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SERIE D GIRONE E - 1a giornata

RISULTATI CLASSIFICA PROSSIMO TURNO
Flaminia4 set15Livorno
Gavorrano4 set15Tau Altopascio
Ghiviborgo4 set15Ponsacco
Orvietana4 set15Arezzo
Poggibonsi4 set15Grosseto
Sangiovannese4 set15Ostiamare
Seravezza4 set15Città di Castello
Trestina4 set15Pianese
Terranuova4 set15Montespaccato
MONDO AMARANTO
il mitico Riccardino
NEWS

Senza pressioni e senza paure. L'Arezzo se la gioca con cinquanta fedelissimi nel settore

Potrebbe essere la domenica del ritorno al primo posto. Alla squadra, dopo le turbolenze dei mesi scorsi, nessuno ha chiesto di essere invincibile ma la presenza di cinquanta aretini nel settore ospiti deve essere lo stimolo per provare a prendersi i tre punti con un pizzico di follia. E in quel caso la classifica diventerebbe spettacolare



coreografia amaranto a Olbia nella scorsa stagioneOggi, come prima del match contro la Juventus U23 dello scorso giovedì, in caso di vittoria andremmo in testa da soli, visto che Pisa e Piacenza non giocheranno le loro partite. La barzelletta, infatti, continua: i pagliacci proseguono il loro spettacolo (indecoroso) e nei calendari, ancora a fine ottobre, devono tirare una riga sopra quattro partite su dieci ogni giornata. Eppure si sa che lo scherzo è bello (insomma) quando dura poco… Fatto sta che l’occasione per noi c’è, anche se è meglio non pensarci più di tanto, visto come andò ad Alessandria. Ancora è giusto che questa squadra ragioni di giornata in giornata, senza farle o farsi pressione, che giochi relativamente tranquilla, spensierata, senza pretendere di vincerle tutte. Potrebbe essere la nostra forza, la forza dell’outsider.

 

 

Vincere oggi, comunque, darebbe ancora una spinta in più per proseguire questa stagione in grande e per stimolare ancor di più il pubblico aretino a venire o tornare allo stadio, visto appunto che arriveremmo al match interno con il Cuneo da primi della classe. Nemmeno ricordo quand’è l’ultima volta che ci siamo stati in testa, in un qualsiasi campionato… Cerco di andare a memoria e il ricordo più recente di quando ci siamo andati più vicini, un po’ come in questa stagione finora, direi che forse fu dopo una vittoria a Mantova con gol nel finale di Pisani nella prima stagione di C dopo gli anni bui del dilettantismo, con Capuano in panchina e una squadra costruita in una settimana. E comunque, come adesso, non era un primo posto, ma un paio di punti dietro la capolista. Sicuramente sbaglio, anzi un po’ ci spero per dimostrare che sono davvero andato ad aprire i cassetti dei ricordi senza “aiutini”.

 

Il primo posto, questo è sicuro, per noi è cosa rara e raggiungerlo, anche fosse solo fino alla prossima partita, avrebbe un sapore particolare, emozionante, stupendo, soprattutto pensando alle sabbie mobili da cui siamo miracolosamente usciti nella passata stagione. Se guardo l’attestato che dice che sì, anch’io partecipai pur in piccola parte a quella incredibile salvezza, se ripenso a Carrara, ma anche a quella sera a Pontedera e guardo dove siamo ora e dove potremmo essere oggi alle 17, mi vengono i brividi e le mani che picchiano sulla tastiera iniziano a tremare. Sarebbe bello poter cantare di nuovo “salutate la capolista”! Se lo meriterebbero quelle decine di eroi che sono a sostenere gli amaranto anche in Sardegna, dopo essersi sobbarcati un viaggio aereo non certo economico o in traghetto non certo breve o comodo. Meriterebbero di cantare quel coro al termine dei novanta minuti perché anche fosse un momento fugace destinato a svanire, intanto ci sarebbe stato, dopo anni di bocconi amari, di lotte coi mulini a vento, costretti a guardare in faccia una realtà quasi sempre spiacevole se non disgustosa.

 

 

Ora meritiamo quanto meno di sognare un po’. Come sarebbe poter passare almeno la prossima settimana a guardare tutti dall’alto… Magari ci facciamo l’abitudine, magari scopriamo che è divertente stare lassù, magari scopriamo di non soffrire di vertigini e ci accorgiamo di quanto è bello il panorama dalla vetta. Proviamoci ragazzi, senza farne una questione di vita o di morte, con la leggerezza di chi sa che hai perso nulla se non ce la fai, ma hai guadagnato qualcosa di speciale se ci riesci. Provateci, con la consapevolezza che siete forti ma nessuno, a luglio, vi ha chiesto di essere invincibili. Ricordiamocelo anche noi. La stagione scorsa ribaltammo una partita che sembrava già persa da 2-0 a 2-3 con gol decisivo di Cutolo oltre il novantesimo: un successo fondamentale nel percorso che ci portò a una salvezza incredibile. Con quel pizzico di follia di ieri e le certezze di oggi possiamo arrivarci davvero lassù. Alò Arezzo, conquista la vittoria!

 

scritto da: Luca Amorosi, 28/10/2018





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