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SERIE D GIRONE E - 1a giornata

RISULTATI CLASSIFICA PROSSIMO TURNO
Flaminia4 set15Livorno
Gavorrano4 set15Tau Altopascio
Ghiviborgo4 set15Ponsacco
Orvietana4 set15Arezzo
Poggibonsi4 set15Grosseto
Sangiovannese4 set15Ostiamare
Seravezza4 set15Città di Castello
Trestina4 set15Pianese
Terranuova4 set15Montespaccato
MONDO AMARANTO
Alessandro e Pierangelo a Marsa Alam
NEWS

Primo posto in classifica, quadratura tattica, condizione atletica. Come corre questo Arezzo

Dal Canto in tre mesi e mezzo ha perfezionato un lavoro che solitamente richiede il doppio del tempo. Merito della società, dello spogliatoio e anche suo, al punto che quest'annata potrebbe essere una svolta per la carriera. Gli amaranto sono in vetta a distanza di dieci anni dall'ultima volta, ma soprattutto continuano a vincere e convincere, anche con prestazioni meno spettacolari e più concrete come quella con la Pro Vercelli. Proprio vero che le soddisfazioni inattese sono le più inebrianti



1. Questo primo posto, parziale e fittizio, non va esaltato più di tanto. Ma non possiamo nemmeno torturarci per non cedere alla suggestione e allora alzi la mano chi non ha buttato l'occhio alla classifica e non ne ha tratto un appagamento di tutti e cinque i sensi. Proprio vero che le soddisfazioni inattese sono le più inebrianti.

2. Era dai tempi di Marco Cari, un allenatore ingiustamente sottovalutato da queste parti, che l'Arezzo non stava lassù. Sono passati dieci anni ma, per quante ne sono successe, sembrano almeno cinquanta. Il tempo passa e non fa sconti a nessuno, però ogni spuntar di luna anche da noi piovono le annate magiche. Incrociamo le dita e speriamo.

3. In ogni caso, occhi aperti e piedi per terra. Il primato, seppur aleatorio, porta sempre in dote insidie venefiche. Oltretutto domenica si gioca la terza gara in una settimana, sul sintetico e contro un avversario forte che ha appena perso in casa. Sarà dura.

4. Al domani comunque ci penseremo. Per adesso è giusto godersi l'oggi: l'Arezzo ha vinto una partita diversa dalle altre, più fisica, più atletica, più sofferta, anche perché i bianchi avevano tanti centimetri in più. Ogni angolo era un tormento, ogni punizione uno stillicidio. E di calci piazzati, affidati ai piedi dolci di Da Silva e Mammarella, la Pro Vercelli ne ha battuti a iosa. Però gettare il cuore oltre l'ostacolo non è solo un adagio popolare, è anche un modo per sfangare le partite.

5. Tre gol nella stessa partita, la squadra non li aveva mai segnati. E' successo ieri e sono stati tre gol anche un po' rocamboleschi, con due deviazioni in occasione delle prime due segnature e un contropiede a porta vuota nella terza. Il calcio è così: un giorno dà e un giorno toglie. All'Arezzo aveva tolto domenica, ieri ha restituito. Ma non è una vittoria rubacchiata.

 

 

6. L'Arezzo corre a mille all'ora. Al di là delle virtù tecniche e tattiche messe in luce in queste dieci giornate, va sottolineata la condizione fisica di un gruppo che copre ogni angolo di campo, pressa con le punte e alza la linea con i difensori. Arriverà un periodo di flessione, forse, ma per ora la squadra va a tutto gas. Complimenti allo staff. 

7. Dal Canto in tre mesi e mezzo ha messo a punto un lavoro che solitamente richiede il doppio del tempo. Merito della società che lo ha scelto a ragion veduta, di una campagna acquisti mirata, di una rosa fertile nell'apprendere e mettere in pratica, ma molto merito anche suo. A 43 anni ha già allenato in B e in C, una nazionale giovanile, due primavera top come Empoli e Juventus. Arezzo può essere la svolta della sua carriera. Per quel che si è visto finora, se lo merita.

8. A titolo di cronaca: ieri in tribuna si sono seduti (in rigoroso ordine alfabetico) Aglietti, Battistini, Beoni, Gautieri, Nofri, Novellino, Palazzi, più vari osservatori sparpagliati qua e là di Empoli, Perugia, Roma eccetera eccetera. L'Arezzo tira anche fuori dal campo.

9. Difficile scegliere un giocatore solo tra tutti quelli che stanno tenendo un rendimento oltre le aspettative e oltre la media. Ma Buglio sembra avere davanti a sé le prospettive di una carriera in ascesa per doti tecniche, capacità di variare le giocate e resistenza fisica. Dipenderà da lui e dipenderà dalla sorte. Per adesso è a 4 gol.

10. In quella palla che al 93' rotola lemme lemme verso la porta vuota, che mette fine alle ansie e sigilla una vittoria di cuore, di qualità, di tenacia, anche un po' fortunata, in quei pochi ma lunghissimi attimi c'è tutta la forza di una squadra provvisoriamente ma meritatamente prima in classifica e tutto l'orgoglio di una tifoseria che in questi mesi ha combattuto e vinto una battaglia totale. Quella palla non poteva che averla calciata Cutolo e non poteva che finire nella porta davanti alla sud. Che serata!

 

scritto da: Andrea Avato, 08/11/2018





Arezzo-Pro Vercelli 3-1, la sintesi della partita

Arezzo-Pro Vercelli 3-1
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