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SERIE D GIRONE E - 1a giornata

RISULTATI CLASSIFICA PROSSIMO TURNO
Flaminia4 set15Livorno
Gavorrano4 set15Tau Altopascio
Ghiviborgo4 set15Ponsacco
Orvietana4 set15Arezzo
Poggibonsi4 set15Grosseto
Sangiovannese4 set15Ostiamare
Seravezza4 set15Città di Castello
Trestina4 set15Pianese
Terranuova4 set15Montespaccato
MONDO AMARANTO
il saluto di Riccardo
NEWS

Da Carrara alla Carrarese: sei mesi e mezzo dopo, il mondo amaranto è cambiato. In meglio

Dal 5 maggio al 19 novembre: ad Arezzo e all'Arezzo in questo periodo sono successe cose che solitamente succedono in qualche anno. Quel pomeriggio non si sapeva come sarebbe andata a finire, oggi sappiamo che è andata bene. C'è una società che paga gli stipendi in anticipo, una squadra che non smette di stupire e la solita, appassionata tifoseria. Alzi la mano chi non freme perché arrivi presto lunedì



i tifosi amaranto a Carrara il 5 maggioDa Carrara alla Carrarese, dal 5 maggio al 19 novembre. Sono passati sei mesi e mezzo, sembrano molti di più. Di sicuro, ad Arezzo e all'Arezzo in questo periodo sono successe cose che solitamente succedono in qualche anno: una salvezza miracolosa sul campo, un fallimento scongiurato, due addii profondi come quelli di Pavanel e Moscardelli, una squadra smembrata quasi integralmente e ricostruita pezzo dopo pezzo, un nuovo inizio e il riaffiorare di belle sensazioni come quelle che si porta dietro un primo posto in classifica, sia pure parziale e provvisorio.

Soprattutto, la piazza sta vivendo emozioni inattese che da un lato spingono verso l'entusiasmo a prescindere e dall'altro producono il timore di abituarsi a uno status quo che magari andrà scemando con il tempo. La squadra non è stata costruita per vincere il campionato eppure è lassù, ha perso una volta sola, ha la miglior difesa del torneo e gioca un calcio che in categoria propongono in pochi. Sarebbe illogico non godersi il momento e sarebbe anche sbagliato.

Il 5 maggio, giorno dell'ultimo incrocio con la Carrarese, si parlava ancora di esercizio provvisorio, di curatori fallimentari, avvoltoi e sciacalli, fideiussioni, debiti da onorare e scadenze da rispettare, di punti interrogativi, stipendi arretrati, penalizzazioni in classifica: la battaglia totale arrivò al suo culmine ma non si sapeva come sarebbe andato a finire tutto il resto.

Beh, non è andata male. C'è una società che paga gli stipendi in anticipo (l'ultimo versamento è di questi giorni), un presidente che ha portato i fatti dopo le parole, un vicepresidente che concede mezza giornata di libertà ai suoi dipendenti per venire alla partita, un comitato in salute, un'area tecnica che ha messo su una rosa competitiva, restituendo al pubblico (tra i più assidui e numerosi del girone) il piacere di pensare solo a tifare senza l'incubo delle collette e delle raccolte fondi.

Tutto è perfettibile nella vita e anche da noi, anche oggi, qualcosina da correggere magari esiste. Ma non si può pretendere tutto e subito, mentre invece si deve apprezzare il presente, specie se alle spalle abbiamo un passato prossimo di grandi sofferenze.

Tutto questo per dire che ritrovare la Carrarese, sei mesi e mezzo dopo il gol liberatorio di Cellini, significa chiudere il cerchio e mettere il sigillo di ceralacca su una parentesi dolorosa, intensa e al contempo elettrizzante. La battaglia totale prosegue, ma sono cambiati generali, soldati e gli obiettivi da conquistare. Alzi la mano chi non freme perché arrivi presto lunedì.

 

scritto da: Andrea Avato, 17/11/2018





Lunedì Arezzo-Carrarese, intervista a mr Dal Canto

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