ss Arezzo sul codice etico

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