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Agguato alle tifose, ''La meglio gioventù'' non ci sta: ''Linciaggio mediatico, i gruppi non c'entrano''

Uno dei gruppi della curva Ovest ha voluto sottolineare l'estraneità della tifoseria organizzata all'aggressione messa in atto contro l'auto delle tre donne aretine, alla fine della partita di domenica al Porta Elisa. Intanto il vicequestore di Lucca ha spiegato: ''I responsabili rischiano il Daspo da tre a cinque anni. Ma la macchina danneggiata non doveva trovarsi lì''



uno striscione della curva ovest nella partita di domenica''Mi dispiace per l’accaduto, la responsabilità primaria è da addebitare a quei 10 ultrà. Ma quelle signore non avrebbero dovuto trovarsi lì''. Lo dice il vice questore di Lucca, Vito Montaruli, a Il Tirreno, in riferimento all'aggressione all'auto di tre tifose amaranto che domenica sera, dopo la partita del Porta Elisa, stavano lasciando lo stadio per fare ritorno a casa.

''Purtroppo quelle signore non avrebbero dovuto trovarsi in quel punto – spiega il questore. Per motivi che stiamo cercando di verificare non hanno seguito il percorso previsto per le auto e i pullman dei tifosi aretini che sono stati scortati dalle forze dell’ordine fino al casello autostradale. Non ne erano informate? Mi pare insolito ma cercheremo di approfondire. Certo è sta che la maggior parte dei supporter aretini hanno seguito le nostre indicazioni e la scorta è stata eseguita senza problemi''.

Per gli aggressori potrebbe scattare il Daspo: ''Verrà applicato al massimo della durata consentita, cioè tre anni che possono arrivare fino a cinque in caso di recidiva. Stiamo lavorando per individuare questi soggetti''. 

Alle tre tifose amaranto è arrivata la solidarietà del presidente della Lega Pro, Gabriele Gravina, della Ss Arezzo e della As Lucchese Libertas.

 

Il gruppo ''La meglio gioventù'' della curva ovest rossonera, invece ha firmato un comunicato per ribadire l'estraneità di tifosi organizzati all'agguato di somenica.

''In merito ai fatti di domenica sera, ci teniamo a precisare che, abbiamo appurato, che nessun appartenente a gruppi organizzati o meno, ha, intenzionalmente, voluto prendere di mira l’auto delle signore, che, per certo, sappiamo, faceva parte di un corteo di macchine di tifosi e ultras aretini.

E’ altresì notorio, che il luogo dell’accaduto è sprovvisto di illuminazione e a quell’ora quindi, pressoché in condizione di buio totale.

Premesso quanto sopra, constatiamo che è in atto, l’usuale, immancabile, linciaggio mediatico, cavalcato da tastieristi frustrati e repressi, giornalisti prezzolati e politicizzati e individui, che dell’ambiente di Curva e delle situazioni, in cui possono verificarsi certi eventi, niente sanno.

Chi ci conosce, come Curva, come gruppo e come singoli, sa perfettamente, quali sono le nostre regole e i nostri valoriPer questo Noi, siamo andati ed andremo avanti, sempre a testa alta, orgogliosi e sempre e comunque, avulsi dai vostri giudizi e pregiudizi.

Sempre a Modo Nostro.

Sempre dalla parte del ‘torto’.

Avanti La Meglio Gioventù!

Avanti Curva Ovest!

 

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scritto da: La Redazione, 19/09/2018





Aggressione alle tifose amaranto, indagini in corso

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