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I cuori che scoppiano, cinismo e ipocrisia, defibrillatori, il calcio esagerato

Le agenzie stanno battendo la notizia di un altro decesso improvviso, quello della pallavolista Veronica Gomez, pure lei stroncata da un arresto cardiaco. E' come quando cade un aereo e poi ne vengono giù degli altri per quelle coincidenze che non riusciamo a spiegare. Dopo la morte di Morosini, la Figc ha sospeso tutti i campionati. Una decisione esagerata in linea con il nostro calcio: è come se alle esequie fosse stata inviata una corona floreale troppo appariscente per venire dal cuore



Piermario Morosini, morto a 25 anniMentre le agenzie cominciano a battere la notizia di un’altra morte improvvisa, quella della pallavolista Veronica Gomez (27 anni, arresto cardiaco anche lei), cresce la voglia di incappucciare la penna e aspettare che arrivi domani. In queste ore è un diluvio di commenti e non si sente il bisogno di aggiungerne degli altri, anche perché uno si interroga, si pone mille domande e a fatica riesce a darsi uno straccio di risposta. A febbraio avevo commentato le partite del Livorno contro Vicenza e Bari, le prime due giocate da Morosini con la nuova maglia: quanto basta per avermi fatto scorrere un brivido sulla pelle quando ieri l’ho visto provare a rialzarsi da terra, senza riuscirci. Ricordo quando mi sono appuntato sul foglio la sua scheda tecnica, scoprendo su internet che aveva avuto una storia personale costellata di tragedie. E quando entrò in campo col Vicenza, mi tornò alla mente che a farlo debuttare in serie A era stato Cosmi, quando allenava l’Udinese. Oggi, purtroppo, tutti parlano di Morosini e della sua triste vita, durata troppo poco e scandita dal dolore. Non è stato il primo a morire sul campo e probabilmente non sarà nemmeno l’ultimo. E’ un periodo questo in cui scoppiano cuori con inquietante frequenza, come quando cade un aereo e poi ne vengono giù degli altri, senza un motivo ma solo per quelle coincidenze che non riusciamo a spiegare. Morosini è morto all’improvviso nonostante l’intervento dei medici, che è stato tempestivo e prolungato. Era destino forse, anche se è giusto capire se le visite a cui si sottopongono gli atleti sono efficaci e accurate. Ma la fatalità in certi casi pesa più del defibrillatore che ieri, a Pescara, c’era ed è stato usato a ripetizione. Non c’era a Macerata invece, dove il 24 marzo è morto Vigor Bovolenta. Anche lui sul campo, mentre giocava a pallavolo. In quel caso, i campionati di volley andarono avanti e il minuto di silenzio dentro ogni palazzetto fu sufficiente a esprimere il cordoglio degli spettatori, degli altri giocatori, dei tecnici, dei dirigenti. Il calcio invece, perennemente in bilico tra cinismo e ipocrisia, ha deciso di fermarsi fino alla terza categoria. Non gioca nessuno. Una decisione che lì per lì, a caldo, mi era parsa logica, assennata, ma che ora dopo ora diventa sempre più scivolosa. Non è tema questo su cui mettersi a far polemiche, perché qualunque scelta fosse stata fatta, si sarebbe resa condivisibile da un lato e criticabile dall’altro. Dunque anche chiudere stadi e campi sportivi un po’ giusto lo è. Ma non so perché, ho la sensazione che quando c’è il calcio di mezzo, tutto sia sempre, terribilmente esagerato, nel bene e nel male. Se una tragedia del genere fosse accaduta su un qualsiasi campo di C1, lo show sarebbe proseguito. Invece la Figc ha sospeso perfino la terza categoria, dilatando all’inverosimile quei sentimenti di vicinanza e condivisione del dolore che sono apprezzabili solo quando si esprimono senza platealità. Stavolta è come se alle esequie si fosse spedita una corona floreale gigantesca, troppo appariscente per venire dal cuore. Quel cuore che ha tradito Morosini, uno che della morte aveva già assaggiato il sapore amaro e che era andato avanti senza sospendere un giorno della sua vita.

 

scritto da: Andrea Avato, 15/04/2012





COMMENTI degli utenti

Commento 1 - Inviato da: mollalosso, il 15/04/2012 alle 13:58

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bravo.

Commento 2 - Inviato da: BOTOLOFIERO, il 15/04/2012 alle 14:18

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La cosa che più mi disturba è vedere in continuazione le immagini della sua morte totale mancanza di rispetto per i suoi cari ...........ci manca solo che Vespa ci faccia un bel plastico .....che Skyfo !!!!!!!

Commento 3 - Inviato da: el lagarto, il 15/04/2012 alle 15:04

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Lo spettacolo televisivo ancora non è finito, le T.V continuano a far vedere le immaggini rippassandole più volte  e sono sicuro che su questa tragedia  ci faranno qualche trasmissione. (magari con Vespa e i suoi platici come dice BOTOLOFIERO). Purtroppo quando queste tragedie capitano nel calcio è tutto più amplificato perchè la stragrande maggioranza del pubblico si interessa dì calcio e alcuni giornalisti non aspettano altro, e ci godono strafregandosene della morale ma sopratutto non hanno nessun rispetto per le tragedie degli atri. L'udinese e Di Natale hanno promesso l'aiuto per la sorella. Per adesso è la sola buona notizia che ho sentito, spero ne arrivino presto delle altre.

Commento 4 - Inviato da: Arretium, il 15/04/2012 alle 15:46

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Quelle trasmissioni imbecilli del pomeriggio ci andranno avanti una settimana di sicuro. Come ha scritto El Lagarto, meno male che ci sono anche buone notizie. Come al solito, quella grande società che è l'Udinese dà lezioni di vita a tanti.

Commento 5 - Inviato da: el lagarto, il 17/04/2012 alle 21:43

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L'universo del calcio non si smentisce mai! Piovono aiuti da tutte le parti e la sorella di Morosini si sentirà meno sola. Speriamo ci siano anche tanti aiuti morali, di affetto, di compagnia. Gli aiuti economici da soli spesso  non risolvono i problemi.