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SERIE D GIRONE E - 1a giornata

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Ghiviborgo4 set15Ponsacco
Orvietana4 set15Arezzo
Poggibonsi4 set15Grosseto
Sangiovannese4 set15Ostiamare
Seravezza4 set15Città di Castello
Trestina4 set15Pianese
Terranuova4 set15Montespaccato
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Alessandro a Istanbul - Turchia
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Quel cancello chiuso del 2008. I tifosi amaranto rendono omaggio a Morosini

Durante Arezzo-Perugia di quattro anni fa, dopo una testata fra Togni e Del Nevo, si vissero attimi di paura simili a quelli di sabato a Pescara, con l'ambulanza che non riusciva a entrare sul terreno di gioco. Poi per fortuna andò tutto bene e da diverse stagioni ormai le partite al Comunale si disputano con il defibrillatore a bordo campo. Ieri a Livorno, davanti all'ingresso dello stadio "Picchi", sciarpe e fiori da tutta Italia per commemorare lo sfortunato calciatore



sciarpe e mazzi di fiori davanti allo stadio di Livorno (foto Ansa)Il 3 febbraio 2008 al Comunale si rischiò di vivere un dramma simile a quello di Piermario Morosini. Si giocava Arezzo-Perugia e a metà del secondo tempo Togni e Del Nevo saltarono per contendersi un pallone aereo. Si dettero una testata, caddero a terra. Togni, sia pure stordito, mostrò subito segni di vitalità. Del Nevo invece ebbe la peggio, rimase esanime per alcuni lunghissimi istanti. Il medico del Perugia e quello dell’Arezzo, il dottor Claudio Catalani, gli prestarono le prime cure, mentre l’ambulanza della Croce Bianca non riusciva ad entrare sul terreno di gioco. Il cancello d’accesso al campo, quello che si trova fra la curva ospiti e la tribuna laterale, era chiuso e per aprilo ci volle qualche minuto, fra giocatori con le mani nei capelli e spettatori inferociti per l’incredibile inconveniente. Quella vicenda, fortunatamente, per Del Nevo si risolse con qualche notte passata in ospedale e tanto spavento. Ma è un fatto che in certi casi la logistica, che sia rappresentata da un’auto che ostruisce l’entrata o da un lucchetto serrato, giochi un ruolo determinante al pari della prevenzione e della tempestività dei soccorsi.
Ad Arezzo, per restare in tema, tutte le partite in programma al Comunale si disputano con l’ambulanza della Misericordia parcheggiata a pochi metri. A bordo c’è un medico, il dottor Gianluca Maggi, e ci sono le attrezzature per il pronto intervento, compreso il defibrillatore. Anche la società amaranto ne ha uno, custodito nell’area sanitaria dello stadio e utilizzabile dallo staff medico guidato dal dottor Egidio Giusti. Ma dopo la morte di Morosini, è probabile che il livello di prevenzione verrà alzato ancora di più. Maurizio Casasco, presidente della Federazione medico sportiva italiana, ha detto ieri che è stato brevettato ed è disponibile da subito un sistema di pronto soccorso per la gestione dell’emergenza in campo.
E mentre i club di serie A e B hanno già cominciato a litigare sulle date dei recuperi di campionato, sporcando l’atmosfera di cordoglio di queste ore, i tifosi di tutta Italia hanno abbattuto gli steccati della rivalità per rendere omaggio all’uomo Morosini. A Livorno, davanti all’ingresso dell’“Armando Picchi”, la giornata di ieri è stata una processione ininterrotta di ragazzi divisi dalla fede calcistica ma accomunati dal rispetto per un calciatore sfortunato. Anche una delegazione della curva Minghelli ha deposto un mazzo di fiori e una sciarpa amaranto sotto la foto di Piermario e la sua maglia numero 25. Lo stesso hanno fatto quelli del Siena e della Fiorentina, della Lucchese, del Pisa e di moltissime altre tifoserie. Davanti al portone dello stadio c’era uno striscione che recitava: “hai lottato fino alla fine, ciao grande Moro”. Poco più in là la bandiera del Livorno a mezz’asta. Accanto, a ben guardare, le bandiere di tutte le squadre italiane.

 

articolo pubblicato sul Nuovo Corriere Aretino


scritto da: Andrea Avato, 16/04/2012





COMMENTI degli utenti

Commento 1 - Inviato da: Amaranta, il 16/04/2012 alle 13:23

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